(Resoconto Quest) Lo Scudo del Fragore
Era inverno ed il vento gelido sfiorava le fronti dei passanti nel bel mezzo del centro
della capitale. L’acqua della maestosa fontana era gelida, sembrava quasi volersi ritrare ma
non potea.
Era inverno ed il vento gelido sfiorava le fronti dei passanti nel bel mezzo del centro
della capitale. L’acqua della maestosa fontana era gelida, sembrava quasi volersi ritrare ma
non potea.
Eravamo stremati e prima di imbatterci in altri pericolosi combattimenti decidemmo di riposare un po’. Laskel pregava mentre io mi sdraiai su di un masso di pietra abbastanza levigato.
Leggi tuttoUno giorno parituro agli altri mille, potea sembrare quello sedicesino dello Mese del Sole di questo anno pieno di tormento numero 449, ma cosi’ non fu, una minaccia oscura e perigliosa dovea dallo cielo arrivare…
Leggi tuttoo capo di questa ciurma amico si fece Rism il boia, che credea di poter vantaggi ricevere dallo vile tradimento… ma la colonnello, cosi’ mi pare che fosse lo nomine di codesto capo, certo non potea sapere che abbisognava di seguaci piu’ potenti e che Rism nullo aiuto potea donare alla causa sua.
Lo racconto della battaglia di poco conto e’, e poco inchiostro volea usare per raccontare la guerra.
Tutta la ciurma poco tempo ebbe per scappare e lo ufficiale di codesto colonnello stessa sorte ebbe dei soldati suoi.
Ci preparammo allo scontro finale, Bonestripper doveva entrare per primo
attaccando il non morto, assieme ad Hedon, poi Xendran lo avrebbe caricato
mentre Raxy lo avrevve pugnalato e Drakkar e Oryama lo avrebbero attaccato con i
loro poteri mentali.
Resoconto Quest Il Piano Astrale:
Stavo sudando eppure ero sicuro di essere fermo e disteso su qualcosa di tenero,
inoltre quel che vedevo anche se si parava avanti ai miei occhi come fosse realtà, mi sembrava del tutto impersonale e come se non mi riguardasse.
Eppure il corpo dentro al quale mi trovavo, provava emozioni e sforzi fisici senza tuttavia riguardarmi direttamente
era come se stessi sognando.
Ricordo in una notte di fine estate.
Ormai era passato molto tempo da quando ero sposato e avevo abbandonato la mia armata al suo destino. I miei progetti però erano altri e ben più importanti, da essere costretto a rimanere legato alle cose materiali e terrene. Dovevo elevare il mio spirito in potenza e soprattutto la forza che ora stava sempre più mancandomi a causa della vecchiaia, la avrei dovuta recuperare in altre maniere e forse ritrovando artefatti magici e demoniaci.Mi trovavo con questi pensieri per la mente, quando mi ritrovai svogliatamente in piazza a parlare ad alta voce da solo.
Yeawwwwhhhhhnnnnnnnnnnn crick crock cruck
Era il solito rito e rumore mattutino delle mie care vecchie ossa artritiche che appena svegliato e alzato dal quel letto di legno, visto che ormai il materasso era del tutto consunto dalle pulci, della taverna, solevano fare.
Per Bacco era anche vero che le mie avventure e disavventure furono uninfinità arrivando ad una veneranda età di 53 anni dove tutte le scorrerie passate sembravano nulla e dove il mio avvenire sembrava ormai essere ridotto agli ultimi bruciati momenti di una candela che non si vuole spegnere.
L’avventura però era appena cominciata nonostante alcuni nostri compagni se ne fossero andati in ricerca di altre avventure ed alcuni si erano misteriosamente ammalati, altri avventurieri si unirono ben presto alle nostre ricerche coprendo quei posti lasciati liberi.
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