La Tetra Fortezza
Molti avventurieri di clessidra svolgono lavori per il governatore Poldir, quella mattina pero’ Poldir non cercava un semplice avventuriero, ma cercava un gruppo da inviare presso la fortezza dei nani.
Richiamo l’attenzione di vari avventurieri con una avviso:
Dal Borgomastro dei nani, giunge notizia di una esplorazione da parte di un gruppo di montanari che hanno trovato, nascosta dalle perenni nuvole che avvolgono la zona una misteriosa e tetra fortezza, sulla cima del monte Hanap, fonte delle sorgenti del Lama, il sacro fiume dei nani.
il resto dell’avviso spiegava alcuni dettagli specificati dai montanari, e infine la richiesta di aiuto del borgomastro dei nani.
Non pochi, gli avventurieri si presentarono da poldir, pronti per partire all’avventura.
Raiel
Qizpal
Krion
Virvir
Thorsen
Oshumed
Barsik
Askalez
Werik
Belwar
Nakyll
Nethel
Il gruppo era misto, varie le razze, vari i clan, dai muscoli dei giganti all’intelligenza degli gnomi.
Finiti i preparativi, il gruppo si avvio verso le montagne a sud-est della capitale, era proprio tra quelle montagne che risiedevano i nani nella loro fortezza, molti di questi erano minatori o fedeli chierici combattenti, ci recammo direttamente dal borgomastro. Avvolto da un aura di pace e circondato da guardie, un nano imponente fissava gli avventurieri uno ad uno.
“Avete raccoldo il mio invito dunque” inizio il nano,
“Siamo qui per aiutarti” rispose Nakyll
“Questa fortezza deve essere svelata” con un sospiro disse il nano,
“Siamo qui apposta!” La grossa voce, solita dei Mezzi-Giganti,era di Oshumed uno dei forti barbari del gruppo.
“Ho gia mandato un esperto montanaro sul monte Hanap, Vi attende per accompagnarvi nella perigliosa salita, e’ uno di quelli che ha scoperto la fortezza, il suo nome e’ Hander” detto cio’ il nano fece per tornare a sbrigare le sue faccende, poi rivolgendosi un ultima volta al gruppo gli auguro la benedizione del suo dio.
Seguendo verso nord il fiume Lama il gruppo giunse alla sua sorgente, dove impaziente, li aspettava l’anziano montanaro seduto su di una pietra.
Alzandosi bruscamente invito il gruppo a seguirlo “fate attenzione la salita sara’ pericolosa”
Ma in effetti non fu proprio difficile, anzi qualcuno la trovava divertente, e dopo pochi minuti il gruppo giunse alla cima. A quel punto il nano burbero come la maggior parte dei suoi simili, si affrettò ad andar via.
Solo in quel momento guardando meglio tra la nebbia che l’avvolge si pote notare un imponente e tetra fortezza circondata da alte mura. Un grosso portone chiude l’edificio.
Il portone era chiuso, ed era troppo pesante per essere sfondato, non sembrava ci fosse modo di entrare, Krion il secondo dei cavalieri dell’apocalisse, nel frattempo inizio a studiare le mura e richiamo l’attenzione del gruppo indicando una strana pietra nel muro, Raiel forte della sua destrezza e delle sue veloci mani, inizio a toccare quella pietra… fino a quando con una leggera pressione, la pietra attivo il meccanismo che apri il portone.
Pochi istanti ed una figura avvolta da fiamme si avvento sul gruppo iniziando a colpire violentemente Askalez, subito il gruppo soccorse l’umano.
Lo scontro non fu difficilissimo, ma i rumori della battaglia attirarono gli altri guardiani il gruppo stavolta non si fece trovare impreparato e li fronteggiò.
Dopo aver sconfitto varie guardie, il gruppo attraverso il portone e si ritrovo’ all’interno delle mure di cinta, li un cortile costeggiava le inaccesibili pareti interne della fortezza, un fossato con acqua separa le due muraglia, di fronte ai loro occhi un ponte levatoio alzato.
Guardando meglio di tanto in tanto delle strane creature sembravano popolare quell’acqua.
