(Resoconto Quest) La Ricetta di Famiglia.

(Resoconto Quest) La Ricetta di Famiglia.

Stavo incamminandomi nei dintorni della Capitale
quando udii un eco nell’aria.
Quest’eco proveniva dalla zona a nord della Capitale e
con un po’ di ritardo capii che si trattava di una
richiesta di aiuto.
Così correndo cercando di arrivare il più presto
possibile giunsi alla fonte di quella pietosa voce.
Con mio sommo stupore mi trovai di fronte ad una
vecchia donna grassa, che se non fosse stata per la
voce somigliante ad un coro celestiale, avrei pensato
di vedere una strega megera.
Come me, notai che anche altri erano accorsi alle
richieste della donna e lessi sui volti di molti lo
stesso disgusto che provavo per quelle povere spoglie
tramutate in donna.
Orsù , io sono un combattente fido guerriero delle
stelle e come tale speravo di salvare qualche vergin
bella donzella dalle fauci immeritevoli, di tanta
bontà, di un drago.
Ma come la vecchiarda iniziò a parlare, tutti questi
miei pensieri furono annientati come un’onda che
spazza la scogliera.
Ella disse : “ Salve miei prodi soccorritori, sono
felice di vedervi numerosi, io sono una cuoca, la sola
e unica cuoca preparatrice dei banchetti in onore alla
Dea Stella.”
Avevo sentito bene ? Parlava proprio della mia
padrona e della mia Dea ? Colei per cui io vivo ?
La cuoca continuò dicendo : “ La mia Dea mi ha chiesto
di prepararle una speciale Torta di Famiglia.
Purtroppo io non possiedo più la ricetta di questa
torta perché mi cadde nel pentolone l’ultima volta che
la preparai.
L’unica mia ancora di salvezza è che voi prodi la
cerchiate per me in giro per queste terre.
Dovete sapere che la seconda e ultima copia della
ricetta una volta era posseduta dal più bravo cuoco,
dopo me, di tutte queste lande.
Alla sua morte la ricetta venne suddivisa in pezzi e
tramandata ai suoi figli e poi a loro volta ai figli
dei figli.
Voi miei amati, dovete cercare questi figli che sono
tra i migliori cuochi di questa terra e provare a
farvi dare i pezzi in modo da ricomporli e riavere la
ricetta intera.
Il vostro capo sarà lo spavaldo Andromeda, che
sicuramente vi potrà essere di grande aiuto.
Ora andate che il tempo è poco e non voglio scatenare
le ire della mia Dea. ”
Tra me e me pensai cosa mi aspettava di fare, io
guerriero devo ricercare una ricetta, io che so solo
far valere sull’intelligenza la potenza dei miei
muscoli.
All’improvviso, stranamente, mi balenò l’idea che se
qualche cuoco non avesse voluto dire il suo pezzo di
ricetta sarebbe sicuramente servito qualcuno che
gliela facesse sputare a suon di cazzotti sulla
lingua.
Così rinfrancato raggiunsi gli altri dal cuoco elfico
il quale non voleva assolutamente cedere il suo
segreto.
I miei propositi precedenti si stavano per avverare e
li stavo già per mettere in pratica quando il vile
Quetzal mi bloccò affermando che essendo lui il
guerriero con più alto grado presente in quel momento,
spettava a lui l’onore di pestare il cuoco.
Allorchè mi dovetti impegnare a lungo in un’accesa
discussione con il vile su chi avesse il diritto di
strozzare l’elfo.
Nel frattempo, il cuoco intimorito dai nostri
propositi, disse che avrebbe dato la sua parte di
ricetta a chi gli avesse portato una noce, ingrediente
fondamentali per creare il famoso risotto mistico.
Perciò nel mentre che io e Quetzal bisticciavamo,
l’impavido Zaebos si recò nel bosco dimora delle
infide streghe a prendere le noci richieste.
Nel momento in cui io e il ragionevole Quetzal finimmo
di litigare, il cuoco diede la sua parte, e nostra
prima, di ricetta.
Pensai di essere stato scemo perché il tempo stingeva
e persi l’occasione per menare le mani.
Al duce, (dal latino), Andromeda venne l’idea di
chiedere al fornaio della Capitale, se ne sapeva
qualcosa di questa ricetta. In effetti Gruber la
conosceva e stava per dirla quando mi accadde una cosa
spaventosa unica e spero irripetibile.
Difatti sentii come se qualcun altro si fosse
impossessato del mio corpo, ascoltai un rumore causato
da un popolo intero di barbari, tutte che
pronunciavano all’unisono la parola GOOOLLLLL.
Per me era senza significato ma da quello che capii da
quelle voce si trattava di una partita di uno strano
gioco chiamato calcio. Queste voci mi ammagliarono e
sentii il bisogno di urlare a tutti quella diabolica
parola.
Ero forse impazzito? Vidi fiumi di lava scorrere sotto
a me, diavoli che fustigavano e torturavano delle
anime oscure perdute, ascoltavo le mie parole
ripetersi all’infinito dentro la mia testa.
Capii che quella era la punizione Divina per essermi
lasciato tentare dal demonio.
Causai le pene della mia Divina Stella, questo peccato
non potrò mai perdonarmelo, e grazie ad essa mi
ritrovai di nuovo con i miei compagni che nel
frattempo avevano ottenuto il secondo pezzo della
ricetta.
Dopo un po’ di giri a vuoto nella Città Nuova e ad
Ugarit, capitammo dal locandiere al Villaggio, anche
lui discendente di un cuoco famoso.
Vidi il rozzo oste Astico, somigliante ad un enorme
topaccio puzzolente, tentare di pulire e lucidare
bicchieri con l’alito, sporcandoli.
Dunque era questo il discendente di una prosperosa
progenie di cuochi ? Non credevo ai miei occhi e il
solo pensiero mi metteva ribrezzo.
Ci disse che per ottenere il pezzo di ricetta uno di
noi avrebbe dovuto vincere con lui una gara ad
insulti.
Tutti ci sentivamo inadeguati ma l’ignorante Slain
essendo anche lui molto rozzo accettò immediatamente
la sfida.
In pochi round Slain si avvalse facilmente del povero
Oste il quale scoppiando a piangere ci disse la terza
parte della ricetta.
Poi fu la volta di andare della locanda della posta
dove il locandiere Timmy ci disse volentieri la sua
parte di ricetta forse impaurito dalla fine che suo
fratello Jimmy aveva appena fatto.
Infine tornati alla taverna dell’unicorno e del leone
chiedemmo all’oste a Larry l’oste maniaco sessuale se
ne sapeva qualcosa di questa ricetta.
Lui brutto porco, posò immediatamente i suoi occhi
avidi sulle forme generose della dolce DelyMyth e ci
propose lo scambio e cioè di giacere mezz’ora con la
fanciulla in cambio dell’ultimo pezzo della ricetta.
Un po’ a malincuore seppur rapidamente accettammo lo
scambio e ottenemmo l’ultima parte!
A questo punto si trattava di rimettere insieme i
pezzi della ricetta con senso compiuto.

