[Quest UA] Le cronache di Clessidra, la prova di Siiward

[Quest UA] Le cronache di Clessidra, la prova di Siiward

LE CRONACHE DI CLESSIDRA:
L’EREMITA, IL DIO E IL MEDAGLIONE

Ero giovane allora… un giovane mago che ancora imparava il mestiere, che di dilettava coi primi portali ma ancora non sapeva nulla dei segreti della disintegrazione. Ma gli eventi mi chiamarono a partecipare a una grande impresa… Tutto cominciò quando i miei amici del clan de "Gli Unicorni Alati", a cui da tempo speravo di unirmi ufficialmente, scoprirono con angoscia il furto di un potente artefatto custodito nella loro sede. Tale oggetto, il Medaglione della dea Adelas, ispiratrice di coraggio e virtu’, doveva ritornare al piu’ presto al proprio posto; il suo potere non poteva restare in mani sconosciute. Mi unii pertanto al gruppo di ricerca, formato dalle Guide Jaariz e Nethel, da Gleviel la cantrice, e dai prodi Zeramos, Morgifer, Nalkim e Garja.

Non avendo indizi da cui trarre deduzioni circa l’autore della scelleratezza, decidemmo di recarci da Joorum l’eremita, un veggente di cui si sa soltanto che condivide il proprio spazio vitale con alcuni ippogrifi.
Memori di racconti di ippogrifi dalle parti di Khondarya, ci recammo laggiù e in breve tempo trovammo l’ingresso per la torre, dove Joorum ci accolse. Strano personaggio costui: come destatosi da un lungo letargo, in cambio delle sue visioni chiese come prima cosa di portargli cibo e bevande per rinvigorirsi. E non certo roba qualunque! Carne affumicata e il potentissimo liquore preparato dai goblin!
Con il cuore pesante, pensando al tempo che volava mentre il medaglione era posseduto da chissà quale pericoloso essere, partimmo alla ricerca. Dapprima ci perdemmo nel complicato labirinto di caverne che fu patria di gloriosi nani e tuttora è infestato da xvart rinnegati. Non si versò sangue, anche se incappammo in alcune trappole, e alla fine la carne fu trovata in alcune casse riposte in una grotta che faceva da magazzino. La tappa successiva fu un covo di briganti, colmo di goblin e hobgoblin. Assassinammo alcuni di loro con poche parole, e frugando i cadaveri riuscimmo a trovare alcune bottiglie del liquore cercato.
Ci dirigemmo quindi nuovamente dal veggente, ma non senza incidenti… per sfruttare il portale, ora chiuso, che dalle grotte dei coboldi portava direttamente all’entrata di Khondarya, dovemmo passare dalla stanza del trono del re di queste creature.
Qualcuno aveva eliminato i rospi dello stagno vicino… Il portale venne diretto quindi sul re e forse a causa dell’improvvisa intrusione, o a causa di alcuni nostri compagni di razza nanica, notoriamente invisa ai coboldi, fummo attaccati dalle guardie. Naturalmente liberarcene non fu un problema. Eccoci quindi di nuovo nella stanza di Joorum, a guardarlo masticare il cibo e bere il liquore faticosamente trovati. A proposito del liquore, alcuni di noi che l’hanno assaggiato hanno detto di aver compreso da dove derivino le visioni del veggente…

Finalmente rifocillato (personalmente ritengo che un leone a digiuno da un mese mangerebbe con meno voracità…), Joorum si degnò di aiutarci: con grande spirito scenico (a loro modo sono degli artisti, questi veggenti) cadde in trance e per qualche minuto ci fece preoccupare sul suo stato di salute (coma etilico?). Infine torno in sé e ci descrisse ciò che aveva visto e il pericolo che incombeva. Una misteriosa entità stava usando il medaglione per riaprire un portale sul mondo demoniaco e far arrivare su Clessidra innumerevoli creature diaboliche. Del ladro che era penetrato nella sede disse invece che portava un pugnale nero e molti, molti soldi.

E qui presi una delle più grosse cantonate da che sono sceso dai miei monti per conoscere il mondo… confondendo un pugnale nero con una bacchetta nera
pensai al fantasma che si nasconde negli scavi archeologici, dimora di una tribù di orchi bassi. Per fortuna i miei validi compagni avevano compreso di chi invece si trattasse. Ci dirigemmo quindi in Città Nuova, e per strani passaggi sotterranei ci intrufolammo nel rifugio di una banda di briganti comandati da un pericoloso uomo, conosciuto come il
Signore dei Furfanti. Accortosi della nostra presenza, cominciò a minacciarci dalla sua stanza, mentre noi restavamo in quella antistante. Arrogante come pochi, dopo minacce e scambi di sarcastiche battute si decise ad ammettere di aver commesso il furto su commissione. E infine fece anche il nome del suo mandante: Xipe, un dio dimenticato che voleva di nuovo la sua fetta di gloria.
Inutile prendersela ulteriormente col ladrone, e comunque il tempo stringeva, per cui lo lasciammo, sicuri che stesse gia’ ringraziando gli dei per avere ancora la vita, per quanto le sue dichiarazioni fossero state sprezzanti fino all’ultimo.
Veloci come si può essere quando si han dei nani da portarsi dietro, giungemmo infine alla piramide in cui Xipe notoriamente risiede, proprio quando aveva appena aperto il portale e già il primo demone, un vrock, era venuto dal suo al nostro mondo.
Senza perdere ulteriore tempo ci lanciammo quindi all’attacco, sperando che le nostre forze fossero sufficienti per bloccare quell’avanguardia. Ebbene, lo furono: mentre Nethel si occupava del Dio, impedendogli di lanciare incantesimi, il demone veniva
fatto a pezzi da Zeramos e Morgifer, con l’aiuto delle disintegrazioni di Garija. Intanto Jaariz toglieva a Xipe tutti i suoi incantesimi di protezione. Infine Zeramos, una volta sconfitto il vrock, si avventò sul dio dandogli il colpo di grazia. Se vi chiedete cosa
facessi io… beh… feci in tempo soltanto a lanciare un missile su Xipe, che fu subito deviato dal suo scudo protettivo che ancora Jaariz non gli aveva tolto.
Nel corpo del defunto dio trovammo il prezioso medaglione, e con esso Jaariz si diede immediatamente da fare per richiudere il passaggio per il mondo demoniaco.

Richiuso il portale, potemmo finalmente gridare allo scampato pericolo. E con mia immensa gioia, per l’aiuto da me dato fui riconosciuto dagli unicorni come un loro compagno, ottenendo l’agognato ingresso nel clan.

You must be logged in to post a comment.

Clessidra è un gioco di ruolo testuale

basato su D&D, con un’ambientazione unica e altamente personalizzata