La storia di Kileroth

La storia di Kileroth

…fratellastro di Jalok, della stessa stirpe di Tibodò, nacque il 4°giorno dell’anno 399 nel mezzo di una tempesta di fuoco divina che servì a punire tutte le creature devote al male. Rimase per lungo tempo della sua esistenza rinchiuso e isolato al riparo da tutti nelle profondità delle montagne rosa situate su tutto il confine sud-ovest della Capitale. Fin da piccolo seguì le gesta del padre Tibodò, commandando le creature oscure che vivevano in quelle oscure voragini e commissionando loro furti, rapimenti e omicidi a scopo di lucro. Imparò da quelle creature l’arte del combattimento e in parte anche della magia. Giunto alla maggiore età decise di abbandonare le grotte per seguire più da vicino le orme del padre per cui si diresse spedito durante una notte senza luna, verso la Città Nuova dal maestro templare. Da lui però non vi arrivò mai, si fermò a riposare sopra ad un ceppo nel parco dei bardi estasiato dalla loro musica, si intagliò dall’albero un liuto rudimentale. Il maestro dei bardi ascoltando quelle note stonate uscite da quel liuto improvvisato, decise di prenderlo sotto la sua custodia ammirato dalla volontà del ragazzo. Il piccolo bardo ben presto divenne potente e crudele, praticando l’arte della pugnalata, dapprima sugli scaricatori del porto e poi sugli agenti preposti alla sorveglianza delle gilde. Quando iniziò ad essere abbastanza potente, utilizzando l’arte del sotterfugio e del tradimento si auto proclamò Tiranno Oscuro del clan dei Messaggeri dell’Oscurità rovesciando il debole potere instauratosi dopo che il padre aveva lasciato il comando per sposare la maggiore esponente di un clan avversario, Luce…..

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