Usando una catena trovata nel corpo di una delle guardia Qizpal altro Mezzo-Giagnte, abbasso il ponte levatoio. Oltrepassandolo giunsero in un corpo di guardia, un enorme stanza circolare, c’erano dei letti ed un camino infine un enorme tavolazzo.
Continuando verso nord si entrava in un enorme atrio i pavimenti usurati dal tempo ti lasciano intuire quanto vetusta possa essere questa costruzione, a nord si procedeva verso delle scale in salita, verso est ed ovest due porte conducevano in due stanze.
Il gruppo incontrava altre guardie spesso attirate dai rumori di battaglia o semplicemente dal vociferio e dai rumori che il gruppo produceva cercando di spostare ogni piccola cosa.
Oltre la porta est, ricco di trofei di caccia prima e di mitologiche statue poi, e con un lungo e vecchio tappeto un corridoio conduceva ad una biblioteca, numerosissimo il numero di libri riempivano grandissimi scaffali. Senza pensarci su due volte molti membri del gruppo iniziarono a curiosare tra i vari libri cercando qualcosa di interessante… ma dopo alcuni minuti si resero conto che nulla pareva attirarli.
Ritornarono sui propri passi, il corridoio ovest era simile a quello precedente con l’unica differenza era che alle pareti non c’erano trofei ma quadri raffiguranti scene di antichi combattimenti.
Il corridoio conduceva ad una sala da pranzo, agli occhi degli avventurieri spiccava uno spogli ed enorme tavolo fornito di tantissimi posti a sedere uno dei quali era occupato.
Vestito di una vecchia armatura, dai capelli brizzolati e con un evidente cicatrice al volto, un vecchio guerriero siedeva al tavolo, alla vista del gruppo non batte’ ciglio, e restava con lo sguardo perso nel vuoto.
“Come comportarsi alla vista di quel vecchio guerriero?”
era la domanda che in molti nel gruppo pensavano, i piu curiosi cercarono di attirare l’attenzione del vecchio, il piccolo Gnomo Werik saluto quel vecchio, che continuava ad ignorarli fino a quando, con i modi che distinguono un nano da tutte le altre razze di clessidra, si fece avanti Thorsen
“Perche’ ci hanno attaccato?”
Il vecchio sembro ritornare al presente, le sue labbra si mossero di poco facendo a malapena delineare un sorriso, poi con voce rauca rispose verso il nano “Per difendere”
“Difendere cosa?” Intervenne Krion
Il vecchio passo lentamente lo sguardo dal nano al chierico “Quello che ci abita” gli rispose.
“Chi ci abita?” continuo ancora Krion,
“Un vecchio conte” rispose con un tono privo di emozioni.
Poi con un sogghigno continuo a parlare
“Il guardiano…. Zarh, lui sorveglia la stanza del conte. Fate attenzione, ha un brutto carattere”.
“Perche’ siete qui? Perche vi siete rinchiuso in questa tetra fortezza?”
chiese Nethel
“Per servirlo, ma ora… trascorrero gli ultimi giorni della mia vita qui…”
gli rispose il vecchio.
Zarh… quel nome risuonava nella mente degli avventurieri… sarebbe stato veramente cosi forte? incuriositi lasciarono quel luogo per trovare a nord le cucine e per ritornare nell’unico posto ancora inesplorato, probabilmente il piano superiore.
Le scale conducevano ad un altro corridoio, propio di fronte agli occhi degli avventurieri, una porta di mogano, troppo doppia da poter sfondare e guardandola meglio non aveva nemmeno serrature.
Dopo pochi attimi che servivano a studiare un po’ quella porta il gruppo decise di proseguire verso est, il corridoio continuava, non c’era nulla di interessante tranne per il soffitto, riccamente istoriato in fondo al corridoio, c’era una porta, non era chiusa, e aprendola si intravedeva una camera da letto.
Una volta entrati il gruppo si accorse di come quella camera fosse in ordine, ma non sembrava presentare nulla di interessante.
Scelsero dunque di andare verso la parte ovest del corridoio, anche in fondo al lato ovest il corridoio terminava con una porta, anch’essa aperta, questa camera da letto pero’ sembrava l’opposto della precedente, disordine, polvere e ragnatele facevano pensare che erano anni che nessuno vi entrasse, l’unica cosa che non era chiara era la porta… in un modo o nell’altro si doveva aprire ma come?
sicuramente c’era un meccanismo, qualcosa che la facesse aprire, il gruppo discusse sul da farsi, poi decisero che fu cosa buona andare a chiedere al vecchio guerriero se conoscesse qualcosa.
