L’Untore della Pestilenza – terza parte

L’Untore della Pestilenza – terza parte

Jaariz pose lui il fiore magico, stavolta più profumato, colorato e magico degli altri.

Il sacerdote lo prese e cominciò a indaffararsi nella preparazione della pozione…

Noi ci guardavamo interdetti, non sapevamo che fare, eravamo gli unici in chiesa, era possibile che tutti gli altri erano già tornati e magari stavan pure riposando???

 

Jaariz chiese a Sorigon il prossimo compito e la sua risposta ci fece restare di sasso:

“ Ora purtroppo dobbiamo aspettare gli altri gruppi, che terminino il loro compito! E pregare che facciano presto..“

Avremmo dovuto aspettare gli altri??? Ma allora eravamo i primi ad aver concluso la missione!!!

 

Esultammo ma solo per la Gloria, c’era ancora l’Untore, il male da scacciare via.

 

Poco dopo arrivarono i Messaggeri dell’Oscurita, e poi l’Ordine del Tempo.

Era notte fonda, quasi l’alba, Sorigon congedò tutti noi: anche i più valorosi combattenti avevano bisogno di riposo, e noi andammo a riposare…

 

Ci dirigemmo alle nostre stanze, ci salutammo e raggiungemmo ognuno il proprio letto.

Sprofondai nel materasso, stanca ma felice… Ero sul punto di prender sonno ma all’improvviso un tonfo!!! Argh! Myrmidia aveva la camera al piano di sopra al mio e si era appena fiondata nel letto con la grazia di un elefante… Sembrava che di lì a poco sarebbe crollato tutto.. Nethel dalla sua stanza cominciò ad urlare a Garija di smetterla di provocare terremoti, e Garija di tutta risposta cominciò ad urlare anche lei che non aveva fatto nulla… E poi Jaariz e Barrion cominciarono ad urlare, Aminthisd’ah cominciò a correre per i corridoi… In pochi secondi il caos. Tutto ciò mentre Myrmidia già dormiva beatamente.

 

Mi venne da sorridere, ma nonostante quel baccano la stanchezza ebbe il sopravvento e tra le urla dei miei fratelli mi addormentai..

 

Il giorno seguente tornammo da Sorigon che era ben lieto di vederci e fiero del fatto che onoravamo la nostra promessa.. Come potrebbe un Unicorno non mantenere una promessa? Un Messaggero va bene, ma un Unicorno no!

Non tutti degli altri clan erano presenti; una volta tanto io ero stata puntuale, non avevo portato scompiglio nel mio clan per fortuna..

 

Nell’attesa Thantreth e Nethel cominciarono a beccarsi.. Il Messaggero quella sera era particolarmente accanito: forse il suo non era stato un riposo felice o era spiazzato dal fatto che noi Unicorni la sera prima l’avessimo sorpassato. Mah!

 

Arrivaron tutti gli altri attesi e Sorigon cominciò a illustrarci il nostro imminente compito:

ancora un fiore mancava all’appello, ma non riusciva  localizzarlo. Tuttavia alcuni dei suoi informatori sapevano che il conte Kedzor era a conoscenza del luogo in cui era l’ultimo fiore, luogo nel quale nemmeno Aerk riusciva a tener forte la sua presenza. Dovevamo andare da lui e recuperare il fiore.

 

Invocai la benedizione della Divina Signora degli Unicorni su di noi e ci mettemmo subito in viaggio, tutti quanti, verso il nord della Capitale. Arrivammo dal conte e chiedemmo la sua udienza. Jaariz era come sempre il nostro condottiero e portavoce.

Il Conte rispose, disturbato.

 

Ci presentammo per conto di Sorigon il vescovo e gli chiedemmo le informazioni che cercavamo. Di tutta risposta quell’avaro ci disse che le informazioni costavano care, per di più i fiori… A se avessi potuto mettergli i piedi addosso! A furia di calci gli avrei fatto sputare le informazioni che cercavamo… Ma ero pur sempre una signora, e certamente non avrei dato adito a una rissa…

 

La situazione si scaldò e non ero l’unica a voler farla pagare al conte… Ma se lo avessimo ucciso sarebbe morto con le notizie a noi care, e non era conveniente…

Volevamo scendere a un compromesso, per il bene delle lande purtroppo avremmo dovuto trattare.

 

Kedzor non voleva soldi, ne era pieno fin sopra quei pochi capelli che aveva…. Voleva DIVERTIMENTO!

Divertimento??? Una richiesta così mai l’avremmo aspettata non sapevamo se ridere ma eravamo tutti un po’ increduli..

Io certo non mi sarei messa a far da pagliaccio per divertire qualcuno… Ma purtroppo era necessario!

 

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