Delirio Semi-Onirico
Se leggete queste righe vuol dire che probabilmente sono morto. Che la mia bella ha posto fine alla mia vita.
Sto sognando o forse no. Ma tutto e’ variopinto e musicale. Frizzante quasi esoterico.
Mi trovavo nelle mie lontane terre natie, le lande dell’estremo Est dell’Impero proprio ai confini della civiltà, ero in quei luoghi per partecipare ad un ricevimento di compleanno per un veterano, un soldato delle montagne.
Desidero che di Glork, il mio pappagallino curiosone, se ne prenda cura Joker in modo da allietare la sua residenza a villa Joker.
La mia *Aura di Mistero* la dono a Raxy che è sempre esposto in prima fila per aiutare i mortali nelle loro difficoltà e nella loro crescita verso la conoscenza assoluta.
Il mio cappellaccio nero lo cedo a Molideus perche’ ha da poco contratto un brutto raffreddore, cosi’ tiene i capelli al caldo.
Qualcuno vuole la mia spada dell’insania? E’ una +10 +10, +5 in forza +5 destrezza, slayer per tutte le razze.. Nessuno? Sicuri? Beh allora la mangio che tanto oramai non mi serve piu’! E poi sapete che razza di rent dovrei pagare da Gwendalyn per il sonno eterno? Visto che nessuno la vuole…
*GNAM!*
Bene.
Volevo chiedere scusa alla mamma, perche’ quando ero piccolo piccolo mi ha rotto un mestolo sulla schiena e ho fatto finta che mi avesse fatto male, mentre in realta’ era marcio e si e’ rotto da solo e non mi ha fatto niente.
Volevo chiedere scusa a Papa’ per tutte le volte che quando non c’e’ a palazzo corro nelle nostre scuderie di famiglia per prendergli la carrozza quella bella, che non mi lascia mai condurre, per fare il belloccio per tutta la Capitale, portando a spasso gli amici.
E cosi’ fu che al ricevimento (che colore! che caldo!) decisi di portare in dono una boccia del vino migliore delle mie cantine, e un dolce delle mie parti, a dire il vero molto diffuso ma non ora. Intendo dire che ora che l’abbiamo mangiato ormai e’ di sicuro meno diffuso di prima. Poco, ma di certo meno. Almeno un po’.
Salii i gradini fino al tetto del palazzo dove il banchetto andava ad incominciare e corsi incontro alla mia amata donzella delle terre ancora piu’ ad est delle mie, e io ero splendido come il sole al suo sorgere…
“you smoked, didn’t you?”
“bhe, si ma…”
“you can be better than that!”
“cosa fai con quel coltello… aspetta, tesoro…EHI!”
* * SZOCK * *
ARRRGH
GASP!!
GHH..
…
quanto colore….
Non puo’ essere, e’ vero… io non sono morto. Vedo ancora cosi’ tanto colore fuori dai miei occhi, e ora anche dentro di me… proviamo:
*skiok*
Benvenuto in Clessidra Kalevoth, e’ questo il nome che vuoi usare? (s/n)
Non va ancora bene… riproviamo di nuovo:
*SKIOKK!*
Tra le fiamme dell’inferno
Questo deve essere un sogno, anche perche’ mi ricordo del barbaro che mi spiegava che la carne (cruda) che volevo cuocere in realta’ era infetta, ma lui non puo’ essere in grado di saperlo. Ma forse questo non c’entra. Non e’ un sogno. E’ la realta’ piu’ bella e piu’ naturale che ci sia, il colore, l’amore, l’estate.
Gli spaventapasseri a forma di donna fanno venire il grano duro?
E’ tutto cosi’ bello, ed e’ tutto reale. Non svegliatemi.
Domani sarà un altro entusiasmante giorno su Clessidra.