Uno pizzico di tempo ancora nel tuo giardino
E per lo solito motivo e per starti un po’ vicino
Ancora versi canto, altro non posso a te donare
che tutto puoi tranne lo cuore mio liberarare
dall’eco insistente dello nome di un astro celeste
Spero non dispiaccia ma non vengo solo per la mia veste
Poiche’ se uno nomine ancora vorrei sul cilindro inciso
desidero di piu’ un bacio donare al tuo dolce sorriso
Uno grande favore potente immortale
lo mio cilindro mena e schiaccia
cosa sicura si sa, cosi’ fa male
ma perche’ non dilania la faccia?
Un desiderio da stolto mortale
ma non sai quanto lo vorrei. Mannaccia!
Uno giorno parituro agli altri mille, potea sembrare quello sedicesino dello Mese del Sole di questo anno pieno di tormento numero 449, ma cosi’ non fu, una minaccia oscura e perigliosa dovea dallo cielo arrivare…
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o capo di questa ciurma amico si fece Rism il boia, che credea di poter vantaggi ricevere dallo vile tradimento… ma la colonnello, cosi’ mi pare che fosse lo nomine di codesto capo, certo non potea sapere che abbisognava di seguaci piu’ potenti e che Rism nullo aiuto potea donare alla causa sua.
Lo racconto della battaglia di poco conto e’, e poco inchiostro volea usare per raccontare la guerra.
Tutta la ciurma poco tempo ebbe per scappare e lo ufficiale di codesto colonnello stessa sorte ebbe dei soldati suoi.
Questo racconto lo fece allo gruppo mio et a me anche, lo vecchio capo dello villaggio degli elfi e vi giuro io non perché di altro si avea di cui parlare ma perché dalli confini delle terre libere giungevan oggi nuove voci di terrore e lo seme germogliato era, et uno nuovo albero di paura stava crescendo.
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Se la mano movi lo mondo tace
Collo sguardo tuo, la gente giace
Potere magno ed parva benevolezia
Ti chiedo pero’ uno poco pazienza
Un problema tengo, brutto e losco
Gli oggetti mei non recognosco
me serve nomine per lo equipaggiamento
Ti prego, te toglie solo uno momento.
Cercammo di capire quale strada avesse percorso il di Etar fratello e dove il suo corpo potesse essere sepolto molti di noi si ricordavano dello cadavere di uno bambino o forse di uno nano nascosto dentro la zona delle giganti…
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Tanti anni or sono nasce codesta terribile storia e per molti lustri di essa memoria più non si ebbe, ma come lo malo seme che viene perso nella campagna collo tempo diviene albero malvagio, anche le passate vicende collo tempo crescono e rinnovano lo terrore e lo lettore mio perdoni le parole
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