Una figura misteriosa , Ethar il Cavaliere
Avete presente quelle giornate calde , in cui poco hai a stimolarti se non l’idea di trascorrere
alcune ore in buona compagnia , davanti a un boccale di sidro ghiacciato , tanto per rilassarti e
non pensare almeno per un pò a mostri , trappole e nemici ?
Beh , questa era una di quelle sere . Tutto nella norma , fin quando , leggermente soffocato dal
fumo denso dell’interno del bordello , sono uscito per una boccata di fresca aria notturna , e ho
incontrato il giovane Eliwod , mio amico . Dopo i dovuti saluti , in fondo erano parecchi giorni
che non lo vedevo , è riuscito come spesso accade a convincermi a rinunciare a quelle poche ore di
meritato riposo che avevo programmato , e mi ha coinvolto in quella che sembrava essere l’ennesima
avvincente avventura e che si è invece rivelata un’esperienza indimenticabile!
Abbiamo deciso innanzitutto , di mettere a frutto le mie conoscenze magiche [per chi non lo sapesse
io , Hektaar , sono un seguace della natura e della fede] e abbiamo recuperato dei potenti oggetti
per infondervi la vita , creando una potente armatura vivente , un golem . La potenza dell’essere ci
permetteva cosi di affrontare avversari altrimenti al di la delle nostre forze , ridotti in numero
e di giovane età cosi come eravamo .
Ci siamo quindi diretti verso il villaggio degli Hawk , nel nord est delle terre conosciute , dove
sappiamo essere alcuni valorosi guerrieri , perfetti per mettere alla prova il nostro potere , il
mio di esploratore e guaritore e il suo di spia e incantatore . E proprio li , sulla via che porta
alla piazza centrale del villaggio , è avvenuto quel che non ci aspettavamo . Una figura misteriosa
e strana , circondata di una bianca aura , si è avvicinata a noi presentandosi come Ethar , Cavaliere
e Avventuriero , e dopo qualche breve scambio di battute ci ha chiesto licenza di unirsi al nostro
piccolo drappello . Licenza che immediatamente gli abbiamo concesso , dato che non solo il suo potere
emanava inconfondibilmente da lui stesso , ma la sua indole era palesemente buona ed egli sembrava
uno disposto a tutto pur di difendere i propri amici .
Va detto che , grazie al suo impagabile aiuto , gli avversari si sono rivelati davvero poca cosa .
Il prode Cavaliere ha invocato su di me la protezione e la benevolenza dei suoi Dei e , unendo le sue
indubbie doti di combattente alle mie , abbiamo spazzato via i guerrieri del villaggio , dopo che il
maestro d’armi era già caduto sotto i miei colpi prima di questo felice incontro .
Deciso di lasciare in pace il sacerdote Otanocram , troppo pacifico e buono per disturbarlo , e di
non confrontarsi con il folle capo villaggio Odlanor , la cui potentissima mente ci preoccupava ,
ci siamo diretti verso l’estremo nord dove sapevamo risiedere la Cripta , infestata dagli spiriti .
Durante il lungo viaggio ci siamo fermati a rifocillarci in una bella foresta , e li , alla mia domanda
sul suo passato e sulle sue origini , Ethar ci ha rivelato qualcosa che ci ha profondamente stupiti .
Egli è si un avventuriero come noi , ma , e qui la stupefacente rivelazione , proviene da un altro
Piano Astrale! Ne avevo sentito parlare , ma solo nelle leggende che si narrano ai più creduloni per
farli sobbalzare dalle loro sedie , ma improvvisamente mi trovo a scoprire che è tutto vero e che i
famigerati Piani Esterni esistono! Quattro , a detta del Cavaliere , uno per ognuno degli elementi
che compongono la natura , Fuoco , Aria , Terra e Acqua . Forse turbato dalle nostre reazioni stupite,
comunque , non ha voluto aggiungere altro , se non che questi piani si trovano al di sopra del nostro,
e che ne esistono altri , di origine malvagia e infernale , al di sotto .
Abbiamo quindi , seppure leggermente turbati da tale incredibile scoperta , ripreso il nostro viaggio
verso la Cripta .
Anche gli avversari li presenti , compresi il temibile drago senz’ali e il potente spirito guardiano,
nonchè gli scheletri che li risiedono , sono stati annientati dalle nostre forze combinate , anche
perfettamente bilanciate dalla varietà delle nostre abilità .
Era ormai chiaro che non erano questi gli avversari degni di noi , e tornando verso la capitale ho
pensato di sottoporre ai miei compagni un’altra sfida , combattere con una creatura informe di cui
ho sentito parlare da alcuni viandanti , che raccontavano di quanto fosse terribile e potente nonostante
fosse incatenata nella sua dimora .
