Lo nero drago
Angusto passaggio in ostile grotta
Et uccellacio a presagio di morte,
speme non tener e men de sorte
che fuggir ti devi se vana è lotta.
E la parca dea che tesse lo tuo spago,
Lavoro parvo tiene per te smaltire
E nullo tempo ancora da inseguire
Se sfidar osi lo scuro drago.
Nato parea dallo folle sogno ubriacato
O dallo timor della mente della piazza
Che si fatto poter in una sola razza
Mai fu premio degli dei o don del fato
Ma di error ti scudi se davvero credi
Che da fantoso parto Lui sia nato
E se leggenda puoi sentir narrato
E del guerrier che dice: io lo vedi!
Profondo sguardo nello occhio severo
Bastaria a calmar lo coraggioso cuore
Che da Lui si fugge o pur si muore
È Vermidrax, lo drago nero.
Royner de Gitanias, Il Trucchista