Sharvol ricostruito – Il seguito – Riflessioni
Or che il settimo pezzo
rinvenuto e’ stato
or che Sorigon in un vezzo
il suo compito ha ultimato
Or che Zacur con ardore
il seguito ha narrato
Or che sento del dolore
nelle doti che ha divulgato…
Quanto segue e’ quanto e’ stato riportato nel Grande Libro della storia degli MdO, dal quale stralcio e riporto le riflessioni che alcuni membri hanno posto sulle identificazioni poste da Zacur lo scriba nel suo racconto “Quest Sharvol – Il seguito”.
Orbene, rammentate per prima cosa l’oggetto di cotale discussione:
L’oggetto e’: ORGANICO ANTI-DONNA CLASSE UNICA
Peso: 1, Valore: 10, Costo d’affitto: Ti paga Wizzy
Puo’ essere indossato al livello: 1
Il danno e’ ‘1D1’
Puo’ modificare le tue caratteristiche per:
Modifica : CARISMA per -5
Modifica: SAGGEZZA PER -8
Modifica: ETA’ per 70
TIRO AL COLPIRE: 0
Oggetto ‘settimo pezzo immenso sharvol’, tipo: ARMA
L’oggetto e’: ORGANICO ANTI-UOMO
Peso: 18, Valore: 100000, Costo d’affitto: 0
Puo’ essere indossato al livello: 1
Il danno e’ ‘3d6″
Puo’ modificare le tue caratteristiche per:
Incantesimo per arma: GETTO ACIDO
Modifica: CAR per 4
E a voi dunque, ora, le riflessioni fatte…
Randar Naqku disse:
Possedendo io il dono della Vista ed avendola utilizzata a tale scopo meramente scientifico, pur in ardue condizioni di visibilità, posso senza dubbio affermare che c’è del vero in entrambe le descrizioni peraltro incomplete..
vi faccio dono di un indizio svelandovi ciò che c’è di corretto nella prima: ebbene sì la saggezza cala drasticamente quando si cerca di usare cotanta Virtù. Il resto lo dovrete scoprire da soli toccando con mano voi che non possedete la Vista, buon pro vi faccia!
Klenir il templare replico’:
Pur conscio del fatto che un’arcana forza ti possa donar la Vista, mio amico Randar, forse questa non e’ praticata come i mastri fautori della magia insegnano.
Com’e’ d’uopo, per cognizione di causa parlo.
Nello anno scorso, mese della Mazza, vidi l’allora piccolo demonio Sharvol, traslocare i suoi parchi averi dalla confortevole taverna di Gwendalyn al peccaminoso covo delle meretrici di Wizzy. E non capii il motivo di cotale gesto.
Il significato mi fu chiaro quando non vidi ritornare lo gnomo e mesi e mesi trascorsero da quel giorno. Sharvol proseguiva imperterrito nella ricerca del suo io piu’ recondito, affinche’ anche per egli la mascolinita’ potesse venir alla luce. Ma i giorni passavano inesorabili, ed egli non riusci’ mai a mostrar le sue doti piu’ vere dal momento che il suo oscur augello faceva sempre irretire e scappare le sciacquette della matrona.
Ordunque non e’ questa la prova di scarso carisma ?
E la procrastinazione dell’accettazione della verita’ non e’ forse sintomo di mancata saggezza ?
E il non esser mai riuscito a compiere quanto voluto non e’ forse sinonimo di incapacita’ di colpire ?
E, infine, il lento e inesorabile scorrere del tempo in quel luogo di perdizione non ha forse avanzato l’eta’ dello sfortunato gnomo ?
Io credo nelle arcane potenze….
….ma quando queste mi portano alla Verita’…
Sharvol il tiranno concluse:
Come posso celare il sorriso che mi si dipinge in volto alla lettura delle dissertazioni di voi tutti? Saggi vi credete, ma quantunque anche lo foste come potete pensare di narrar gli accadimenti solo basandovi su personali elucubrazioni? No! Questo elude le piu’ basiliari leggi per ricercar la Conoscenza.
Fallito infatti avete, ora vi dico, e da cotal pulpito mi ergo a punir la vostra stoltezza, perche’ IO ed io solo posso por fine a tal questione.
Due gli oggetti, uno il Vero ed uno il Falso, dunque? Giammai! Che’, come Colui che nominar non son degno insegna, la nostra mente mortale rifugge l’ignoto e vacilla di fronte all’incompreso. E cosi’ facendo esemplifica il Reale, perdendo ahime’ il lucido ardore che alla Verita’ la condurrebbe.
Due gli oggetti, torno a ripetere, ed uno fra voi con rara acutezza descrisse i prodigi del primo fra essi. Ma pur’egli falli’ nell’individuar il cuor del problema. Ch’esso risiede nel proprio uso di tal oggetto nonche’ in colui che muta in atto il suo potenziale.
Per i meno eruditi esplicito cio’ di cui vo’ favellando. In Verita’, il primo fra essi altro non puo’ ch’esser indossato ed e’ giusto e onesto che a donna sia negato il privilegio. Ma che dir poi del suo gemello? Ebbene, come due meta’ combacianti di luna, solo il gentil sesso ne puo’ prender possesso. Ma non certo per portarlo addosso! Impugnarlo con abile mossa e’ invece affar loro.
Lascio a voi dunque disquisir ora sulla virtu’ che senza dubbio alcuno contraddistingue chi codesto premio e’ onorata di portare, nonche’ dello smisurato valore dello stesso e delle sue magiche proprieta’. Tutto questo a riconferma di cio’ che scrissi ora.
Due oggetti. Due facce, dunque, della stessa Verita’.
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E questo e’ quanto, miei signori.
Ai posteri l’ardua sentenza…
Klenir, il templare