L’agghiacciante urlo dello Wyrm

L’agghiacciante urlo dello Wyrm



Mi svegliai di soprassalto, ansimando e tremando nel letto.
La pioggia scrosciante batteva sui tetti delle case mentre qualche tuono spezzava il silenzio pesante e opprimente che avvolgeva tutta la cittadina di Hawk, ove mi trovavo.

Avevo fatto uno strano sogno, un terribile sogno!

I piu’ reconditi incubi che da tempo avevo dimenticato, d’improvviso tornarono alla mia memoria.

Degli innumerevoli scontri avuti in passato, fu senza alcun dubbio uno dei piu’ tremendi dei quali ancora tremo al solo pensiero…
 
Un essere gigantesco avvolto dalle fiamme con occhi inniettati di sangue con al seguito un esercito di demoni portava la morte ovunque passava!
Niente vi si poteva opporre, neppure la volonta’ divina che di rado interviene su queste terre.
Ma mentre rammentavo storie del passato, antiche, ormai dimenticate leggende, tornai ben presto alla realta’ risvegliato da un agghiacciante e terribile urlo che squarcio’ la notte.
Cessai di fare qualsiasi rumore, e solo dopo molti secondi ripresi a respirare ansimando.
Per tutta la notte si udirono stridolii di esseri immondi e urla di bestie che solo le fiamme dell’inferno avrebbero potuto rigettare sulla terra.

 

Non era ancora l’alba quando mi misi in viaggio per tornare nella Capitale e udire cosa fosse accaduto.
Molti dipartirono per abbandonare le terre e i campi in cerca di posti sicuri ove rifugiarsi, pochi erano quelli rimasti e non facevano altro che pregare.
Incontrai in taverna il mio caro amico Ukheron con a fianco il suo immancabile barile di birra, altrettanto immancabile Layeran seduto a fianco del barbaro per cercare di spillare anche lui qualche bicchierino.
Sempre pronti quando minacce oscure tentano il sopravvento su queste lande erano venuti anche loro per sentire cosa stava per accadere.
I gemiti e le urla si udivano sempre di piu’, era persino possibile udire i tonfi sordi sul terreno.
Bisognava agire in fretta cosi’ ci dividemmo per cercare chiunque ci potesse dare una mano nell’affrontare questi demoni!


La gente scappava in preda al panico e la nostra ricerca fu pressoche’ disastrosa, solo Esagron e Yeki rimasero per combattere quell’imminente Ombra che avanzava.

 

All’improvviso, un lampo di fuoco.
L’IRA ci inietto’ occhi di sangue … Maktub era qui!

 

‘Non potete piu’ attendere!!’ furono le sue parole.
I nostri cuori cominciavano a palpitare, ma la presenza del Dio ci riempiva di rabbia verso il nostro temibile nemico!

Maktub prosegui: ‘Lo Wyrm e’ qui! Con al seguito un orda di seguaci!
‘Apriro’ per voi un portale, ma li dentro sarete soli!’
‘In tal modo salverete la vostra gente…di piu’ non posso fare.’
‘Se doveste fallire, il vostro mondo verra’ sconvolto da orde di demoni e il potere divino, messo in discussione’

‘Non deludetemi, piccoli eroi!’

 

Maktub con parole sorde pronuncio delle arcane parole…

Il vento si alzo’, una luce rossa brillo nel cielo e d’improvviso comparve un portale.
Attraverso il varco dimensionale si poteva scorgere una porta tra i due mondi.
Quale luogo misterioso era mai questo?!

 

Un susseguirsi di urla, ruggiti e gemiti rieccheggiavano nelle nostre teste mentre ormai non si vedeva piu’ anima viva in giro.
Era giunto il momento dello scontro.
Ukheron ed Esagron vennero avvolti nella candida aura bianca, scaturita dalle mani di Layeran.
A mia volta pronunciai gli incatesimi di protezione per avvolgere tutto il gruppo nel micidiale attacco.
A questo punto scalpitavamo per entrare nel portale.
Ukheron, aveva l’ira che ribolliva nel sangue!
Esagron con le due mani stringeva sempre piu’ forte l’impugnatura della sua possente spada.
Layeran con un ghigno malefico si concentrava ancora e Yeki, anche lui prontissimo ma calmo, con la sua mente psichica pronta a disintegrare qualsiasi cosa avesse visto oltre quel temuto portale.
Infine io, piccolo gnomo anch’io pronto a fare la mia parte!

 

Ad un cenno di Layeran, i due mezzi giganti si fiondarono nel portale svanendo.
Li seguimmo istantaneamente e ci trovammo di fronte ad un gigantesco e inimmaginabile Wyrm!
Le sue fauci erano pronte a divorarci ma nessuno esito’ e con possenti cariche quella bestia non riusciva a divincolarsi dagli attacchi dei nostri combattenti.
Per piu’ e piu’ volte venne gettato e scaraventato a terra, incapace di reagire.
Il combattimento era estenuante, Yeki ad ogni mossa di quel gigante reagiva lanciandogli un potentissimo raggio disintegrante.
Layeran ed io impegnatissimi nel curare Ukheron che per primo subiva gli attacchi di quell’essere spaventoso.
Finimmo ben presto tutta la nostra potenza magica!

Era davvero impossibile poter pensare di sconfiggere uno Wyrm sprovveduti di pozioni e pergamene magiche, ma fortunatamente eravamo provvisti anche di quelle.
Fu cosi’ che riuscimmo a sostenere i nostri guerrieri nonostante i continui e devastanti attacchi del nostro nemico.
Yeki con tutto il suo coraggio si concentro’ e con la sua sopraffina arte di cannibalizzarsi riusci’ a scapito del sua essenza vitale a recuperare parte delle sue forze psichiche.
Dunque non era affatto finita!!
Ben presto pero’ ci trovammo in condizioni critiche.
Ukheron era stremato e cosi’ lo era Esagron assieme a tutti noi.
Gli incessanti colpi sullo scudo infuocato si ripercuotevano duramente sui loro corpi ormai insanguinati e feriti.

Avevamo esaurito tutto cio’ che poteva esserci utile, ma una stella brillo’ improvvisamente nel cielo.
Si tinse di rosso sangue, e stupiti vedemmo il sole comparire sopra le lontane alture.
Cosi’ come estremo atto di lotta Yeki ed io sorridemmo quando lanciammo il nostro ultimo possibile raggio disintegrante su quel mostro distruggendolo in milioni di piccoli pezzi!

Increduli nessuno apri’ bocca, nessuno aveva il coraggio di credere che avevamo compiuto l’impresa!

Le armature frantumate e pile di rimasugli erano le uniche cose restanti a terra.
Quel sole che ci fu di buon auspicio, risplendeva ora su tutte le terre di clessidra,
illuminando dalla splendida Torre di Ghiaccio dei territori del nord, tutte le citta’ e i paesi, sino alla cima smussata della Piramide di Tamouchan nel lontano sud.

 

Fummo ancora una volta vittoriosi e fummo ancora una volta noi, esseri mortali a riportare la pace e la tranquillita’ su queste terre!
Il temuto pericolo di un mondo avvolto dall’ombra era dunque svanito.
Cosi’ la gente comincio’ a ripopolare le case e i villaggi e lentamente riprese a scorrere la vita come se non fosse mai accaduto nulla.

 

Werik, Primo Cavaliere di Krialir

 

Dai racconti leggendari di Werik, il saggio

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