‘Il ritorno di Hirkan’ terza parte quest torre maledetta-barsik-

‘Il ritorno di Hirkan’ terza parte quest torre maledetta-barsik-

Era una stanza semplice,arredata solo da enormi scaffali pieni di libri di stregoneria e magia nera,libri sulla resurrezione e sulla creazione di demoni,al centro si notava un enorme tavolo pieno di pozioni e un libro intitolato ‘Portale degli Inferi’,dal corridoio proveniente verso sud si udivano dei battiti d’ali,sicuramente di qualche creatura a guardia della stanza.
Vicino al tavolo un’ombra silenziosa scrutava ogni singolo tratto di questa stanza,camminando su e giu,probabilmente pensando ai questi stolti guerrieri.
– E cosi le informazioni giunte sono esatte,sono entrati nella mia torre creando non pochi fastidi.E’ giunta l’ora di porre rimedio a questa situazione-Pensò Hirkan
Un grido fece accorrere numerosi demoni minori verso il corridoio e poi il slenzio…

-Ho trovato!- disse urlando Raiel
Uno sguardo di speranza si accese sui miei compagni di viaggio,e voltando lo sguardo verso il nostro capogruppo si chiedemmo finalmente come potevamo proseguire.
-Dobbiamo posare le pietre magiche,tutti noi,per essere poi teletrasportati in una determinata stanza della torre in un’ordine di sequenza sconosciuto- rispose Raiel ai nostri sguradi di curiosità
Tutti noi sapevamo quel che voleva dire….
Separare le nostre forze in un’ordine casuale….
Dover affrontare probabilmente dei nemici in vari gruppi decisi dalla sorte….
Ma era l’unica strada,eravamo obbligati verso quella strada.
All’inizio eravamo tutti perplessi ma dopo un paio di minuti quasi tutti probabilmente fecero i miei constatamenti e l’indecisione spari di colpo.
Fui il primo a prendere in mano una di quelle pietre posandola immediatamente per via del suo alone magico..
La stanza in cui mi trovavo con i miei compagni spari immediatamente per poi giungere in un’altra stanzetta,spoglia anch’essa da ogni arredamento,l’unica porta visibile era a nord,una porta di ferro massiccio con la figura di un demone incisa sopra.
All’improvviso in quel preciso momento comparvero Belwar e Mael,il loro sguardo era perso nel vuoto proprio come il mio.
Tutti e tre i guerrieri teletrasportati in quella stanza,a cosa era dovuta questa innaturale coincidenza?-pensai-Forse alla classe a cui appartenevamo? O alle nostre azioni passate ,buone o cattive che siano, che detetrminavano il nostro pensiero?-fu la domanda che mi posi subito dopo.
All’improvviso un messagigo mentale da parte di Askalez ci informo che il gruppo venne diviso in vari gruppetti,tutti quanti vicini a una porta di bronzo che conduceva senz’altro a un pericolo.
Dal canto nostro ci trovavamo in una situazione delicata,eravamo senza guaritori,solo momentaneamente avevamo i favori divini grazie alla prontezza di riflessi dei nostri maestri curatori nel benedire tutti coloro che posavano la pietra.
Non vi era tempo da perdere,decidemmo che se dovevamo varcare quella porta,e prima o poi lo dovevamo fare,era quello il momento piu’ adatto,mentre la benedizione divina allegiava ancora sui nostri spiriti.
Il primo a muoversi su Belwar che sfondo la porta in un sol colpo ed entro nella stanza,seguito da mael e per ultimo da me.
Ci trovammo in una stanza molto piu’ vasta della precedente,le uniche cose visibili erano un armadio e un caminetto.
All’improviso un demone minore sbucco dalla parte piu’ buia della stanza e si fiondo sulle nostre teste.
Belwar schivo immediatamente il copo,grazie ai suoi prodigiosi riflessi,e pianto la sua immensa sciabola nel petto del demone causando nn pochi schizzi di sangue.
Mael e io non fummo da meno,valutammo prima il demone e subito dopo circondammo il demone per attaccarlo alle spalle.
La lotta durò pochi minuti infatti all’ultimo calcio di Mael il demone si guardò con tutto l’odio che avesse in corpo e mori lentamente disteso sul pavimento.
