In onore di Drivird Immortale

In onore di Drivird Immortale

Ah la sentivo, mi prendeva alla gola quel nauseabondo odore, eppure non capivo da cosa esso fosse generato.
Nella piazza della Capitale, non vi era anima viva, tutto sembrava stranamente muto e silenzioso, pochi avventurieri la osavano attraversare…
Forse perché ero arrivato io?
Forse perché il mio odio profondo per tutti coloro che non erano me stesso, li faceva scappare il più lontano possibile dalla mia vista? Eppure quella puzza stava crescendo e aumentando di minuto in minuto, non capivo come mai ormai mi stava prendendo anche alla gola.
Provai a bere un sorso di acqua fresca dalla fontana della piazza, ma al posto di dare sollievo alla mia gola, mi portò ulteriore sofferenza ed arsura.Il mio respiro si stava indebolendo sempre più che man mano quella forza strana aumentava in potere.
Sentivo che ormai anche i miei poteri stavano diventando sempre più deboli rispetto ad essa ma ormai era anche troppo tardi per fuggire, le mie gambe non reggevano più il peso del mio corpo e così caddi a terra esausto. Da li a poco comparve di fronte al mio sguardo uno strano essere che già tempo addietro avevo conosciuto, si chiamava Avensel, della signoria pacifista dei Krialir.
Fu in quel momento che capii da dove arrivava quel fetore benevolo, di sicuro si trattava di quel personaggio. Lui mi si avvicinò, ma lo tenni a debita distanza, non avrei voluto che mi contaminasse con quel suo fare perbenista…
Voleva aiutarmi e capire che mi stava accadendo, ma nemmeno io percepivo ancora cosa sarebbe successo. Pensavo che fosse stato lui la causa di tutto, ma invece quella energia al posto di diminuire, continuò ad aumentare indiscriminatamente.Oramai anche la mia vista stava diventando opaca e debole e quell’essere cercava sempre più di capire cosa mi stava accadendo e cosa avrebbe potuto fare per aiutarmi. NULLA! Gli risposi infuriato non voglio essere aiutato e stammi alla larga, lui però non si rassegnò e ben presto iniziò anche lui a percepire un’onda benefica che andava sempre di più irraggiando le lande di luce nuova.
L’unica cosa che ricordo prima si svenire fu la faccia di Avensel con una strana espressione stupita ed allegra stampata sul suo volto.
Nella mia visione vidi uno strano essere che non saprei definire, intrappolato in uno strano contenitore, ed un gruppo di avventurieri che si stava avvicinando al luogo dove esso era nascosto.
Vidi quegli avventurieri tutti portatori di sventure sacrileghe benigne, ripulire quel contenitore e liberare quello strano spirito che aleggiava al suo interno.
Mi risvegliai al suono della voce del Dio delle virtù guerriera il quale stava spiegando a noi mortali che il più nobile signore dei piani esterni Drivird, in un’epoca antichissima era stato maledetto da una presenza malvagia e imprigionato.
Ora quell’essere era tornato alla luce grazie ad un gruppo di avventurieri che lo avevano trovato e liberato…ma a quel punto intervenne una voce ancora più potente di quella del Divino Henri, una voce che a confronto nessun altra poteva competere.
Una voce che le rare volte in cui ebbi l’opportunità di sentirla, tutte le mie membra iniziavano a tremare dal profondo e senza controllo.
Si trattava sicuramente del Creatore supremo che più di una volta vidi scomparire all’improvviso in una bolla. Joker gli stava riconoscendo il valore e la gloria e lo stava riaccogliendo tra gli Immortali Divini.
Urlai a più non posso il mio sommo disappunto maledicendo le Divinità del bene inferiori per quel misero scherzo che ancora una volta mi stavano facendo.
Un altro divino preposto al bene era troppo anche per il mio fisico non reggevo più quella predominanza lucente, e così meditando vendetta, cercai di dirigermi verso la taverna per riposare. Purtroppo in quel momento un portale magico si aprì di fronte a me e ormai stremito vi caddi dentro.
Dove mi trovai non lo so, quello che ricordo invece è che mi trovai di fronte al cospetto di quasi tutte le Divinità e tremante non riuscii a far altro che inginocchiarmi di fronte a loro e maledicendole tra me e me.Quello che seguii fu un enorme banchetto in onore del nuovo Dio Drivird Signore dell’equilibrio, e nel quale io riuscii a ingozzarmi di tutte le vivande presenti e recuperare così le forze.
Pensai prima di andarmene che un Divino preposto all’equilibrio mi avrebbe in futuro di sicuro aiutato a contrastare il troppo bene che stava ormai dilagando in quel mondo….così pensieroso me ne andai da quel banchetto rubando ovviamente a più non posso le vivande presenti.
Purtroppo non riuscii ad andare lontano, quella insulsa di Dea della natura mi blocco nella stanza della pace costringendomi con i suoi poteri immortali a posare tutto quello che avevo arraffato.
Riuscii comunque a rinchiudermi da Brian l’ex cavaliere, con qualche magico lampone preso al quel banchetto dedicato al bene, ben sapendo che ora più che mai il male camminava sulla mia strada aggrappato alle mie spalle!

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