Il principe Wegg
Appoggiato al bancone del bordello, seduto su un grande barile di birra, sorseggiavo una deliziosa bottiglia di idromele. Il mio sguardo cadeva qua e la nella stanza, mentre nella mia mente vagano pensieri remoti, presenti e futuri. Guardavo i viandanti che andavano e venivano senza badare a cio’ che dicevano o facevano, ero completamente assorto nei miei piu’ profondi ricordi.
Ad un tratto mi svegliai da quella situazione di torpore, scosso da voci incessanti.
Tesi l’orecchio e udi’ il nome di Sorigon. Si trattava di una spedizione di esploratori scomparsi nelle terre del sud. Cercai di informarmi meglio e giunto nei pressi della piccola chiesetta, una moltitudine di persone di varie razze accalcavano l’ingresso.
A fatica riuscii a farmi largo, e mentre la folla si era inspiegabilmente azzittita, il vescovo Sorigon comincio’ a parlare. Nove erano i volenterosi giunti da tutte le terre circostanti per aiutare il vescovo.
Bene, mi dissi! Ecco il decimo!
Subito entrai e di soppiatto mi avvicinai al gruppo. Dietro quattro enormi figure scorgevo il vescovo che raccontava sconsolato della spedizione fallita.
Senti’ che un giovane esploratore, Atan, parti’ per ricercare un’antico oggetto di grande potere, ma si imbatte’ in misteriose forze maligne e non fece piu’ ritorno a casa. La missione doveva essere compiuta il piu’ in fretta possibile. La speranza di ritrovare in vita qualche esploratore dipendeva dalla nostra immediata partenza!
‘Partite dunque!’ Disse il vescovo.
‘E che la buona sorte vi accompagni!’
Dipartimmo quasi subito, seguivo impaziente i discorsi dei quattro mezzi-giganti, che piu’ mi incuriosivano. Un po’ rozzi, ma non senza un buon umore! Erano tre guerrieri, Alamhir a cui poi mi fu affidata la mia protezione, Esagron e Evain il piu’ giovane! L’altra enorme figura, aveva il viso di una donna, un barbaro con graziosi lineamenti, ma pur sempre con sguardo severo e imperturbabile, il suo nome era Elyanne! Gli altri membri della compagnia erano Zaknafei e Anemir, due chierici davvero formidabili! Entrambi erano dotati di grande fede, e astuzia! Seguivano Blarist, l’elfo scuro, che sempre nell’ombra stava, ma sempre in allerta ad ogni movimento, Tungarim il coraggioso templare e Shalgar lo gnomo, colui che ci guido’ nella spedizione. Ed infine io, Werik!
Ci dirigemmo a sud, convinti di riuscire nell’impresa, quando delle urla rieccheggiavano nell’aria…
‘Dei prigionieri!’
Ci raggiunse immediatamente l’intrepido Farghat, per darci il suo aiuto e cosi’ non fu difficile raggiungerli.
Un prigioniero ormai in fin di vita ci racconto’ che il gruppo di esploratori si imbatte in una misteriosa grotta, dove poi furono catturati dai goblin, Atan per fortuna, ci disse il prigioniero, riusci a scappare!
Cosi ci inoltrammo nella giungla, in cerca di questa grotta abitata dal male.
Fortunatamente le indicazioni dei prigionieri furono abbastanza precisi, si trovava poco piu’ a sud della piramide di Tamochan! Non passo dunque molto tempo prima di vederla di fronte ai nostri occhi.
La buia grotta era ricoperte da ragnatele, inoltre l’aria si faceva sempre piu’ densa all’interno e l’odore era insopportabile, un fetore davvero nauseante! Scoprimmo una pietra tombale, che blocco’ la nostra missione! Sembrava che per accedere in quell’orripilante sepolcro, servisse una antica croce rovesciata, forse proprio l’oggetto che Atan ricercava!
Incominciammo subito le ricerche per trovare questa croce! Molti intimiditi dal suo potere, ma determinati per trovarla! Sotto indicazioni di Sorigon, che rammento’ di un’antica accolita di templari devotasi alla distruzione, sicuramente i maligni che abitano la grotta, ci dirigemmo verso un antica cripta, in un altro grande e temibile sepolcro! Tante sono le creature malvagie e nefaste a questo mondo e tante andrebbero eliminate! Ma ad Empyrea, il male misteriosamente rivive! Ci dirigemmo dunque verso quel luogo di dolore e sofferenza, di sangue e di morte, la cripta di Empyerea.
Turbati nei cuori e non senza ansia, molti pregavano i loro piu’ cari dei per la loro anima, poiche’ da quel posto, molti non sono piu’ tornati.