“Conoscete il meccanismo che apre la porta che si trova nel corridoio?”
Chiese Nethel al vecchio guerriero.
“Sicuramente intendete la porta chiusa del corridoio superiore” dopo un attimo di esitazione il vecchio continuo “Dietro c’e’ il Guardiano.”
Zarh… nuovamente il nome di quel guardiano ritorno alla mente degli avventurieri, fu cosi che si precipitarono nuovamente alla porta e giunti li Belwar pronuncio’ quel nome.
La porta magicamente si apri. Ora sapevano tutti che il prossimo avversario non sarebbe stato facile da fronteggiare, nella loro mente gli avventurieri si preparavano ad un nuovo combattimento,
“Dite le vostre ultime preghiere, io sono il guardiano del vecchio conte e voi qui non siete invitati”
Parlare risultava inutile, non c’era altra scelta, il brutto carattere del guardiano porto al combattimento
Forti dei tre Mezzi-Giganti Qizpal, Oshumed e Belwar, le cure di Barsik e Krion e i temibili poteri di Askalez il gruppo si getto in contro il guardiano, fiamme ardenti bruciavano la pelle dei guerrieroni, anche Thorsen veniva avvolto dalle fiamme, Barsik e Krion erano concentrati nelle preghiere verso il loro Dio che avrebbero guarito quelle ferite. Una volta caduto, Zarh non riusci a difendersi come avrebbe voluto, e in pochi istanti i sensi lo abbandonarono.
In una delle tasche del guardiano, Raiel trovo’ una chiave argentata, forse sarebbe servita ad aprire la porta a nord che adesso tutti potevano vedere.
Oltre la porta, il calore di un camino acceso avvolgeva uno studio. L’attenzione era pero catturata da un uomo che sedeva dietro un enorme scrittoio, lungo le spalle cadevano i suoi bianchi capelli, i segni della vecchiaia erano ben visibili sul volto.
“Cosa volete?” Inizio irritato il vecchio
“Disturbiamo?” chiese Krion
“Certo che disturbate!” rispose ancora piu irritato il vecchio
“Siamo venuti in esplorazione” disse con calma Barsik
“Allora forse non sapete che” il vecchio esito qualche istante poi guardando negli occhi gli avventurieri continuo’ “questa torre e’ caduta in disgrazia.
C’era un tempo in cui queste mura brillavano di felicita’ e potenza, da qui per secoli la mia stirpe ha regnato sulle terre qua attorno. Ma ora la costruzione e’ caduta in rovina. Nessuno a parte qualche raro fedele, vuole piu vivere qui.”
“Cos’e’ successo?” chiese incuriosito Barsik
“Dei demoni si sono impadroniti di queste antiche mura, facendo fuggire via tutti”
“Demoni?” intervenne Qizpal
“Si demoni!! di notte sentono provenire dei lamenti dal sottosuolo. Io ho cercato un passaggio segreto per raggiungerli e combattere ma non sono riuscito a trovarlo.
C’e’ una leggenda che narra che questa fortezza e’ stata edificata sopra un antico tempio dedicato a Belz un demone maggiore.”
Il vecchio studio’ per un attimo il gruppo, poi annuendo prosegui “Se siete giunti fino a qui, sarete abili nel combattere, se mi aiutate a liberare il male da questo posto vi prometto un adeguata ricompensa”
Niente di meglio per un gruppo in cerca di avventura, le parole del vecchio sembravano sincere, il gruppo non esito’ ad accettare la proposta.
“Riguardo al passaggio segreto?” Chiese Nethel
“L’unico passaggio segreto che conosco in questo edificio si trova nella biblioteca, dovrete spostare il novantottesimo libro del primo scaffale” spiego’ il conte.
“Portatemi un segno della vostra vittoria” disse il vecchio conte mentre il gruppo si avviava verso la Biblioteca.
Una porzione dello scaffale si giro’ mettendo in luce un passaggio a nord della stanza.
