La Alligra Commedia (Parte I)

La Alligra Commedia (Parte I)



La Alligra *COMMEDIA*


Opera satirica in due atti


    Personaggi in ordine di apparizione
  • Dio della speranza
  • Re forte e malvagio
  • Piccolo Martin
  • Popolo delle tenebre
  • Generale del bene
  • Popolo della luce
  • Radatha
  • Ron
  • Orel
  • Cidific
  • Braccio destro del Re forte e malvagio


BREVE PROLOGO
Sipario chiuso, entra lo Dio della speranza vestito como se allo suo battesimo andasse, tutto bianco lui e la luce che lo illumina.


Lo dio arriva volando da est.
Lo dio dice:

Squilla la tromba, si apre lo sipario
entri chi battuta tiene e gente vario
una alligra commedia va ora a cominciare
luci sul palco si inizi pure… a recitare.

Lo dio fa un grazioso inchino.
Lo dio scappa ad est.


ATTO I


Scena I
Si apre lo sipario, sullo palco uno pulpito, uno rumoro di tamburo si sente, entra lo Re forte e malvagio, uno gnomo è, vestio come uno mago.
Lo re malvagio è circondato dalle fiamme!
Lo re malvagio pone la mano sullo suo fianco.

Lo Re Malvagio dice:
Re sono io delle tenebre vere
Comando lo buio e le genti nere
Niuno temo, mio suddito è terrore
Nun tengo pietà, nun tengo core.

Il piccolo Martin arriva volando da est.
Lo re solleva un sopraciglio perplesso.
Lo piccolo Martin fa uno pernacchio allo re.
Lo piccolo Martin vola a ovest.
Lo re sospira ampiamente.
Lo Re Malvagio dice:

Tutta la gente lo mio nome teme
Allo nemico mio non lascio speme
Chi niuno osi me mai attaccare
Si lu trovo non lo potrà raccontare.
Da ovest si sente arrivare uno pernacchio.
Lo popolo delle tenebre entra da est.
Lo Re Malvagio dice:

Lasciato avevo queste lande a me care
Perché nullo spasso tenea qui da fare
Troppo forte io sono per codesta terra
Infatti perduto ho mai niuna guerra
Quindi seguitemi nere genti dell’arcano
Sono lo vostro re, sono tempesta e uragano
So che abbisognate poco dello aiuto mio
Ma chi mi ama mi segua, io sono uno dio.

Lo popolo nero fugge in ogni direzione.
Sul palco rimangono nove personaggi in cerca d’autore.
Li nove neri si grattano la testa confusi.
Lo re batte il piede impazientemente.
Lo re si guarda attorno preoccupato.
Lo popolo nero segue lo re.
Lo re prosegue:

Molto bene… del male fedeli servitori
Con me avrete solo gloria e tesori
Perché sapete, mai niuna guerra ho mai perduto
Ma forse l’ho già detto, mi sono ripetuto
Ma sia chiaro, certo anche oggi vinceremo
Se torno per perder sembrerei mezzo scemo.
Andiamo guerrieri giunti dell’inferno
Andiamo in nome dello buio eterno.

Lo re scappa ad est.
Lo popolo nero segue lo re.

Lo sipario si chiude, buio.


Scena II
Si apre lo sipario, sullo sfondo lo salone della torre di ghiaccio, in scena lo Generale del Bene e lo popolo della luce. Lo generale parla alla truppa con lo tono deciso ma pare quasi voler celare l’emozione.


Lo generale del bene:
Fratelli, compagni, amici miei veri
Uno momento vi chiedo cari guerrieri
Per codesta battaglia sarò generalo
E vi chiedo coraggio contra lo malo
Altro non serve per portare la luce
A chi crede di esser dello buio lo duce
Vi vedo uniti, armati fino ai denti
Vi giuro, credetemi, torneremo vincenti.
Uno saluto devo ai di Krialir Signori
A voi mi inchino e per voi mille onori
A chi in nome della Sacra Allianza
Grida “No!” allo nero che avanza.
Primo soldato del bene aggrotta pensieroso le sopraciglia.
Secondo soldato del bene si gratta la testa confuso.
Terzo soldato del bene si alza.
Terzo soldato del bene dice:

Generalo comprendo bene la vostra emozione
Ma più che uno discorso parea uno sermone

Lo generale sorride allo terzo soldato.
Lo primo soldato da una pacca sulle spalle dello terzo soldato.
Terzo soldato del bene dice:

Scusate tutti, venia chiedo per aver interrotto
ma nervoso sono uno poco… lo ammetto son cotto

Lo terzo soldato arrossisce.
Lo quinto soldato si sganascia dalle risate.
Lo terzo soldato si siede.
Lo quarto soldato dice:

Anche io nervoso sono ma non tengo paura
Se vero è che vince sempre chi l’ha dura

Una soldatessa del bene arrossisce.
Lo primo soldato indica i pantaloni di pelle nera aderenti dello quarto soldato.
Lo generalo si sganascia dalle risate.
Lo quarto soldato sghignazza.
Lo quarto soldato dice:

Scherzosi siete e burla vi fatte dello mio vanto
Ma non sono così emozionato, è che sono mezzo giganto

Lo quarto soldato sghignazza.
Una soldatessa del bene da un pizzicotto sul sedere allo quarto soldato.
Lo generalo dice:

Felice sono di vedervi gioiosi
E di voi, occhi miei sono orgogliosi
Ma uno altro momento vi chiedo como presente
Una parola, una frase per lo amico assente
Per lo fratello, elfo selvaggio
Ci guidi la mano lo suo magno coraggio
Per lo generalo che loco per correr non tenea
Per lo bardo amico che semper guerra conducea
Se lo fato lo vuole da noi lontano
Anche in suo nome batteremo l’arcano.

Lo popolo del bene grida in coro:
Onore e gloria ai Custodi delle Leggende!!
Lo generalo dice:
Andiamo, siam pronti… leviamo le tende.
Lo sipario si chiude, buio.


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