L’Untore della Pestilenza – quinta parte

L’Untore della Pestilenza – quinta parte

Arrivammo da Kedzor, sorridente e sereno seduto su una poltroncina ci attendeva… Ci osservò ed esordì:

“ Bene bene, mi avete molto divertito! Avete veramente messo tutti voi stessi in questa pugna, vi siete guadagnati l’informazione…”

Non attendavamo altro.

“…L’ultimo fiore che cercate si trova in un luogo poco frequentato poiche’ un pericoloso mostro abita nella zona.”

Cooosa? Tutto questo caos per sapere solo questo?! Il Conte si rese conto della nostra reazione che stava per tracimare nella violenza e pensò bene di proseguire:

“ Si tratta di un tremendo drago ed il colore della sua pelle e’ il nero.”

Ecco, ora era tutto più chiaro…

Rimuginammo sull’identità di questo rettile, ce n’erano tanti di draghi sulle lande di Clessidra, ma pochi erano neri. Convenimmo infine che il drago in questione era Vermidrax…

 

Ci incamminammo verso il suo nascondiglio, e lo trovammo… Iniziò una grande battaglia: missili e fulmini imperversavano nell’aria, aure lucenti che si infrangevano contro le pareti della caverna, ombre sui muri, la figura del drago imponente..

Ci fondammo su di lui invocando gli Dei che posarono un fiore ai piedi del rettile, al primo colpo infertogli Barrion lo raccolse.

Alla fine Saur soccombeva sotto i nostri colpi.

 

Corremo da Sorigon, sapevamo che la fine del flagello era vicina; gli donammo il fiore che mancava per completare la pozione, speranzosi che potesse scorgere l’Untore.

Il Vescovo sembrava contento del nostro lavoro, e felice che avevamo mantenuto la nostra promessa.

Sorigon pestava i fiori in un pestello… Concentrato e preso da tanti pensieri. Il suo viso era accigliato e speranzoso. Come Pharen aveva pensato il giorno prima, la forza della mente di un buono sarebbe stata la chiave per risolvere la situazione. Non c’era Druido o Guardiano che teneva… Colui da scorgere era più forte della magia della Natura, e l’aveva ormai soggiogata.

 

D’un tratto sorrise ed esclamò:

“Bene! Ho avuto la mistica visione! L’Untore si trova nei pressi di un luogo di decadenza… odesto luogo e’ invero una giusta patria per lui, visto il male che alberga in lui… Lo potrete trovare nei pressi di un demone, conosciuto come il Demone dell’Ombra! “

Da Nosferatu! Quante volte siam stati lì! In missione punitiva…. Quel demone la faceva franca ancora una volta ed adesso aveva appoggiato l’Untore nella sua opera pestilenziale… Non c’era scampo per lui, l’avrebbe pagata ancora una volta!

 

Sarebbe stato sicuramente più forte però, forte del male che aveva riunito, forte della disperazione che aveva causato.

Era necessario unirci: tutti i clan sotto un’unica bandiera, ognuno col proprio vessillo, ma tutti combattenti per la stessa causa.

 

Marciammo verso le profondità della terra, fianco a fianco, tra i demoni che portavano dal grande demone, al buio anfratto. Jaariz era dinanzi a tutti, fiero nella sua Uniforme, e noi tutti dietro di lui.

Una cascata di colpi si abbattè su Nosferatu, che seppur provando a reagire, morì.

Apparve improvvisamente un altro essere, colui che era il centro della nostra ricerca, L’Untore era dinanzi a noi! Ci fondammo su di lui; alcuni, come Zeramos e Nammarl, caddero, altri no; so solo che alla fine, fui io ad essere inflitta alcuni dei suoi ultimi colpi in un tremendo corpo a corpo.

 

Ero stanca, lo scontro non sembrava finire mai, alcuni mi curavano, non ricordo chi, ma mi aiutarono a resistere ai colpi che il male mi infliggeva, dovevo esser più forte di lui.

Thantreth mi soccorse e Bowen assestò il colpo mortale, io caddi a terra esausta, con molte ferite su collo e gambe… Sanguinavo tremendamente.

 

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Clessidra è un gioco di ruolo testuale

basato su D&D, con un’ambientazione unica e altamente personalizzata