Oltre il passaggio, una stretta nicchia ove c’era una strana statua che non si capiva cosa rappresentasse, ma osservandola meglio si potevano notare che i capelli della statua erano serpenti, Medusa!… era nota per il suo sguardo paralizzante… fu cosi che con un cogliendo tutti alla sprovvista… Belwar giro gli occhi della statua, rivelando cosi una botola sul pavimento.
Il passaggio segreto conduceva ai sotterranei della torre, si poteva proseguire in varie direzioni, a nord, conduevano ad un ingresso di un tempio, lo si capiva dalle numerose colonne instoriate e il pesante portone che sbarrava l’accesso.
Dopo aver cercato sulle pareti e vicino la porta senza successo, il gruppo ritorno’ indietro….
il cunicolo ovest conduceva ad una stanza con delle nicchie, mentre andavano il quella stanza il gruppo incontro’ 2 demoni, enormi, venivano tenuti a bada dalle potenti cariche dei giganti gli altri poi facevano il resto trafiggendoli con le lance o tagliandoli con le spade.
Nella stanza c’erano 6 nicchie, su ognuna di esse vi era scolpito un guerriero che sembrava quasi prender vita.
Il cunicolo continuava e finiva in un enorme cavita ove erano poste sei bare che formavano un grande cerchio. Avvolti da fiamme altri 2 demoni forse custodivano questa sepolcro, ma il gruppo li elimino con la stessa facilita dei due precedenti.
Mentre studiavano la stanza e le nicchie… Askalez si avvicino ad una di esse e l’apri’… un forte rumore di passi proveniva dalla stanza accanto e dopo pochi attimi un guardiano apparve ai loro occhi e li attacco’, i giganti come loro solito si portavano avanti al gruppo e cercavano di colpirlo, ma con scarsi risultati, i danni fisici sembravano che nemmeno lo graffiassero, fu cosi che chi pote’ ricorse al potere della magia, Askalez e Werik con i loroi potentissimi raggi sembrava recare abbastanza danno, ma non bastava, fu cosi che Barsik Thorsen e Krion congunsero le loro preghiere e fecero in modo che la terra sottostante al guardiano si aprisse, la vittoria sembrava ormai vicina, ma cosi non fu, il guardiano usci fuori da quella crepa e visibilmente danneggiato ricomincio a combattere, fu cosi che Nethel seppur non potendo padroneggiare al meglio i suoi poteri, raccolse a se l’energia che la natura poteva dargli in quel fetido luogo e con una scarica di elettricita’ fece ricadere il mostro nella crepa che si richiuse.
Seppur vittoriosi il gruppo intui subito cosa stava accadendo… per uscire da quel luogo, avrebbero dovuto combattere gli altri 5 guardiani.
Aprendo le bare una alla volta i gurdiani furono sconfitti uno ad uno, di tanto in tanto il gruppo si riposava per recuperare le energie… ma a poco serviva, alla fine del combattimento erano visibilmente Stremati dall’enorme fatica.
Prima di abbandonare la stanza Raiel noto’ nelle nicchie ormai vuote un incisione rovinata dal tempo… da cio che si poteva intuire si vedeva una delle bare presenti nella stanza spostata come se fosse stata ruotata. Fatto cio Belwar con i suoi possenti muscoli inizio a cercare di ruotare le bare… fino a che… una delle sei bare Ruoto’… si intravedeva un’apertura li dove era stata spostata la bara, il passaggio conduceva ad una stanza nascosta, probabilmente scavata visto che non c’era altro che terra.
