Sulle tracce dei Waikiti

Sulle tracce dei Waikiti


Ebbene si, la chiave di rame con cui mi trovo ora a giocherellare è un oggettino piccolo quanto importante…

Ma cominciamo dall’inizio…

 

     Non era passato molto tempo dall’ultima spedizione alla ricerca dell’antico tempio del popolo Waikiti, ci siamo permessi soltanto il tempo necessario per rifocillarci e riorganizzarci.
Non potevamo aspettare oltre, l’entusiasmo per la nuova scoperta era nell’aria, l’enigma della pergamena era stato risolto.
Il messaggio nascosto riportava queste parole:

 

Khondarya tre nord sempre verso foresta troverai una strada
proseguendo nord fermati alla curva lascia la strada
dirigiti nord

 

     Il gruppo che organizzammo era molto vario, nani, elfi,umani e mezzi-giganti erano uniti ancora una volta per un fine comune.
Seguimmo le indicazioni della pergamena e con non poca fatica trovammo un antico sentiero, abbandonato da moltissimo tempo.
Le tracce del sentiero proseguivano verso nord ma ad un certo punto il sentiero sparisce nella folta vegetazione sepolto dal fango.
A questo punto Tungarim vide qualcosa nel fango e con l’aiuto di Faror scavo’ mettendo alla luce una pietra con inciso qualcosa.
     Quando lessi l’incisione notai che si trattava di una rudimentale mappa del sentiero che stavamo percorrendo, che sembrava proprio finire … ad Ugarith, la magnifica citta’ del Borgomastro Klaus.
 Non ci restava che recarci ad Ugarith e chiedere spiegazioni ed informazioni a lui, Klaus il borgomastro.
Gli spiegammo dei Waikiti, del totem, del tempio, del messaggio e del sentiero che conduceva proprio nella sua citta’.
Li per li non ci seppe dire nulla, ma ci informo’ di un certo Otreg e ci disse che solo lui avrebbe potuto aiutarci, e ci disse che alcune guardie avevano segnalato strani movimenti fuori dalle mura.
Sicuro come sempre della potenza della sua citta’ non ascolto’ il consiglio di Faror e di Semeth di rafforzare le guarnigioni.
     Salutammo Klaus e ci mettemmo in viaggio per il Villaggio, dove alloggia Otreg il vecchio libraio.
Gli chiedemmo informazioni, ed alla parola “Waikiti” si mise a riflettere ed a cercare tra i suoi vecchi tomi e polverosi incartamenti. Dopo alcuni minuti trovo’ qualcosa e disse:


“Da questo antico incartamento, risulta che la citta’ di Ugarith, fu fondata sopra delle antiche rovine.”
“Da quel che vedo le rovine, sembra rapressentassero un antico tempio.”


 Non appena fini’ di darci queste importanti informazioni arrivo’ trafelata una guardia di Ugarith che ci annuncio’ che la grande citta’ era stata attaccata da degli strani guerrieri che cercavano proprio noi.
     Thantreth non se lo fece ripetere due volte e ci incito’ a prepararci alla battaglia.
Toregon urlo a tutti il nostro arrivo, ormai nessuno poteva fermarci.
Corremmo ad Ugarith e ci lanciammo all’assalto, sbaragliammo il primo gruppetto di Guerrieri Waikiti, ma ci fermammo subito a controllare i superstiti della citta’.
Con nostra grande sorpresa scoprimmo che Klaus non era in citta’, e che tutte le guardie erano ormai morte, uccise da quei barbari Waikiti. Dovemmo lottare quindi non solo con il nostro nemico ma anche con lo sconforto che in un primo momento ci colse.
Arctis risollevo’ il morale, quando sembro’ ruggire e venne colto da una furia omicida.
Ci stupimmo quando trovammo alcuni superstiti… I mercanti salvati dalla magia che avvolge le loro abitazioni si salvarono dagli attacchi dei Waikiti e ci seppero quindi indirizzare verso di loro.
Io e Thantreth ci alternammo nel pugnalare quei Guerrieri, Arctis continuava a combattere senza sosta, Tungarim e Toregon li caricavano con potenti colpi e Faror e Orlach ci aiutavano con le loro abili magie.Anche Hern che si era appena unito al gruppo fece la sua parte, facendo scudo con il suo corpo ad una palla infuocata lanciata da un Waikiti.


 Ad un certo punto trovammo un messaggio che riportava:
“Barry,
 Se vuoi la ricompensa pattuita per le informazioni che ci
 hai dato, recati nel nascondiglio nella casa abbandonata a
 Geffen”

 

     Ci recammo ad una rustica abitazione e ci rendemmo conto che l’opera di ampliamento dei sotterranei ha messo alla luce una parte di un tempio molto simile alla costruzione Waikiti che trovammo a suo tempo.C’erano delle colonne, un altare con una teca e dei dipinti.
La teca chiusa raffigurava tre simboli: acido, fuoco, ghiaccio.
Il dipinto raffigurava un sacerdote Waikiti  che da ad un fantasma, una chiave in un posto strano e mai visto.
     Dopo qualche consultazione con gli abitanti di Ugarith decidemmo di rivolgerci ai saggi di khondarya, che spesso ci hanno aiutato nelle decisioni difficili.
Corremmo da Tac, Tic, Saik e la bella Takelis.
Tac ci disse che quei simboli e il nome Waikiti gli facevano pensare a dei demoni oppure a dei draghi.
Dopo aver escluso i draghi, che a quel tempo probabilmente non erano ancora al mondo, decidemmo di metterci in marcia per l’inferno, dove acido fuoco e ghiaccio si riuniscono in un unica zona.
Lasciai a malincuore Takelis e mi avviai con gli altri verso un’altra avventura.
     Arrivati all’inferno trovammo con nostro grande stupore Klaus, il borgomastro di Ugarith che si era messo in salvo con una saggia fuga.
Con Klaus al nostro fianco eravamo sicuri delle nostre capacita’ e ci addentrammo verso il pericolo.
Ad un certo punto trovammo un fantasma Waikiti che subito attacco’ Tungarim che presto lascio’ il posto ad Arctis.
Tutti facemmo la nostra parte ed anche Klaus ci aiuto’… alla fine avemmo il sopravvento e nel corpo di quest’essere trovammo una chiave di rame…
Questa chiave di rame con cui sto’ ora giocherellando.
     Tornammo alla casa abbandonata, e dopo qualche minuto capimmo che dovevamo aprire la teca con la chiave trovata nel corpo del fantasma Waikiti.
Nella teca trovammo una mappa.

Alla fine tornai da Takelis e… hemm … ecco … una cosa tira l’altra …

 

Blarist, il bardo suonatore di ossa

 

You must be logged in to post a comment.

Clessidra è un gioco di ruolo testuale

basato su D&D, con un’ambientazione unica e altamente personalizzata