Sia Eliwod che il nostro nuovo amico hanno con entusiasmo accettato questa grande avventura, ma con
nostra grande soddisfazione il nemico si è rivelato ancora una volta troppo debole per noi , che ci
siamo quindi diretti verso il temuto vascello per confrontarci col nostro ultimo avversario , Lock .
Con nostro sommo stupore però abbiamo trovato la sua cella vuota , le catene che lo imprigionavano rotte e in pezzi al suolo . Ancora una volta , grazie ai suoi immensi poteri , Ethar ci ha rivelato che il
folle era fuggito verso la capitale , dopo aver recuperato dell’equipaggiamento molto potente come gli
stivali da combattimento del Calzolaio della Città Nuova , vari anelli , il temibile bastone nodoso che
apparteneva al folle Dulghor , Signore delle Ragnatele , e altro ancora .
Cosi bardato , si era rifugiato nei pressi dell’Arena della capitale , per di più in una zona dove non
è consentito , per ordine divino , cedere ad aggressività e odio , e quindi al sicuro dalla punizione
che eravamo andati ad impartirgli per le sue orrende malefatte .
E ancora , per l’ultima volta , Ethar ha invocato gli Dei che lo proteggono , e questi non solo hanno
prelevato il folle Lock dal luogo dove si trovava portandolo nella campagna dove potevamo finalmente
affrontarlo liberi da vincoli e restrizioni , ma hanno donato al Cavaliere una velocità fuori dalla norma
e doti mentali di incredibile potenza grazie alle quali , infine , abbiamo ricacciato liberato la città
dall’orribile tanfo di Lock , ricacciandolo nella fogna da dove era venuto .
E’ stato , purtroppo , l’ultimo momento in compagnia del nostro incredibile nuovo amico , poichè il tempo
concessogli dal Sommo Raxy su questa Terra volgeva al termine , e dopo il breve momento speso a salutarci e ad augurarci un nuovo e speriamo vicinissimo incontro , il Cavaliere è tornato nel suo Piano di origine.
In conclusione , è stata davvero un’esperienza unica , che ha ampliato i nostri orizzonti , le nostre
conoscenze , e ci ha donato gioia e speranza per un futuro splendente .
alcune ore in buona compagnia , davanti a un boccale di sidro ghiacciato , tanto per rilassarti e
non pensare almeno per un pò a mostri , trappole e nemici ?
Beh , questa era una di quelle sere . Tutto nella norma , fin quando , leggermente soffocato dal
fumo denso dell’interno del bordello , sono uscito per una boccata di fresca aria notturna , e ho
incontrato il giovane Eliwod , mio amico . Dopo i dovuti saluti , in fondo erano parecchi giorni
che non lo vedevo , è riuscito come spesso accade a convincermi a rinunciare a quelle poche ore di
meritato riposo che avevo programmato , e mi ha coinvolto in quella che sembrava essere l’ennesima
avvincente avventura e che si è invece rivelata un’esperienza indimenticabile!
Abbiamo deciso innanzitutto , di mettere a frutto le mie conoscenze magiche [per chi non lo sapesse
io , Hektaar , sono un seguace della natura e della fede] e abbiamo recuperato dei potenti oggetti
per infondervi la vita , creando una potente armatura vivente , un golem . La potenza dell’essere ci
permetteva cosi di affrontare avversari altrimenti al di la delle nostre forze , ridotti in numero
e di giovane età cosi come eravamo .
Ci siamo quindi diretti verso il villaggio degli Hawk , nel nord est delle terre conosciute , dove
sappiamo essere alcuni valorosi guerrieri , perfetti per mettere alla prova il nostro potere , il
mio di esploratore e guaritore e il suo di spia e incantatore . E proprio li , sulla via che porta
alla piazza centrale del villaggio , è avvenuto quel che non ci aspettavamo . Una figura misteriosa
e strana , circondata di una bianca aura , si è avvicinata a noi presentandosi come Ethar , Cavaliere
e Avventuriero , e dopo qualche breve scambio di battute ci ha chiesto licenza di unirsi al nostro
piccolo drappello . Licenza che immediatamente gli abbiamo concesso , dato che non solo il suo potere
emanava inconfondibilmente da lui stesso , ma la sua indole era palesemente buona ed egli sembrava
uno disposto a tutto pur di difendere i propri amici .
Va detto che , grazie al suo impagabile aiuto , gli avversari si sono rivelati davvero poca cosa .