Cercando meglio nell’oscurita’ il gruppo riusci a trovare una chiave argentata e un bel quantitativo di monete. Trovata la chiave il gruppo ritorno’ all’unica porta ancora non aperta… quella dell’ingresso del tempio… ma come gia notato in precedenza non aveva fessure. Non sembravano esserci altre soluzioni… ritornarono cosi sui loro passi cercando di trovare qualche altro passaggio che ai loro occhi era sfuggito in precedenza.Camminando tra i cunicoli, arrivarono ad una parte del corridoio in particolare dove c’era molta piu umidita… Virvir la piu giovane del gruppo si abbasso’ per cercare qualcosa tra il terreno Qizpal noto un solido strato formatosi probabilmente per la molta umidita’; Werik si fiondo sul suolo ed inizio a scavare, trovando un grosso piccone, Quzpal prese il grosso piccone e saggiando le mura attorno scopri un punto debole nella parete Est, pochi minuti e il Mezzo-gigante spazzo via quella parte di muro.il gruppo entro’ in un enorme sala, qui le mura del vecchio edificio lasciavano posto a nuda roccia, nella sala pero’ una strana presenza metteva a disagio gli avventurieri, i chierici capirono subito di cosa si trattava ma fu troppo tardi, il fantasma che risiedeva in quel posto con il suo tocco gelido e uno strido si avvento su Qizpal, “Non Passerete!”
Un atmosfera di orrore avvolse il gruppo, la paura avrebbe preso posto nei loro cuori, ma non sarebbero scappati, i chierici gia intenti a scacciare quel terribile essere erano intenti a pregare, Raiel cerco’ invano di piazzare la sua lancia di bronzo nel fantasma, scoprendo pero’ che lo trapassava come l’aria, ancora raggi disintegranti dei maghi, ancora fulmini e infine i chierici riuscirono a dissolvere quell’essere spettrale, uno scheletro ora era disteso al suolo, Ma prima di svanire il fantasma con un ultimo immane sforzo, porto la mano sulla Porta Est e la chiuse. Ansioso di uscire da quel luogo tenebroso, Qizpal con le poche forze che gli restavano avanzo verso la Porta e cerco di aprirloa ma una volta appoggiata la mano un aura la avvolse e dopo un paio di secondi Qizpal fu’ scaraventato dall’altra parte della stanza.
Nessuno oso’ avvicinarsi, “Come aprire quella porta?”
Cercando una soluzione, e recuperando un po le forze il gruppo si fermo un momento a pensare, ma nulla… la stanchezza era tanta.
Virvir la giovane guerriera maga, si avvicino allo scheletro ed inizio a trascinarlo con se… gli altri osservavano la scena con aria interrogativa, non si capiva cosa volesse fare.
L’elfa si avvicino alla porta e porto’ la mano dello scheletro alla maniglia, l’aura non la respinse e la porta si apri’. Anche se inesperta riusci a risolvere una situazione piu grande di lei, con grande sicurezza, fu’ accolta da tutti con un sorriso…
Oltrepassata la porta un buio antro era percorso da un piccolo ruscello che proseguiva verso nord, il passaggio verso nord diventava sempre piu stretto tanto che il gruppo dovette procedere in fila, uno alla volta,il passaggio terminava in un’ampia grotta,qui mucchi di ossa facevano pensare che chi in passato fosse giunto li non fosse tornato piu indietro.
Ad est una porta. Fu Qizpal che usando la chiave raccolta in precedenza ad aprire la porta che dava l’accesso ad un angusta e lercia cella, incatenata quella che agli occhi del gruppo, viste le vesti, poteva sembrare una maga. “Finalmente qualcuno!!! Liberatemi vi prego!” la maga si dibatteva furiosa tra i ceppi che la imprigionavano. “Chi ti ha rinchiuso qui?” chiese istintivamente Raiel, “i demoni” rispose agitata la donna, il gruppo non esito molto, e libero’ la maga, “Grazie per avermi liberata” inizio’ “Io sono Zendah la maga di corte,ero venuta per sconfiggere il male che serpeggia in questo posto, ma sono stata scoperta dai demoni ed imprigionata, pero’ sono riuscita a scoprire un segreto, facendo parlare con le mie arti magiche un demone minore,prendete quest oggetto” e porse un piccolo brillante “ed usatelo su una borchia che troverete sul portone del tempio, fate attenzione…. li troverete dei demoni maggiori.. e..” il volto della donna si incupi’ “Belz.. il loro capo” poi dopo qualche istante, come se ritornasse da alcuni pensieri si rivolse nuovamente al gruppo“Buona fortuna! sconfiggette Belz e rendete un grande servigio al Conte ed a questa fortezza” poi dopo aver sussurrato arcane parole e con un rapido gesto delle mani la maga spari’.
