(Poesia) Rosa di Neve
Sui sentieri della musica la carovana correva senza beltà.
Occhi struggenti ricolmi di lacrime scioglievano la neve
delle montagne. Mani fine e delicate al tatto carezzavano
il suolo senza brama.
Leggi tuttoSui sentieri della musica la carovana correva senza beltà.
Occhi struggenti ricolmi di lacrime scioglievano la neve
delle montagne. Mani fine e delicate al tatto carezzavano
il suolo senza brama.
Leggi tutto…Ricordo a malapena ancora la notte senza luna in cui
i tirapiedi del re dei giganti Aspir, ci raggiunsero
sulle montagne rosa dove i miei genitori avevano
costruito la loro casa.
Oh Dea…
tu che porti i doni alle creature viventi,
tu che cammini con la morte affianco,
Leggi tuttoUh caminava per le strade di uh capitale ma no aveva languore di stomaco uh perché ormai erano uh giorni e giorni che uh cercava una latrina uh invano dopo che lultima volta andò in qualle delle fogne della capitale rompendola per lo troppo sforzo uh.
Leggi tuttoCosì levai l’elmo in bronzo trovato in quel che rimaneva delle ossa di un fantasma guardiano ed
indossai un elmo tutto oscuro e che si confondeva esso stesso con lombra. Questo fu un delizioso e ben gradito regalo di un mercenario quando vide che con un sol colpo tranciai di netto il corpo di un altro suo compare,
ah bei tempi quelli in cui la mia forza era quasi soprannaturale mentre ora la mia vecchiaia tendeva a far saltare fuori ogni giorno dal mio corpo qualche acciacco in più. Uscii dalla camera ma anche se dovevo far presto, mi attardai un pò a pizzicare Gwendalyn su quel suo delizioso sedere. Allinizio non capii perché sembrava spaventata ma poi mi ricordai dellelmo… Per ulteriore sicurezza nel mascherami però recitai alcune cantilene che fecero subito coprire il cielo da pesanti nubi grigie, la luna si oscurò e fulmini iniziarono a cadere vicino a me.
Il mezzo gigante uscì con fare furtivo dalla sua stanza, non sembrava guardare niente e nessuno ma solo si dirigeva a passi spediti verso il basso.
Il sole era alto ormai era quasi mezzogiorno e la piazza della Capitale era al solito piena di gente che si indaffarava a correre qui e la per la città, ogni tanto qualche furfantello scappava con un pomodoro inseguito da quel truffatore di un ambulante.
Ci preparammo allo scontro finale, Bonestripper doveva entrare per primo
attaccando il non morto, assieme ad Hedon, poi Xendran lo avrebbe caricato
mentre Raxy lo avrevve pugnalato e Drakkar e Oryama lo avrebbero attaccato con i
loro poteri mentali.
Su, su, sveglia nano, svegliati!
Che c’è??? lasciami dormire la gotta mi addolora.
L’ex cavaliere: Non c’è tempo per le spiegazioni svegliati vecchio nano e
corri in Capitale qualcosa all’est sta accadendo guarda!
Brian spostò le tendine della finestra della camera e una luce azzurrina
fluorescente illuminò a giorno la stanza accecandomi.
…che tralasciando i desideri irrealizzati, tramutano forma nel ricordo di quel
che e’ stato portando gaia gioventù a tutti coloro che la ricorderanno.
Lampo di vita estrema che scintillando accende altre candele e le lascia
bruciare più lentamente…
Epitaffio per chi l’ha creata ed
Epiteto per chi ha fatto bruciare più in fretta la candela…
Mi trovavo in quel mondo perduto, a prima vista non aveva nessun punto fisso che nei miei ricordi potessi collegare a qualcosa di conosciuto.
Intorno a me verano solo terra desolata rotta ogni tanto qua e la da crepe nel terreno oppure da vegetazione irriconoscibile per me.
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