I pezzi della ricetta erano:

1) Ne ho visto uno ieri
2) Che saltellavano cercandone una
3) Ne abbiamo discusso assieme
4) Non ho ricordato
5) Con larghe foglie argentate
6) Circondato da buffi conigli
7) Finchè svegliandomi
8) L’albero delle carote

Io leggendo il pezzo di carta dove erano appuntati a
causa della mia poca intelligenza non ne capii nulla.
Tornammo all’uscita nord della Capitale dove
ritrovammo la cuoca che ci disse che dovevamo
ricomporre noi la ricetta visto che lei era molto
stanca e che si sarebbe riposata per un po’.
Ci guardammo negli occhi attoniti finchè la saggia e
intelligente DelyMyth capii quale fosse l’ordine
giusto e riuscimmo, una volta ridestata la cuoca, a
donarle la ricetta completa che era così ricomposta :
“Ne ho visto uno ieri con larghe foglie argentate e un
esile tronco, circondato da buffi conigli che
saltellavano cercandone una. Ne abbiamo discusso
assieme finchè svegliandomi non ho ricordato l’albero
delle carote.”
La Cuoca ringraziò ma dovevamo farle ancora l’ultimo
favore e cioè recuperare una carota prontamente
trovata nel frutteto delle streghe nel bosco, da
Slain.

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