Il gruppo ritorno all’ingresso del tempio senza trovare alcun pericolo sulla strada… sapevano bene che quei pochi istanti di tranquillita’ servivano a recuperare le energie per gli ultimi e fondamentali scontri. Giunti nella stanza Belwar che raccolse il brillante lo incastro nella borchia come aveva detto la maga, il portone si apri con un sordo rumore.
Oltre quel portone due erano gli enormi Demoni che probabilmente erano di guardia in quella stanza, pronti al combattimento Qizpal cerco di attirare l’attenzione di uno dei due lanciandogli un pugnale da lancio, il demone se ne accorse e avvolto da immagini illusorie e fiamme gli si scaglio’ contro.
I poteri dei maghi sembravano inutili contro quel demone, ma i pochi colpi dei grandi barbari sembravano recargli non pochi danni, il demone era visibilmente in difficolta’ ma dopo poco, attirato dai rumori del combattimento arrivo anche l’altro demone che si getto immediatamente in mischia, le ferite erano profonde, le artigliate e i morsi dei demoni ferirono gravemente i mezzi-giganti del gruppo, le cure dei chierici sarebbero servite semplicemente a non far sentire il terribile dolore, tutti presero parte alla battaglia, Raiel con le piccole conoscenze da mago che si ritrovava scagliava tempeste di ghiaccio che ferivano leggermente i due demoni, Nethel e Nakyll affondavano i colpi con il loro cilindro di pietra. I demoni morirono, ma la battaglia aveva stremato tutti, l’incontro con Belz sarebbe stato piu difficile del previsto… li si sarebbero giocati il tutto per tutto.Nel corpo dei demoni Barsik trovo alcuni strani simboli sacri. Varcati la soglia, entrarono in un enorme tempio di granito, esso era contornato da colonne istoriate che raccontavano di strani riti di magia nera.
Molto stanco dalla fatica Qizpal si appoggio ad una colonna e senza volerlo il suo sguardo si poso su cio che c’era istoriato… la scena dell’evocazione di un enorme demone…. incuriosito chiamo il suo amico Belwar… i due dopo aver studiato un po la scena… decisero di Girare quella colonna….
Il resto del gruppo li guardava incuriositi, ma con stupore di tutti la colonna ruoto… rivelando un passaggio segreto a nord…
Tutta la struttura di quella stanza segreta, dal soffitto al pavimento comprese le pareti, era ricoperta di una strana pietra nera, che portavano incise scene di evocazioni demoniache… tutto quello che si poteva notare al di fuori del nero assoluto era un pentagramma rosso sangue disegnato a terra.
Dopo aver discusso con gli altri chierici Barsik si avvicino al pentagramma e guardo tutti, prima di appoggiare il simbolo sacro raccolto dal corpo del demone sul pentagramma… sapeva cosa sarebbe accaduto… ma forse tutti gia lo sapevano… appoggiato indietreggio.
Il pentagramma inizio’ a brillare di un rosso fuoco che si rifletteva nelle pareti nere, fasci di luce ora si alzavano dal pentagramma, e un aura di tenebra si formo sopra di esso. Nell’oscurita profonda, avvolto da fiamme e tenebre, Belz il demone della paura si materializzo avanti a gli occhi degli avventurieri.
“Morite Mortali!” Urlo forte il demone ed avanzo verso di loro…
Cercando di vincere la paura il gruppo si scaglio contro il demone, Belwar carico l’enorme demone, che trovatosi a terra con un sogghigno lo Artiglio’ e lo scaravento da una parte della stanza privo di sensi, Qizpal infuriato si scaravento contro il demone e Nakyll lo raggiro’ cercando di coglierlo alle spalle, ma il demone prontamente evito i due facendo perdere al primo l’equilibrio e dando un calcio nello stomaco del secondo che cadde a terra senza riuscire a respirare. Oshumed fu’ il primo a recargli un minimo di danno, abile nell’uso della sua spada a due lame, gli recava piccole ferite qua e la, ma per il demone sembravano punture di un insetto fastidioso, Basto’ uno sguardo del Grande Demone a terrorizzare i chierici del gruppo, che impauriti restarono immobili senza guarire gli amici in pericolo.
