Due contro tutti – Parte I
Era una giornata come tutte le altre, almeno in apparenza. Scesi dalla Locanda ed in Taverna incontrai il mio amico Laskel. Era ora di pranzo e decidemmo di farci compagnia; tra un boccone e l’altro gli raccontai che giorni addietro, gironzolando per la città, sentii parlare di una zona Vulcanica situata nelle lande del nord di Clessidra. Tale zona, si diceva fosse abitata da fortissimi cavalieri ed esseri mostruosi dall’enorme potenza. Gli stessi avventurieri tennero a puntualizzare che solo pochi Valorosi ebbero il coraggio di addentrarsi e tornare vivi da quella zona inaccessibile e piena di insidie.
Finito il breve racconto ci guardammo negli occhi per un attimo e cambiammo repentinamente discorso finendo di pranzare in tranquillità. Ci alzammo da tavola e leggendoci nel pensiero decidemmo che l’ora di riorganizzare il nostro equipaggiamento era arrivata. Girammo per due giorni le lande vagando da un posto ad un altro e l’equipaggiamento fu reso per entrambi nuovo.
All’alba del terzo giorno decidemmo che era giunta l’ora del grande viaggio. Spavaldi, un guerriero ed un Chierico, si diressero verso la meta tanto temuta anche dai più temerari.
Eravamo in due, io, un prode e giovane Guerriero e lui, un Chierico di mezza età ma dalla grande esperienza. Ebbene si, eravamo soltanto in due a voler sfidare le pericolosità di quelle terre che non facevano paura alla nostra voglia di avventura. Eravamo coscienti del nostro stile di combattimento e delle nostre qualità, eravamo fiduciosi anche se la temuta area ci incuteva comunque terrore.
Dopo un lungo giorno di viaggio giungemmo li dove l’erba avea paura a crescere. Entrammo spavaldi in un sentiero molto buio; anche gli occhi da nano di Laskel avevano difficoltà a scorgere qualcosa in quell’ombra così cupa. Subito dopo sentimmo ringhiare qualche essere e subito dopo capimmo che due lupi feroci avevano delle strane intenzioni con la nostra carne. Cominciai a picchiare forte e poco dopo di quei lupi non si sentì più nessun verso. Continuammo a camminare con la giusta cautela fin quando non ci trovammo vicino un ponte; lo attraversammo e vicino un ruscello trovammo irto dinanzi a noi un enorme serpente fatto di acqua che sbucava dal ruscello sottostante. Non esitai un momento e subito cominciai a trafiggere quell’essere dall’enorme statura. Lo caricai e con meno problemi del previsto lo riuscii a polverizzare facendolo scomparire proprio da dove era sorto. Dopo aver curato le mie ferite
Laskel ed io ci dirigemmo oltre ed incontrammo lungo la strada una strana casetta. Vi entrai e vi trovai due enormi statue di pietra; purtroppo era pietra animata, vidi muovere quell’ammasso di roccia sotto i miei occhi. Quella casa, situata al centro del sentiero ostruiva i nostri passaggi; per continuare eravamo costretti a distruggere quei due guardiani. Con Laskel decidemmo la tecnica da utilizzare per attaccare quegli esseri. Lancia un pugnale e colpii uno di loro che ad un tratto si avvento’ su di me. I suoi colpi erano tremendamente potenti e in un niente persi parte del mio equipaggiamento; determinato pero’ continuai a picchiare duro e difendermi ed alla fine uscii vincitore dal combattimento grazie all’arte curativa di Laskel che rendeva vani gli attacchi del nostro avversario. Subito dopo passammo a colpire il secondo guardiano ed una volta abbattuto la strada fu conquistata.