‘La torre’ seconda parte quest torre maledetta-Barsik-
Partimmo il giorno verso le lande del nord,seguendo i consigli dateci da Poldir.Dovevamo inoltrarci in una delle regioni meno ospitali della landa alla ricerca del guardiano della torre,l’unico che conoscesse l’esatta ubicazione dell’entrata della fortezza di Hirvan.
Era notte fonda quando ci incaminammo tutto insieme alla ricerca del guardiano,l’unico che tramite l’uso delle 4 pietre riunite poteva indicarci l’ubicazione dell’entrata alla torre maledetta.
L’umore era abbastanza alto e non ci furono scontri all’interno del gruppo per l’assegnazione di guida al prode Raiel.
Il buio era fitto,il silenzio perenne rotto soltanto dal rumore di piccoli animali che fuggivano alla nostra presenza.
In lontananza sentimmo lo scrusciare delle acque marine,la meta’ era vicina,infatti dovevamo raggiungere una montagna,situate presso un’isola nel mar occidentale.
La missione nn era poi cosi difficile come potevamo immaginare,le condizioni atmosferiche non rallentavano minimamente la marcia del gruppo,non un nemico sulla nostra strada,non un’ostacolo…bensi la pace era la nostra compagnia.
Da buon barbaro speravo di sbagliarmi infatti in cuor mio nn vedevo l’ora di brandire l’elsa della mia.
Trovammo facilmente il guardiano,grazie naturalmente alle abilita del nostro capogruppo Raiel.
Il guardiano apparteneva a una razza mai riscontrata nelle mie passate avventure,aveva un fisico possente e provato da moltissime avventure-pensai-doveva essere un’uomo di una possente forza fisica.
Appena giungemmo presso la sua dimora ci venne incontro,sembrava che ci aspetasse,come se qualcuno gli avesse rivelato la nostra missione; ci accolse a braccia aperte offrendoci del poderoso vino dalle indubbie capacita’ alcoliche.
Menzionare la sbornie che colpi sia me che i miei amici barbari non e’ di importanza vitale..
Ripresi dalla fatica del viaggio il guardiano incominciò a studiarci,capendo immediatamente il motivo della nostra presenza …
-Ebbene siete voi i valorosi che cercheranno di riportare la pace in queste terre liberandoci dal male?-disse bevendo la terza bottiglia di vino della serata.
Dopo un cenno affermativo da parte di vari membri del gruppo ci rivelo l’esatta ubicazione della torre maledetta:
-Nei pressi di un’altare sacrificale sporco di sangue si puo’ trovare l’entrata verso la vostra gloria,ma soltanto l’uso simultaneo delle quattro pietre magiche da voi possedute permettera ai vostri sensi di percepirla.
Ci basto meno di minuto per capire esattamente di che zona si stesse parlando,una zona conosciuta da tutti noi o perlomeno dai piu’ valorosi,si trattava del tempio segreto presso il vulcano.
Una vecchia leggenda narra che questo tempio fu sede di un’antico culto devoto al male,soppranominato I Cavalieri di Anubi,ove venivano praticati addirittura sacrifici umani.
Non si sa con esattezza come mai questo culto richiamo a se numerosissimi adepti e vi sono ancor piu’ dubbi sul motivo della loro presunta scomparsa….molti sostengono di un’intervento velato da parte della guarnigione della capitale per sedare le incredibili crudelta di questo gruppo di assassini..ma non vi sono fatti reali che possano sostenere questa tesi.
Decidemmo di partire immediatamente per non perdere tempo,spinti dai piu’ nobili ideali.
Ci bastarano soltanto quattro giorni per avvistare il tempio,ed il guardiano dopo essersi unito al nostro gruppo per accompagnarci prese la guida del gruppo e ci condusse all’entrata.
SBAM….
Non seppi dire con esattezza quel che avenne,tutto era annebbiato,ma le quattro pietre riunite in quel luogo fecero scattare un meccanismo magico che rivelo la porta ai sotteranei della torre.
I piu’ impavidi guardarano con contentezza la porta che ci avrebbe condotto verso la gloria.
I piu’ cauti invece giudicarono la situazione attraverso il lume della ragione vedendo in quella direzione soltanto pericolo e forse una possibile morte.
Non seppi mai dire in quale di questi due gruppi potevo collocarmi,ma tutto quello che feci fu di pensare alle incredibili ricchezze che ci aspettevano al primo piano della torre.
Solo dopo pochi attimi Haransum e Narvil incominciarono a richiamare i favori divini sull’intero gruppo,assistiti da Reigar.
Askalez con la sua possente forza mentale provo’ a violare la torre in cerca dei possibili segreti,tutto questo mentre i guerrieri incominciavano a vestirsi per affrontare le possibili battaglie.
I primi che varcarono la soglia furono proprio i combattenti,compreso il sottoscritto,e subito dopo segui il resto del gruppo.
Quello che vedemmo era semplicemente il sotteraneo di una lugubre fortezza,piena di ragnatele e possibili insidie,sembrava essere tutto calmo e tranquillo,tutto stava ad indicare una possibile imboscata,infatti al primo attimo di disattenzione sbucarono da tutte le parti enormi serpenti con capacita di pietraficazione,erano basilischi,mostri leggendari estinti all’epoca di Faery.
