(Poesia) Damishan l’arma buona
Massacri i nemici senza pietà,
canti alla morte del male
e soffri dolorante tagliando le carni di quei poveri mortali.
Mente eletta di pensiero proprio,
animata dalla magia parli a chi ti impugna.
Provi a dare consigli a chi ti maneggia ma senza opporti fai sentire la tua contrarietà
Povera lama, con l’impugnatura da re, vittima innocente delle gesta altrui
Come ultima risorsa puoi solo stare zitta a subire le volontà di chi non ti capisce
Ti usano per uccidere vittime innocenti o mostri terrificanti ma
Ricordati queste mie parole perchè
Un giorno tornerai dal paladino che ti ha amata fino alla morte
e che per lungo tempo ti ha abbandonata nella solitudine delle acque marmoree.