Askalez subito dopo ci inviò un’altro messaggio mentale informandoci che tutti i gruppi avevano in un modo o nell’altro sconfitto il demone nascosto al di la di ogni porta di bronzo.
Guardammo attentamente la stanza ma non si vedevamo porte o uscite,certamente vi era un passagio segreto che ci avrebbe condotto fuori riunendoci col il resto del gruppo.
Esaminammo per prima cosa il corpo del demone trovando uno strano amuleto,probabilmente ci sarebbe servito a qualche meccanismo di protezione verso il primo piano.
L’attenzione cadde su quell’immenso armadio alla nostra destra,mi avvicinai e lo apri,era pieno di armi,spade,alabarde,picche,clave e martelli da guerra.
Erano quasi tutte impolverate tranne la terza picca,e il fatto ci incuriosi non poco,provammo a spostarla e un Click fu l’unico suono che udimmo in quel silenzio.
Una porta era magicamente comparsa nel muro laterale.
Ci avicinammo e aprendo la porta comparvero tutti i nostri compagni,gia riuniti e intenti ad esaminare i quattro amuleti trovati nei resti dei demoni.
Riuniti emanavano una strana luce rossa, e sembravano emmettere uno strano ronzio se avvicinati ad altrettanti altari presenti nella stanza.
Provammo a incastrarli,non pensando alle conseguenze delle nostre azioni,ma quando una rampa di scale apparve imemdiatamente per condurci al primo piano tirammo un sospiro di sollievo.
L’aria era fredda,impregnata di umidita e di malignita,piu’ salivamo verso quelle scale piu’ il senso di terrore e pericolo colpiva l’intero gruppo.
all’improvviso una stanza comparve ai nostri occhi,arredata elegantemente e in maniera sfarzosa,le pareti erano ornate da incredibili affreschi di scene apocalittiche,il soffito era soperto da mosaici che creavano effetti ottici dando l’illusione di trovarci veramente in un girone dell’inferno,e l’unica cosa che potevamo udire erano dei battiti d’ali provenienti da una porta situata a nord.
Eravamo vicini alla nostra meta,mancava poco ma al tempo stesso eravamo agli ultimi residui di forza,le armi grondavno ancora di sangue demoniaco e le ferite subite si riaprirono a causa delle incredibili prove affrontate.
Ma fermarci significa morte certa,dovevamo fare affidamento sulle nostre ultime forze per concludere la missione oppure morire da eroi per mano dei nostri nemici.
Immediatamente i curatori evocarono le benidizioni divine facendo uso di quasi tutto il loro potere per rafforzare questi incantesimi,i piu’ esperti bevettero delle strane pozioni viola per risanare il potere spirituale.
Il compito di affrontare appertamente i nostri nemici venne affidato ai 3 barbari presenti nel gruppo.
L’unica nostra reazione fu quella di guardarci per poi sorridere all’inevitabile,come se sapessimo che non tutti sarebbero usciti vivi da quest’impresa.
Presi da una furia omicida sfondammo la porta e si fiondammo all’intero
……………..
Fu l’avverarsi dei nostri piu’ peggiori incubi….
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Mai in vita mia seppi il significato di paura,almeno fino a quel momento…..
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Tre immensi demoni con enormi ali fluttuavano all’interno di un’immensa stanza coperta di affreschi rappresentanti scene dell’arcangelo Lucifero mentre tradiva i propri alleati per seguire i suoi reali ideali.
Appena varcato l’uscio della porta i tre demoni si fiondarano su di noi,emanando un terribile suono dalle proprie bocce prosciugavano il nostro potere spirituale e indebolivano le nostre gambe impedendoci di muovere,per i guaritori su ancora peggio,privi del loro vero potere non erano altro che pupazzetti in mano ai tre demoni alati.
Solo grazie all’incredibile potere spirituale di Haransum,Narvil e Desaw potemmo affrontare i nostri avversari, infatti grazie ai loro potenti incantesimi riprendemmo il vigore di poter combattere ma purtroppo i demoni sembravano avere un’incredibile destrezza e schivavano i nostri attacchi fisici per impedirgli di emmettere quell’orripilante fischio.
Decidemmo di fuggire per organizzarci meglio,per avere una minima possibilita’ di vittoria.
