Clessidra Love Story

Clessidra Love Story

Era il giorno deputato alla festa e alle sfilate, cortei di gente mascherata da Krilon e da Nammarl passeggiavano per il paese lanciando baci ed incudini alla popolazione in delirio: da dentro le maschere gli attori guardavano soddisfatti le facce, ovunque gioiose e tumefatte, degli astanti..a dire il vero ce n’era una, una faccia da fanciullo, che esprimeva il proprio dubbio e la propria incertezza di fronte ad una tale dimostrazione di stupidità da parte di tutta la capitale.
-Nonno Kalpin, disse il fanciullo alla gobba su due gambe che aveva di fianco, perchè ogni anno viene organizzata questa festa così brutta?
La gobba sorrise per quanto le fu possibile, e dal suo interno si udì, soffocata, una voce di vecchio…
“Krilon e il vagabondo – Storia di un amore particolare”
Erano i primi giorni di primavera e nella capitale c’era un fermento di ormoni, un uragano sensuale che investiva tutti gli avventurieri; tutti, ma proprio tutti, famosi, ignoti, avvenenti, orripilanti, fighi, sfigati, avevano trovato una compagna con cui trascorrere le proprie serate, chi solo per alcuni giorni, chi convolando a giuste nozze dopo aver fatto il guaio (è noto a tutti infatti che l’unico mostro che nessun avventuriero può mai affrontare è il mostro suocera, soprattutto dopo che le avete messo in cinta la figlia). Ovviamente durante la notte si sentivano in continuazione mugolii, cigolii di letti, crolli di case (i mezzogiganti pesano!), lamenti di vecchietti che non riescono a dormire e..
E urla di rabbia e violenza repressa.
E un rumore ritmico come di qualcuno che cerchi di abbattere un muro con la testa.
Eh si, perchè effettivamente non proprio TUTTI gli avventurieri avevano trovato una compagna; due cercavano di sfogare in modo diverso le proprie pulsioni erotiche. Krilon, il guerriero mezzogigante, aveva tanti ormoni da smaltire che ormai passava 24 ore al giorno in arena a combattere contro altri avventurieri; anzi, a dire la verità contro gli avventurieri gli aveva detto male, perciò sfidava in continuazione dei pericolosi mob; anzi per la verità sempre lo stesso mob, e neppure tanto pericoloso. Sfidava una lumachina. Però andava forte, perdeva poche volte, era addirittura diventato Terzo Cavaliere! A dire la verità perdeva abbastanza spesso, infatti la lumachina era Secondo Cavaliere, girava boriosa per la città evocando ogni tanto lo spirito della morte e minacciando i CdL di spalarli tutti alla prossima guerra.
Così, mentre Krilon scagliava i propri peana contro il pericoloso mob, Nammarl, solo ed accuratamente evitato da tutti, stazionava in taverna cercando di comprendere le cause della propria impopolarità, e dopo aver attentamente ponderato le trovò nell’enorme brufolo purulento che gli copriva interamente la faccia. Perciò, non trovando soluzioni alternative decise di schiacciarlo per mostrare al mondo le sue vere fattezze; tuttavia, non avendo a portata di mano una pinza, cercava di schiacciarlo sbattendo fortissimamente la testa contro il muro della taverna, in continuazione per ore e ore.
Avete mai notato come sono vestiti gli avventurieri quando, una volta morti, vengono portati al sicuro in taverna? I maschietti portano dei bracaloni che coprono decentemente le pudenda, le femminucce brache e degli straccetti di stoffa capaci di nascondere quei due corpi gemelli che servono per far addormentare i bambini e far eccitare gli adulti..ok ok le mezzogiganti non usano straccetti ma una pila di copertoni per auto, ma il concetto è lo stesso..
Il completino base dell’avventuriero è sempre lo stesso, tranne che per una persona. Nammarl.
A forza di colpire la taverna si era ferito gravemente, anzi era proprio morto ed era riapparso (holato) in taverna con un bel tanga che gli evidenziava il fisico. Uscì dalla taverna per recuperare qualche abito ed in piazza trovò Krilon che cercava di sfidare la fontana: fu amore a prima vista tra i due sfighi della capitale, l’uno attratto dal coraggio del cavaliere, l’altro eccitato dalla vista delle chiappe del nano.
La loro storia d’amore è ormai leggenda, i loro teneri gesti esempio per tutti gli sposini, le frasi che si sussurravano all’orecchio ora sono scritte sui baci perugina..
Sbocconcellavano insieme pomodori marci e aringhe affumicate finchè si baciavano, divennero i beniamini della città ricevendo in dono catene di salsicce ed avanzi di ristoranti per i loro banchetti, ed ogni volta che desideravano “farlo strano” non dovevano far altro che andare da quel lamer di Askalez e farsi teleportare nei posti più assurdi.
Essi finalmente sdoganarono l’amore su clessidra, ed in loro onore la popolazione della capitale festeggia pubblicamente l’omosessualità e la stupidità dei due in feste che durano 3 giorni, durante le quali tutto è concesso, il servo può disobbedire al proprio padrone e perfino le divinità perdono il loro status e possono essere vittime di scherzi e lazzi senza poter protestare..ed a Joker ogni avventuriero può dire cosa veramente pensa di lui, e quindi in fondo in fondo è il giorno più bello dell’anno.

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Clessidra è un gioco di ruolo testuale

basato su D&D, con un’ambientazione unica e altamente personalizzata