Dai Giganti
Come avevo detto nella mia biografia gli esseri che più mi hanno incuriosito fin da bambino sono gli esseri enormi. Di Draghi ne ho conosciuti solo due, i Giganti invece non li avevo mai affrontati prima ad ora. La mia avventura riguardo questi esseri enormi è cominciata un di quando mi ritrovavo nella città di Ugarit ospite di Klaus il Borgomastro. Per quel giorno fui invitato cordialmente a partecipare ad un banchetto da lui organizzato. Durante il succulento pasto egli, grande amico di mio padre, mi chiese se potevo indagare su un evento poco piacevole riguardante la sua città. Le sue guardie unite a quelle della capitale avevano scoperto che sporchi traffici avvenivano nel suo regno ed indiziati numero uno erano i Giganti; purtroppo nessun avventuriero aveva ne voglia ne il fegato di affrontare quegli
energumeni e venire a capo di quella facenda. Curioso di colmare la mia lacuna riguardo questa razza ed ansioso di provare nuove emozioni saggiando la potenza del mio corpo e delle mie armi decisi di incamminarmi verso il territorio dei Giganti di li poco distante.
Nonostante fossi consapevole della mia forza preferii essere accompagnato in questa spedizione da un mio carissimo amico, Laskel il chierico, con il quale i miei poteri sarebbero raddoppiati e la mia potenza resa unica. Dopo averlo contattato e spiegatogli la situazione lui acconsentì di aiutarmi in questa missione. In poche ore ci trovammo equipaggiati a dovere dinanzi l’entrata della zona degli energumeni. In realtà, grazie a delle storie ascoltate in passato, sapevamo che quegli esseri erano pericolosi e che non amavano ricevere ospiti indesiderati nel loro territorio. Per quel motivo proseguimmo cauti tra le colline del posto. Tramite la magia di due anelli in nostro possesso che ci rendeva invisibili, potemmo passare una buona parte del territorio senza essere visti.
Camminando tra le colline incontravamo colossi coperti di acciaio che girovagavano liberi per la zona; per fortuna nessuno di loro si accorse della nostra presenza. Arrivammo comunque in un punto in cui le forze armate dei giganti erano più folte e capimmo che di li a poco i problemi sarebbero cominciati ad arrivare. Decidemmo quindi di proteggerci a dovere utilizzando magie in nostra conoscenza e la ‘gita’ per le colline si rivelo’ quasi una passeggiata. Di li a poco infatti fummo attaccati da 6 giganti che ci scorsero nonostante la magia dell’anello; nonostante fossero in sei pero’ caddero dopo poco sotto la
potenza dei nostri colpi. Eravamo due nani nella terra dei Giganti ma sembravamo reggere tranquillamente il confronto. Proseguimmo oltre fino ad arrivare ad un Gigante più robusto degli altri, Inok. Ma anche lui ed i suoi cuccioli blasfemi caddero sotto la nostra forza. Eravamo piccoli ma forti e molto affiatati. Le sorprese pero’ non finirono li; infatti ad un certo punto fummo attaccati a sorpresa da due elfe scure armate di frusta. Onestamente fummo colti di sorpresa nel vederle, cosa ci facevano li due elfe? Con un po’ di astuzia e qualche colpo ben mirato riuscimmo ad avere la meglio su di loro.
Entrammo nella stanza che proteggevano e li incontrammo l’ambasciatore dei Giganti, un elfo scuro che con una magia distruttiva distrusse parte del mio equipaggiamento in mille pezzettini. Infuriato dell’affronto lo caricai e di li a poco, rinvigorito dalla magia curativa di Laskel, l’ambasciatore non fu più in grado di emettere respiro. Stessa fine fece la sua compagna ambasciatrice, un lamia. Dopo questi due scontri ci riposammo ma poco dopo riprendemmo il cammino e ci trovammo
difronte ad un grosso portone che con una mia spallata cadde in terra. Ad aspettarci oltre quel muro di legno vi erano 4 guardie ben agguerrite poste li a fermare ogni intruso che tentasse di varcare quella so altri soglia. Capimmo che eravamo vicini al posto in cui risiedeva il capo dei giganti. Le 4 guardie fecero la fine di tutti gli altri gigannti che finora avevamo affrontato. Finito il combattimento ci preparammo per la battaglia che poteva essere decisiva ed infatti, varcata la soglia, ad aspettarci c’era il re dei Giganti. Venni subito attaccato ma con una potente carica lo feci cadere per terra. Nel frattempo Laskel, con la sua potente magia, riuscì ad indebolirlo e a vanificare le protezioni magiche che aveva castato a
suo favore. Aspir, il re, capì subito che contro aveva due validi avventurieri e vedendosi alle strette cominciò a piagnucolare pregando ed invocando l’arrivo della sua divinità, un certo Gontrack. Purtroppo per lui anche la sua Divinità ebbe paura della nostra irruenza non presentandosi al nostro cospetto. La sorte di Aspir era scritta e ben presto anche lui perì. Sconfitto il traditore tornammo da Klaus che ci ringraziò per averlo aiutato nel scoprire il complotto e per aver salvato il suo regno.