La lotta fu cruenta,uno dei barbari venne paralizzato all’istante per aver guardato questi esseri,i guaritori presero in mano la situazione e con il favore divino guarirono i feriti e fecero tremare la terra causando gravi danni agli immensi rettili.
La lotta fu ardua e logorante,persi il conto dei cosidetti guardiani del sotteraneo,ma la paura si fece strada nei nostri animi conducendoci alla cautela,cosa poteva mai celare una torre del genere se solo ai sotteranei si potevano trovare dei guardiani tanto leggendari quanto mortali?-era la domanda che tutti noi ci ponevamo.
Ripresa la formazione e sanate tutte le ferite ci incaminammo verso le rampe di scale,le quali conducevano al terzo piano della torre.
L’atmosfera cambio,dall’umidita e dal sudiciume dei sotterani entrammo in ampi corridoi eleganti e illuminati da fonti di luce magica,grandi arazzi ornavano le fredde pareti,non vi erano porte e finestre ma solo un portone rinforzato presidiato da varie guardie in pesanti armature da guerra.
Prima che ci potessero vedere i potenti maestri dell’arte magica crearono fitte cortine di nebbia e possenti muri di forza invisibili per darci il tempo di decidere la formazione che avrebbe sorretto l’urto dello scontro frontale.
A Mael,Belwar e al sottoscritto venne affidato il compito di caricare questi soldati,date le innaturali proporzioni di questi guardiani era naturale che spettasse a noi questo compito.
Narvil,Haransum,Desaw,Natrek e Reigar avevano il compito di controllare il muro di forza invisibile affinche non giungessero rinforzi,e di usare le capacita curatice per sanare le nostre ferite.
Askalez utilizzando le sue capacita mentali doveva rendere ciechi e vulnerabili questi possenti guerrieri soprattutto mentre Naihaar e Raiel li aggiravano per provare qualche mossa a sorpresa.
Avielle avrebbe provato il temibile colpo mortale,conosciuto solo da pocchissimi monaci in tutte le lande.
Appena venne evocata una cortine di nebbia piu’ fitta delle altre ci fiondammo sui nostri rivali,al primo attacco morirono subito due di loro,grazie soprattutto alle capacita mortali del maestro dei monaci e dai due bardi,ma la porta si apri’ e altri 4 soldati di guardia entrarono nella stanza,ribaltando cosi l’effetto sorpresa,tutta sembrava andare per il peggio ma all’improvviso una furia omicida scatto nei nostri cuori di barbaro,soprattutto vedendo i nostri amici in difficolta,non riuscivamo piu’ a controllare le nostre azioni ma il nostro unico fine era quello di vedere il nostro nemico disteso per terra dopo aver esalato l’ultimo respiro di vita.
Quando riacquistai il lume della ragione vidi soltanto 8 corpi distesi per terra,privi di vita e tutti i miei compagni con qualche livido ma ancora vivi
Per un momento pensai di avere il tempo di riprendere il fiato ma dall’immenso portone custodito dalle guardie comparve un’essere orripilante,alto piu’ di 4 metri,con una cicatrice immensa sulla guancia e i gradi,presubilmnete da capitano,sulla giacca.
Appena ci vide attacco ma non ci trovo impreparati,i guerrieri si alzarno di scappo e mi assistirono contro uno dei piu’ forti rivali mai affrontati nella mia vita da guerriero.
Le nostre armi sembravano non fargli nemmeno un graffio mentre faceva roteare un’incredibile ascia a due mani sopra le nostre teste grazie alla sua mole fisica,causando gravi danni al gruppo.
Reigar e Natrek vennero scaraventati a terra con un poderoso calcio e
soltano grazie ai raggi mentali di Askalez e agli incredibili incantesimi distruttivi dei guaritori,che arrestavno momentaneamente la furia del capitano delle guardie,potevamo avere una possibilita di vittoria.
La lotta durò a lungo,il nostro rivale non era un comuno capitano delle guardie,sicuramente Hirkan grazie ai suoi potentissimi incantesimi aveva modificato il nostro rivale rendendolo molto piu’ resistente…ma alla fine solo grazie al sangue freddo dei nostri caster riuscimmo ad avere la meglio,se non ci fossero stati loro con i riflessi pronti sarebbe stata la fine della nostra strada verso la gloria.
Morto il capitano delle guardie ci inoltrammo verso il secondo piano della torre,il quale ci sembro stranamente vuoto,infatti solo una stanza era visibile ai nostri occhi.
Era una stanza quadrata,senza porte e finistre,arreddata in stile gotico con una dozzina di candele che illuminavano scritte in latino.
Non sapevamo che fare,non vi erano altre stanze e nemmeno strade verso il primo piano,solo quelle scritte.
Reigar e Raiel vi avvicinarono a studiare le frasi in una lingua che nemmeno potevo capire,rimpiango ancora i miei studi fin da piccolo rivolti solo all’uso delle armi e alle guerre.
Passamo interminabili minuti cercando di capire il modo di proseguire verso il primo piano della torre,eravamo cosi vicini alla meta…non potevamo fermarci proprio ora.