Tutto questo mentre sentimmo le urla di morte di Haransum e Naiihar.
Il silenzio scese sul gruppo,mentre ci guardavamo negl’occhi.
Perche’ abbiamo intrapreso un’avventura del genere,rischiando la nostra vita per poi essere ricordati dalle genti per le nostre gesta…
Ma valeva la pena di morire per un ricordo?
Ricordare le faccie sorridendi del mio prode amico Haransum e del suo compagno Naiihar nella piazza della capitale mnetre si sorseggiava un boccale di birra al frumento non faceva altro che aumentare la mia sensazione di depressione in quel momento.
All’improvviso Reigar con le lacrime sul volto per la morte dei suoi amici e spinto da infrenabile sete di vendetta si fiondo verso la porta varcandola.
…………….
Sentimmo subito l’urlo di morte di Reigar,prode guaritore morto per una causa….
Decidemmo di riorganizzarci in gruppi con compiti differeneti,Narvil e Desaw avrebbero avuto il compito di curare le ferite di noi guerrieri e si rinvigorire le nostre gambe affinche si sostenessero nella battaglia,Natrek avrebbe avuto il loro stesso compito soprattutto nei riguardi di Avielle e Raiel.
Askalez grazie alle sue forze mentali,in grado di indebolire incredibilmente un nemico, avrebbe avuto il compito di disorientare i nemici affinche nn usassero la tecnina speciale per assorbire il nostro potere.
Guardandoci attentamente,come se potesse essere l’ultima volta, partimmo immediatamente con le urle di morte dei nostri compagni in testa,pronti a vendicare la loro atroce morte.
I tre demoni erano li ad aspettarci,volando nella stanza e lanciando incredibili fischi per indebolirci,sicuramenre si aspettavano un nostro attacco ma non potevano prevedere la nostra rabbia,la nostra foga per la causa e soprattutto per la vendetta.
Io stesso non mi accorsi di nulla,a causa della rabbia che mi annebbiava la vista, se non del primo corpo di demone a terra con la testa fracassata.
Mael e Belwar si fiondarano immediatamente sul secondo demone,mentre io stesso insiene a Raiel e Avielle ci concentrammo sul secondo, incrediiblmente agile a schivare i nostri attacchi.
Sembrava che avessimo la meglio ma piu’ il temp passava e piu’ le nostre ferite aumentavano, i getti continui di sangue che fuoriuscivano dai nostri copri nn facevano altro che rinvigorire i nostri nemici,e a causa dei terribili fischi i nostri curatori ben presto avrebbero finito il loro potere spirituale.
Il tempo non era dalla nostra parte, se volevamo uscire vincitori da quella terribile battaglia avremmo dovuto escogitare subito qualcosa.
All’improvviso sia Raiel che Avielle decisero di tentare il tutto per tutto aggirando l’avversario per tentare alcuni colpi segreti,tutto quetso mentre distraevo il mio avversario con la mia furia omicida.Furono secondi interminabili,vedetti solo il corpo del demne con una lancia di ghiaccio nella schiena scendere lentamente verso terra mentre avielle allontanava la mano per riprendere le forze.
Appena il corpo del secondo demone tocco terra,il primo vedendosi in incredibile pericolo a causa della disparita numerica e dalla nostra rabbia tentò la fuga,ma Mael e Belwar assetati di vendetta con il sangue agli occhi bloccaro la via di fuga al loro nemico e con due formidabili calcio frantumarono le costole del demone conducendolo a morte certa.
Il silenzio ora dominava in questa torre,solo il rumore di alcuni esseri accompagnato dall’odore nauseabondo di morte,che impreganava l’aria, poteva far intuire a un’estraneo le incredibili lotte che avvennero.
Tre corpi di demoni giacevano per terra inermi, tre corpi di eroi venivano pianti,Naiihar,Haransum e Reigar,tre nomi che sarebbero entrati nei nostri ricordi per nn abbandonarci piu’.
Decidemmo di nn abbandonare le salme dei nostri amici in questa lurida e putrida torre a marcire insieme ai resti dei loro assassini,ma prima ci aspettava l’ultimo passo verso la fine della missione,al di la’ della porta dorata situata a ovest si trovava con molta probabilità lo studio di Hirkan,padrone della torre maledetta e creatore dei nostri nemici fino ad allora.
