La prima apparizione (resoconto quest dell’Anello – Hawkeye / 2001)

La prima apparizione (resoconto quest dell’Anello – Hawkeye / 2001)

Molti giorni sono passati da allora.. eppure quella sensazione di pericolo ancora non e’ svanita..

Vi raccontero’ la storia, in modo che se cio’ accadesse ancora, sappiate a cosa andate incontro..

Mi trovavo tra le mura della Roccaforte dei Nani, in compagnia della promettente Darnyel e del furbo Kartol, in cerca di qualcosa da fare..

D’un tratto Kartol ci fermo e’ disse “Voi non avete sentito nulla?”
Guardai Darnyel, lei proprio non aveva notato niente.. pensai fosse solo l’immaginazione troppo viva del nostro amico ad avergli giocato uno scherzo perciò continuammo per la nostra strada.
Dopo pochi passi pero’ anch’io iniziai a sentirmi a disagio, una sensazione di pericolo latente.. ne parlai con loro, ma Darnyel ancora scettica continuo’ a guidarci lungo le strade in pietra che attraversano la citta’. Improvvisamente si fermo.. guardandosi attorno.
Qualcosa l’aveva trattenuta dal proseguire.. forse il sesto senso cosi spiccato nei ladri, forse solo la sua immensa curiosita’..
Mentre eravamo fermi, cercando di capire cosa stesse succedendo, una voce risuono’ alle nostre spalle, ci voltammo immediatamente, sorpresi di non aver sentito nessuno avvicinarsi.. ed effettivamente non c’era nessuno!
La voce torno a parlare, avvertendoci di un pericolo nascosto tra queste mura.. dicendo molto ma allo stesso tempo nulla..
Io ero bloccato.. ripensavo a tutte le storie che ho narrato alla piazza, demoni, fantasmi e immense divinita’ maligne venute per conquistare. Ripensai all’anziano Sire Dominatore, alla venuta dei Cavalieri, mentre Kartol e Darnyel tentavano di capire di cosa stesse parlando.
Temevo gia per la mia vita, e forse i miei occhi tradirono questa paura, perche a quel punto la voce torno’ a parlare, con frasi sibilline. Ci disse che questo pericolo non proveniva da un essere, ma da un oggetto di terribile potere, finito erroneamente in questo luogo!
Ci chiese se potevamo trovarlo per lui, e portarlo in un posto dove avremmo potuto consegnarglielo.
Guardai Darnyel con aria interrogativa, ma prima che potessimo dire qualcosa, Kartol disse che accettavamo, io scrollai le spalle e annuii. Anche Darnyel accetto’.. al che la presenza ci avverti’ che non avevamo molto tempo, perche sentiva la presenza di un essere, un’entita’, che si nascondeva nelle vicinanze.
Senza finire di ascoltare le parole, iniziammo a cercare cosa poteva essere questo oggetto, frugando nelle borse dei nani senza che questi se ne accorgessero all’inizio, poi iniziando a massacrare ogni cosa che ci trovavamo innanzi, temendo di non fare tempo a recuperare questa
reliquia.
Correvamo per la citta’ con le armi insanguinate, i nani stavano gia’ dando
l’allarme, e la voce del Borgomastro che chiedeva cosa stesse succedendo arrivo fino alle nostre orecchie.
Darnyel ci guido’ in una via laterale, entrammo in una casa
per rifugiarci a riprendere fiato. Un nano ci guardava terrorizzato da un angolo della stanza poi si avvicino’ chiedendoci con voce tremante cosa volevamo.
La sensazione di pericolo incombeva come una cappa su di noi, quando osservando il nano, Darnyel noto’ un anello d’oro, e subito con un sussurro
ce lo fece notare.
Pacatamente mi avvicinai al nano, cercando di tranquillizzarlo, e intanto
gli sfilai l’anello.. non s’era accorto di nulla!
Tornai verso i miei amici, dando loro due pergamene per tornare alla capitale, quando il nano s’accorse del furto ed inizio’ ad urlare!
I miei compagni recitarono, ma io non resistetti dal dirgli “Mi dispiace nano! Ma e’ piu importante di quanto possa credere!”.
Recitai la pergamena nel momento in cui le guardie stavano entrando nella stanza, e raggiunsi Darnyel e Kartol che erano gia alla carrozza, pronti a partire verso il luogo dell’incontro.
Le urla dei nani irati si sentivano fin dalla Citta’ Nuova, portate dal vento, ma ormai erano troppo lontani e qualcosa di ben piu pericoloso ci preoccupava.

