(Resoconto Quest) Il piano astrale

(Resoconto Quest) Il piano astrale

Resoconto Quest Il Piano Astrale:

Stavo sudando eppure ero sicuro di essere fermo e disteso su qualcosa di tenero,
inoltre quel che vedevo anche se si parava avanti ai miei occhi come fosse realtà, mi sembrava del tutto impersonale e come se non mi riguardasse.
Eppure il corpo dentro al quale mi trovavo, provava emozioni e sforzi fisici senza tuttavia riguardarmi direttamente…era come se stessi sognando.
Quel che vidi però mi lasciò impaurito e in poco tempo una strana sensazione di angoscia pervase tutto il mio animo.
Potevo sentire chiaramente le sensazioni che quella persona provava EUFORIA UBRIACHEZZA STOLTEZZA AVVENTATEZZA SICUREZZA PAURA dell’ignoto MERAVIGLIA DOLORE CONCENTRAZIONE e infine la MORTE.
Tutte emozioni sorte nei momenti in cui vedevo una strana figura ammantata indicarmi un portale chiaramente soprannaturale, io che vi entravo e nel mentre gustavo la visione di quel strano e nuovo mondo un essere enorme e peloso mi attaccò.
Ebbi la meglio alla fine di una strenua lotta tuttavia le mie ferite sanguinavano copiosamente e sapevo che presto la mia sete di conoscenza mi avrebbe portato alla morte.
Non potevo però morire invano senza prima aver mandato nel mio mondo di partenza una prova di quella enorme scoperta da poco fatta.
Con un ultimo sforzo strappai la pelle di quella che fu la mia vittima e che presto sarebbe stata anche il mio carnefice.
Ne conciai una giacca di strana pelle e con tutta la mia arte magica rimasta e lo sforzo fisico di possente guerriero che ero stato, rimandai nel mio piano di appartenenza quella che doveva essere
la prova suprema di queste nuove lande affinchè altri avventurieri come me la trovassero e cercassero di arrivare fine a me per seppellire le mie povere spoglie.
Lo sforzo fu tremendo ed accelerò la mia fine che ben presto venne, sentivo freddo e tutto attorno a me si fece buio anche se il tutto era illuminato da delle strane costellazioni a me completamente ignote.
Nemmeno il tempo di guardare il cielo di quel pianeta che mi svegliai di soprassalto, ero freddo e tutto intorno a me era silenzio.
Per fortuna era stato solo un incubo anche se talmente reale che le mie gambe erano rigide e fredde come un morto.
Eppure potevo vedere la finestra della taverna che si appannava al mio respirare.
Che strano sogno così reale e irrealistico allo stesso tempo…tempo addietro avevo sentito qualche leggenda che riguardava ad uno strano piano astrale gemello a quello in cui ero nato, ma non vi diedi per nulla conto pensando che fosse la solita dicioneria raccontata da qualche ubriaco e cantastorie un po’ troppo zelante.
Ripensando a quel sogno capii che quel avventuriero non poteva essere altro che uno sciamano sicuramente potente per essere riuscito a raggiungere quel strano piano.
Così in men che non si dica ritrovai vestito e dopo aver pagato il conto del mio pernottamento corsi
alla Città Nuova dove risiedeva il maestro degli sciamani kishan, sicuramente qualcosa avrebbe saputo dirmi.
Quando la raggiunsi non potei non rimanere sorpreso nel vedere che altri avventurieri come me si erano radunati in quel luogo e che soprattutto avevano fatto lo stesso mio sogno.
Kishan purtroppo non sapeva darci informazioni a riguardo se non ripeterci qualche leggenda popolare a proposito del piano astrale anche se lui stesso dubitava della sua esistenza.
Inoltre ci disse che solo uno dei suoi allievi avrebbe potuto compiere grazie alla sua potenza una simile impresa di viaggio interdimensionale, questi era Frappo mitico eroe scomparso ormai da tempo. Però lo sciamano che avevamo visto nei nostri sogni non corrispondeva alla descrizione e soprattutto era molto giovane rispetto a Frappo.
Un po’ sconsolati dal non avere trovato nessun indizio dal quale cominciare la nostra ricerca, tornammo alla capitale dove la vecchiarda Wizzy doveva sapere sicuramente qualcosa a proposito visto che la lingua degli uomini soprattutto tra le lenzuola con qualche donna, è molto sciolta…nel raccontare le proprie vicende di vita.