Attendemmo altri due valorosi combattenti per sopraffare le forze del male che ci attendavano dentro quella tomba, Raiel il bardo e Barrion il chierico. Varcammo la soglia, e proprio in fronte a noi, Atan, stremato senza forze appoggiato al muro. Quale buona notizia fu questa, Atan era ancora vivo! Le sue parole non erano pero’ cosi’ rassicuranti. ci confermo’ che la croce si trovava in questo luogo dove rieccheggiavano raccappriccianti urla di esseri immondi, rinnegati dalla vita, ma che non era riuscito a recuperarla. Fu cosi’ che ci adentrammo, la tensione era alta, cosi’ come la concentrazione, tutti sapevano cosa fare, tutti avrebbero dato la vita per salvare i propri compagni. Comincio’ la ricerca e molte creature caddero’ sotto i nostri colpi e incantesimi. Uomini-ratti, mummie, demi-ghoul!! E non solo, vampiri!!
D’un tratto, una luce nel buio. Vedemmo la croce per terra. Molti gioirono e si rallegrarono, potevamo uscire da quell’orribile posto.
Giungemmo di nuovo alla grotta, usammo quindi la croce per aprire la strada posizionandola nella sua rispettiva nicchia e la pietra si smosse. Il passaggio si apri’ all’improvviso! Il male raggelava le nostre ossa, le gallerie si diramavamo, l’ocurita’ calava cupa sui nostri animi, il pericolo era imminente!
Giungemmo in una grande cavita’ con sei bare sparse qua e la, profanammo la prima e un guerriero della cripta salto’ immediatamente fuori e attacco’. I colpi dei nostri combattenti erano vani, cosi’ io e Shalgar entrammo nel vivo del combattimento disintegrando quel guerriero maledetto! Peri’ grazie a noi, ma non senza merito dei nostri guerrieri che ci proteggevano. Cosi’ ad uno ad uno, aprimmo tutte le bare! La soddifazione di poter essere utili in tal gruppo di valorosi era tanta e abbattemmo cosi’ anche l’ultimo dei sei guerrieri, che nella sua bara portava inciso un iscrizione:
Difenderemo il nostro Principe Wegg
Esplorammo tutti i cunicoli di quella viscida grotta trovando un oggetto inaspettato, una croce tempestata di rubini. Era forse il mezzo per giungere dal tremendo principe? Lo scoprimmo presto, usandola un potere sovrannaturale si scateno’ la terra tremava, le pareti sembravano sgretolarsi sotto i nostri occhi, dovevamo uscire al piu’ presto! Non ne fummo in grado pero’, di fronte a noi, lui, il Principe della morte, capo dell’accolita dei malvagi templari, lui, il principe Wegg! Molti suoi servi all’avanzare nelle nostre schiere dei potentissimi guerrieri cercarono di scappare, ma Wegg li frantumo all’istante!
Cosi’ Elyanne presa la rincorsa si getto’ a capofitto sul principe sbattendolo a terra, seguito da Alamhir ed Esagron. Il principe Wegg scateno’ cosi’ la sua ira sui tre guerrieri, massacrandoli e colpendoli con arcani incantesimi. Rieccheggiavano urla di morte in tutta grotta, e potentissimi guerrieri chiamati dal loro capo, seguivano nell’impresa di distruggerci! Fui piu’ volte attaccato e riuscii a ripararmi dietro i poderosi compagni del gruppo proprio in procinto di perire. La morte mi stava prendendo, ma con un ultimo sforzo mi rimisi al mio posto, per curare e disintegrare quei maledetti! La battaglia proseguiva allo stremo delle nostre forze, i nostri compagni guerrieri erano sfiancati dai numerosi attacchi, tutti ci battevamo per sopravvire e infatti fu cosi’! Il principe Wegg peri’ sotto i nostri letali colpi, e cosi’ anche la sua schiera di fedeli.La vittoria dunque giunse e solo i corpi dei nemici si potevano contare sul terreno, perche’ nessuno di noi fu avvolto dall’abbraccio oscuro della morte.
Uscimmo in fretta dalla grotta mentre massi precipitavano qua e la e appena fuori un bagliore squarcio’ il cielo. Un fantasma di un templare ci elogio’ ci disse che avevamo compiuto l’impresa che un tempo fu iniziata e mai portata a termine. Il male era stato fermato e il tremendo luogo sacrilego, con le sue bare e le sue croci, svani sotto il crollo della grotta.
Ora la giungla cresce ove un tempo giaceva il sepolcro di Wegg, la grotta e’ crollata e ricoperta da foltissima vegetazione, nessuno mai trovera’ quel luogo, nessuno mai dovra’ cercarlo!
Werik Primo Cavaliere di Krialir