Stringevo ancora in mano quell’anello mentre il battello tagliava le onde.

 

Lo osservai, era un semplice anello d’oro, ma il suo potere era talmente forte, la tentazione di indossarlo per vedere cosa sarebbe successo.
Darnyel si avvicino’ e mi poso’ una mano sulla spalla, riportandomi alla realta’, eravamo arrivati all’isola dove avremmo dovuto consegnarlo.

Qualcuno parlo’, ed era la stessa voce che udimmo alla roccaforte. Ci disse di posare quell’anello, in modo che lui lo potesse custodire.

Stavo per posarlo, quando qualcosa fermo’ la mia mano. Un dubbio fulmino’ la mia mente, accompagnato da ricordi di vicende passate, vissute o narrate da altri.

Lo dissi, espressi la mia riluttanza a posare un’oggetto cosi’ importante, innanzi al vuoto. Lui capi’, e lodo’ la nostra saggezza nel non averlo indossato, e nel temere in che mani potesse capitare, poi un fulmine squarcio’ il cielo e una figura ammantata apparve innanzi a noi. 
I suoi occhi fiammeggianti ci guardavano, Hawkeye, il Signore del Fuoco e del Fato, si ergeva di fronte a noi, ci inginocchiammo, e subito Lui ci invito’ a rialzarci.
Guardai i miei amici, loro capirono cosa volevo chiedergli e annuirono.
Feci un passo avanti e posai l’anello ai suoi piedi, Hawkeye lo raccolse, poi preoccupato ci disse che il suo potere ora era relativamente debole ancora, ma presto si sarebbe accresciuto.
Non sapeva per quanto avrebbe potuto trattenerlo ma sapeva di poter contare sugli uomini per affrontarlo nuovamente.

Ci dilungammo in saluti cerimoniosi, dopodiche’, ringraziandoci nuovamente, ci sorrise e spari’. Noi tornammo verso la Capitale, chiaccherando di questa avventura per ora conclusa, preparandoci ad affrontare le guardie dei Nani, ricominciando la nostra solita vita,ma conoscendo l’esistenza di questo pericolo, sapendo che sarebbe potuto tornare molto presto.

“Siate sempre pronti, perche’ domani potrebbe toccare a voi!” concluse Saruor, dopo aver narrato queste parole ad un piccolo pubblico riunito attorno alla fontana.
Un giovane elfo seduto proprio a fianco di lui si alzo’ e gli chiese:

“Era solo una storia, vero Sar?” guardandolo da sotto una lunga frangia.
Il Bardo si chino’ davanti al giovane, e posandogli una mano sul braccio gli rispose: “No piccolo, purtroppo non e’ una storia questa..” rialzatosi si rivolse nuovamente alla piazza: “Non e’ una storia, purtroppo e’ la
realta’, l’Entita’ che ha creato quell’anello e’ ancora libera, e non so’
per quanto il Dio Hawkeye potra’ trattenerlo..” alcuni si alzarono, scuotendo la testa, e si allontanarono..
Le persone rimaste iniziarono a fare molte domande al bardo, chiedendo di Darnyel e di Kartol, chiedendo la descrizione del Dio, Saruor rispose ad alcune domande, ma era distratto, preoccupato dal fatto che in molti ancora credevano fosse solo un racconto..
Si inchino’ elegantemente, e mentre la gente lo seguiva chiedendogli un altra storia, imbocco’ un vicolo scuro e silenziosamente usci dalla citta.

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