I figli della Natura

I figli della Natura

Tutto quello che sto per raccontarvi successe molto tempo fa, fu questo a decidere le mie sorti. Le sorti che sto ora affrontando.

Stavo raccogliendo della legna per il mio villaggio quando ad un tratto fui spinto violentemente a terra. Mi girai terrorizzato e dolorante, avevo una gamba rotta e un grosso orso era di fronte a me.

L’animale si alzò sui piedi, mi stava per caricare quando ad un tratto una figura ammantata si materializzò dalla foresta.

Disse: “Fermati amico. Quest’elfo merita ancora di vivere” e aggiunse “tieni questo, é per te”.

Tirò fuori dalla manica un grosso favo di miele e lo porse all’orso che lo prese e si allontanò tranquillamente. La figura si girò verso di me.

Era un elfo, un vecchio elfo. Mise una mano sulla mia gamba e mi disse: “Lo ha fatto solo perché aveva fame, le creature della natura si muovono nell’equilibrio”.

“Ma tu chi sei? Come ti chiami?” chiesi.

“Sono un elfo come te. Sono una creatura della natura che cerca di proteggerla e preservarla muovendosi nell’equilibrio, su come mi chiamo sarebbe inutile risponderti. Ha forse un nome l’orso che abbiamo incontrato? Ha forse un nome l’erba su cui sei seduto? Sappi solo che io sono un druido.”

“Ecco” -aggiunse- “la tua gamba é guarita”.

Guardai stupefatto la gamba, era guarita e non sentivo più dolore. “Grazie, mi hai salvato la vita, come posso sdebitarmi?” dissi.

Ed egli: “Non mi devi nulla cerca solo di rispettare la natura, cerca di preservarla e di riconoscerla”.

Non compresi bene quelle parole ma sapevo che erano legate al il mio destino.

La gamba era apposto e sarei potuto tornare da dove ero venuto, ma rimasi lì. “Io ti voglio seguire druido!” dissi e lui:”Provaci se vuoi e ricorda quello che ti ho detto”. In quel momento scomparve come assorbito dalla foresta. Per anni lo cercai, per venti anni nella natura.

Ormai mi stavo per arrendere. Stavo per tornare al villaggio della mia gente quando avvertii una presenza, era lui. Lo guardai pieno di rabbia e sfogando la mia ira dissi: “Druido!! Ti ho cercato per tutto questo tempo e tu non c’eri, perché?! Perché mi hai ingannato così?!!” e lui con calma mi rispose: “Giovane elfo, hai ancora molto da imparare. Credi che non fossi con te quando dormivi sugli alberi? Credi che non assistevo la tua mano mentre cacciavi per sfamarti? Credi che non ti fossi vicino mentre ti muovevi, mentre vivevi e mentre contemplavi la natura? –Io ero lì –.”

“Guarda ora cosa hai imparato” disse, “ora sei un discepolo della natura, forse non sei un druido come speravo, ma sei comunque un suo protettore.” “Va’. La natura ha ora bisogno di te, cerca in questo mondo una battaglia giusta da affrontare nel suo nome. Che la natura ti benedica e ti protegga fratello.”

Scomparve ancora ma ora sapevo quello che dovevo fare.   Partii in quel momento stesso per fare quello per cui mi aveva concepito la grande madre.

 

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