Wizzy infatti ci confermò che qualche giorno prima era andato un giovane sciamano con una delle sue prostitute e che farneticava cose senza senso.
Dopo una lauta ricompensa Wizzy ci riferì la storia di questo avventuriero, il quale era EUFORICO
per la scoperta di poter e di essere il primo ad entrare nel piano astrale.
Inoltre grazie al suo stato continuo di UBRIACHEZZA disse che intendeva andarci e pure ritornare da quel piano e che avrebbe usato da tramite la mistica città della magia.
Poi Wizzy ci disse che senza troppe mezze misure, lo buttò fuori dalla sua casa visto che molti clienti vedendolo se ne erano andati.
Dalla descrizione della città non poteva altro che trattarsi di Khondarya per cui ci dirigemmo velocemente in questa città e più precisamente da Apulejoelio il capo della conclave degli sciamani della città.
Non appena nominammo il piano astrale il Maestro iniziò a raccontarci tutto quello che sapeva…
Dagli scritti, infatti, che il mitico re Auzir aveva tramandato ai posteri vi si poteva trovare la teoria dei piani astrali.
Ovvero il re aveva ipotizzato l’esistenza di altri piani oltre al nostro e paralleli al nostro.
Questi piani secondo il re sono del tutto indipendenti tra loro ma in occasioni eccezionali e rarissime possono collegarsi tra loro attraverso a dei portali.
Questi portali seconda la teoria auziriana (;o) , possono attivarsi quando si raggiunge la giusta frequenza. La giusta frequenza è la stessa frequenza in cui vibra e vive il piano astrale e quando un essere la raggiunge può viaggiare nei mondi astrali, nelle terre delle terre, a suo piacimento.
Più alta e’ la sua vibrazione e più piani astrali può raggiungere e con una frequenza massima può viaggiare in tutti i piani attraverso dei portali molto potenti che si sarebbero attivati grazie alla giusta frequenza.
Purtroppo questo potere ci disse anche il Sommo che lo possedevano solo le Divinità Immortali e che sarebbe stato impossibile per un mortale raggiungere tale livello di vibrazione.
La domanda nacque spontanea, un non morto poteva viaggiare tra i mondi paralleli?
Il Maestro ci disse che effettivamente ciò poteva anche essere solo se lo spettro era stato in vita
un valoroso eroe come lo era stato il grande Frappo che per riuscire ad entrare nei mondi paralleli, decise di morire per intraprendere da spettro i viaggi nelle altre dimensioni.
Raccontò che gli unici spettri di sua conoscenza che soddisfavano queste caratteristiche, erano Quern e Ughblow.
Infine ci disse anche che aveva cercato di dissuadere uno giovane sciamano, a cui aveva raccontato le stesse cose, dall’affrontare quel viaggio ma che non ci riuscì visto che poteva vedere chiaramente nei suoi occhi la luce della STOLTEZZA e dell’AVVENTATEZZA.
Dopo i doverosi ringraziamenti perciò ci dirigemmo dallo spettro di Quern a chiedere ulteriori informazioni.
Lo spettro con voce ultraterrena ci confermò tutto quello che ci aveva detto Apulojeleio e che lui stesso in vita aveva cercato di raggiungere quei piani non riuscendoci.
Però l’unico modo in cui un mortale poteva raggiungere quei piani era se vi si fosse stato risucchiato dentro senza volerlo.
Infatti Quern ci disse che in determinati periodi favorevoli, si possono aprire dei portali per queste altre dimensioni i quali risucchiano al loro interno chiunque si trovi nei pressi in cui si aprono.
Ci confermò che un evento simile si era manifestato da poco e che due portali erano comparsi per poco tempo uno nella città mistica e l’altro nelle caverne dei goblin.
Risucchiando al loro interno rispettivamente un giovane sciamano e un misero goblin.
Quern ci congedò dicendo che aveva avvertito quel giovane sciamano della pericolosità di quei portali se non si era in possesso della giusta frequenza, ma quello se ne andò scocciato con uno spirito di AVVENTATEZZA e SICUREZZA allo stesso tempo nel corpo.

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