Il prode Cavaliere ha invocato su di me la protezione e la benevolenza dei suoi Dei e , unendo le sue
indubbie doti di combattente alle mie , abbiamo spazzato via i guerrieri del villaggio , dopo che il
maestro d’armi era già caduto sotto i miei colpi prima di questo felice incontro .
Deciso di lasciare in pace il sacerdote Otanocram , troppo pacifico e buono per disturbarlo , e di
non confrontarsi con il folle capo villaggio Odlanor , la cui potentissima mente ci preoccupava ,
ci siamo diretti verso l’estremo nord dove sapevamo risiedere la Cripta , infestata dagli spiriti .
Durante il lungo viaggio ci siamo fermati a rifocillarci in una bella foresta , e li , alla mia domanda
sul suo passato e sulle sue origini , Ethar ci ha rivelato qualcosa che ci ha profondamente stupiti .
Egli è si un avventuriero come noi , ma , e qui la stupefacente rivelazione , proviene da un altro
Piano Astrale! Ne avevo sentito parlare , ma solo nelle leggende che si narrano ai più creduloni per
farli sobbalzare dalle loro sedie , ma improvvisamente mi trovo a scoprire che è tutto vero e che i
famigerati Piani Esterni esistono! Quattro , a detta del Cavaliere , uno per ognuno degli elementi
che compongono la natura , Fuoco , Aria , Terra e Acqua . Forse turbato dalle nostre reazioni stupite,
comunque , non ha voluto aggiungere altro , se non che questi piani si trovano al di sopra del nostro,
e che ne esistono altri , di origine malvagia e infernale , al di sotto .
Abbiamo quindi , seppure leggermente turbati da tale incredibile scoperta , ripreso il nostro viaggio
verso la Cripta .
Anche gli avversari li presenti , compresi il temibile drago senz’ali e il potente spirito guardiano,
nonchè gli scheletri che li risiedono , sono stati annientati dalle nostre forze combinate , anche
perfettamente bilanciate dalla varietà delle nostre abilità .
Era ormai chiaro che non erano questi gli avversari degni di noi , e tornando verso la capitale ho
pensato di sottoporre ai miei compagni un’altra sfida , combattere con una creatura informe di cui
ho sentito parlare da alcuni viandanti , che raccontavano di quanto fosse terribile e potente nonostante
fosse incatenata nella sua dimora .
Sia Eliwod che il nostro nuovo amico hanno con entusiasmo accettato questa grande avventura, ma con
nostra grande soddisfazione il nemico si è rivelato ancora una volta troppo debole per noi , che ci
siamo quindi diretti verso il temuto vascello per confrontarci col nostro ultimo avversario , Lock .
Con nostro sommo stupore però abbiamo trovato la sua cella vuota , le catene che lo imprigionavano rotte e in pezzi al suolo . Ancora una volta , grazie ai suoi immensi poteri , Ethar ci ha rivelato che il
folle era fuggito verso la capitale , dopo aver recuperato dell’equipaggiamento molto potente come gli
stivali da combattimento del Calzolaio della Città Nuova , vari anelli , il temibile bastone nodoso che
apparteneva al folle Dulghor , Signore delle Ragnatele , e altro ancora .
Cosi bardato , si era rifugiato nei pressi dell’Arena della capitale , per di più in una zona dove non
è consentito , per ordine divino , cedere ad aggressività e odio , e quindi al sicuro dalla punizione
che eravamo andati ad impartirgli per le sue orrende malefatte .
E ancora , per l’ultima volta , Ethar ha invocato gli Dei che lo proteggono , e questi non solo hanno
prelevato il folle Lock dal luogo dove si trovava portandolo nella campagna dove potevamo finalmente
affrontarlo liberi da vincoli e restrizioni , ma hanno donato al Cavaliere una velocità fuori dalla norma
e doti mentali di incredibile potenza grazie alle quali , infine , abbiamo ricacciato liberato la città
dall’orribile tanfo di Lock , ricacciandolo nella fogna da dove era venuto .
E’ stato , purtroppo , l’ultimo momento in compagnia del nostro incredibile nuovo amico , poichè il tempo
concessogli dal Sommo Raxy su questa Terra volgeva al termine , e dopo il breve momento speso a salutarci e ad augurarci un nuovo e speriamo vicinissimo incontro , il Cavaliere è tornato nel suo Piano di origine.
In conclusione , è stata davvero un’esperienza unica , che ha ampliato i nostri orizzonti , le nostre
conoscenze , e ci ha donato gioia e speranza per un futuro splendente .
In fede
Hektaar , Signore delle Foreste
Hektaar , Signore delle Foreste