Sapendo benissimo che avremmo dovuto affrontare un nemico dalle incredibili doti magiche,che sicuramente si era preparato al nostro arrivo a causa di qualche spia presente durante il discorso del governatore nella piazza della capitale,l’idea di entrare dalla porta per affrontarlo a viso aperto non era delle migliori.
Intanto che cercavamo di formulare un piano si decise la formazione di battaglia con il sottoscritto come primo guerriero sorretto da Belwar e Mael,Desaw e Natrek i curatori,Raiel e Avielle avrebbero sostenuto con piu’ vigore i nostri attacchi mentre Askalez avrebbe distratto mentalmente Hirkan per non dargli l’opportunita di usare le sue doti magiche.
Decisi di optare per la prudenza,l’attacco a viso aperto era sconsigliato,era meglio cercare qualche modo per far uscire dal proprio studio il nostro nemico.
Mentre Raiel e Avielle si posizionarono negl’angoli della stanza per colpire di spalle lo stregone presi dalle mie bisacce diverse lance e le lancia in direzione dello studio creando non pochi danni alle strutture magiche presenti all’interno,con la speranza di far scaturire un’incredibile rabbia nello stregone per indurlo ad uscire.
Dopo la quarta lancia ancora nulla,stavo per perdere le speranze proprio quando all’improvviso Hirkan scuro in volto con una tunica nera elegante bordata d’oro usci di scatto dal suo studio, brandendo un libro di magia nera,cerco’ di far scaturire diversi incantesimi dalle sue mani.Ma la prontezza di riflessi del prode Raiel non permise allo stregone di concentrarsi,infatti con un colpo ben preciso lo atterrò facendogli perdere il libro di magia nera.
Non perdemmo un’attimo ma spinti dalla nostra naturale sete di vendetta attaccamo il signore della torre da piu’ lati,non contavamo piu’ i colpi di ramo che riceveva ogni attacco,nemmeno i vari atterramenti che riceveva piu’ e piu’ volte nell’arco di pochi minuti;le cure dei nostri curatori erano sincronizzate alla perfezione permettendo a tutti noi di attaccare con il massimo della forza.
Dopo soli pochi attachi lo stregone si accasciò per terra guardandoci con odio e pronunciando le ultime tre parole della sua vita: Fartris Rorrem Bali!
All’improvviso le pareti incominciarono a tremare,blocchi di pietra cadevano dal soffitto e incredibili crepe si aprivano sul pavimento,sicuramente le tre parole dello stregone causarono l’innescamento dell’ultima trappole della torre.
Rischiavamo di essere seppeliti vivi,di non farcela, decidemmo di cercare qualche passaggio segreto all’interno dello studio di Hirkan,sicuramente avrebbe dovuto esserci,o almeno lo speravamo.
Askalez trovò una strana sfera luminosa sul tavolo e si avvinò per studiarla meglio.
Era una sfera di color giallo,di cristallo per la precisione,all’interno si poteva osservare una strana abitazione,non erano visibili persone all’interno di essa.
La sfera incuriosi un po tutti,probabilmente a causa del poco tempo che avevamo ci afidammo ad essa come possibile via di fuga.
Eravamo tutti intorno al tavalo,intenti ad esaminare la sfera,ma all’improvviso dopo un tocco di narvil sulla supercifice liscia dell’oggetto misterioso tutto divenne buio e ci sentimmo come teletrasportati in un’altra stanza.
Non saprei descrivere la sensazione che provai,ma sapere di poter essere lontano da quella maledetta torre vi rincuorava…e vedendo gli sguardi dei miei compgani non ero l’unico.
Ora eravamo presso una casa abbandonata nella capitale,luogo unito magicamente alla torre di Hirkan,infatti sotto un’asse scomposta nel pavimento trovammo un’altra sfera di cristallo.
Mentra posavamo i corpi dei nostri compagni per terra e richiamavamo le guardie della guarnigione per espore i fatti e curare i feriti ci potemmo diverse domande:
Cosa ci aspettava ora?la gloria?la fama?Come avremmo vissuto dopo questa terribile avventura?…
…………………………
Dal canto mio non dimenticherò mai i terribili fischi dei demoni alati e le urla di morte e disperazione dei miei compagni morti in questa impresa.

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