Il piccolo gnomo Werik stava pronunciando alcune parole arcane il demone lo guardo abbastanza preoccupato e con un sogghigno malefico Artiglio violentemente lo gnomo che termino l’incantesimo prima di finire a terra svenuto…. Le fiamme e le immagini che circondavano il demone svanirono. La giovane Virvir circondo il demone di un aura rosa che avrebbe indebolito le sue difese… ma fu’ l’unica cosa che fece, perche’ anche lei venne avvolta da un terribile panico che non gli fece più muover labbro.
Oshumed inizio’ perdere il controllo di se stesso ed in preda all’ira inizio’ ad affondare colpi devastanti contro il demone… anche Nakyll ripresosi dal calcio, impugno uno spadone a due mani ed inizio a colpirlo molto violentemente, il demone iniziava a subire gravi ferite, ma cio’ non sembrava preoccuparlo… anzi… sembrava quasi ridesse… ancora una volta il terribile demone della paura si guardo’ intorno e fu cosi che Barsik e Krilon intervennero…. curando il demone!
Raiel inizio a lanciare dei dardi incantati verso il demone, Nethel dopo aver cercato invano di concentrarsi… riusci nell’intento dopo aver raccolto l’energia circostante inizio a far bruciare la pelle del demone se pelle si poteva chiamare. Fu’ Qizpal che con incredibile Rabbia Porto’ gli ultimi e decisivi colpi Massacrando il demone che fu completamente annientato da un raggio disintegrante di Askalez… Oshumed riprese il controllo di se stesso ma si appoggio alla parete ovest esausto e quasi senza respiro, Krion e Barsik tornarono in loro stessi e accorgendosi di cosa stava accadendo soccorsero gli amici feriti, Virvir raccolse dal corpo privo di vita del demone,Lo scettro di Belz, Asklez, Nethel,Raiel e Nakyll crollarono a terra esausti. Ci volle un po’ di tempo per riprendere le minime forze, quelle che sarebbe bastate anche ad alzarsi.Tornarono distrutti dalla fatica e dall’immane sforzo che un po’ tutti avevano dovuto fare per sconfiggere Belz. Il Conte accolse gli avventurieri e li aiuto’ come pote’,
Oshumed inizio’ perdere il controllo di se stesso ed in preda all’ira inizio’ ad affondare colpi devastanti contro il demone… anche Nakyll ripresosi dal calcio, impugno uno spadone a due mani ed inizio a colpirlo molto violentemente, il demone iniziava a subire gravi ferite, ma cio’ non sembrava preoccuparlo… anzi… sembrava quasi ridesse… ancora una volta il terribile demone della paura si guardo’ intorno e fu cosi che Barsik e Krilon intervennero…. curando il demone!
Raiel inizio a lanciare dei dardi incantati verso il demone, Nethel dopo aver cercato invano di concentrarsi… riusci nell’intento dopo aver raccolto l’energia circostante inizio a far bruciare la pelle del demone se pelle si poteva chiamare. Fu’ Qizpal che con incredibile Rabbia Porto’ gli ultimi e decisivi colpi Massacrando il demone che fu completamente annientato da un raggio disintegrante di Askalez… Oshumed riprese il controllo di se stesso ma si appoggio alla parete ovest esausto e quasi senza respiro, Krion e Barsik tornarono in loro stessi e accorgendosi di cosa stava accadendo soccorsero gli amici feriti, Virvir raccolse dal corpo privo di vita del demone,Lo scettro di Belz, Asklez, Nethel,Raiel e Nakyll crollarono a terra esausti. Ci volle un po’ di tempo per riprendere le minime forze, quelle che sarebbe bastate anche ad alzarsi.Tornarono distrutti dalla fatica e dall’immane sforzo che un po’ tutti avevano dovuto fare per sconfiggere Belz. Il Conte accolse gli avventurieri e li aiuto’ come pote’,
“Abbiamo cio’ che volevate” disse Raiel al vecchio conte, “Lo scettro” Nethel sorrise a Virvir che porse lo scettro di Belz al Conte, “Lo riconoscete?” chiese l’elfo.
“Non ci posso credere!” lo stupore era chiaro negli occhi del vecchio dai lunghi capelli bianchi “Siete riusciti a sconfiggere l’antico male sepolto nelle fondamenta di questa fortezza!
Io vi saro’ per sempre grato”.