Addio Terre del Sud
Quel giorno rimane indelebile nella mia mente e nei miei occhi… l’immagine del mare che con violenza sferza gli scogli della mia terra, lo stesso mare che al tramonto si presenta piatto, quasi soffice con il suo luccichio abbagliante. Non salutai neppure prima di partire, a cosa sarebbe servito provare a spiegare le ragioni che mi spingevano al viaggio? Nemmeno io le conoscevo, ero solo un ragazzo allora, tante idee, tanti pensieri, un solo amore che e’ morto quel giorno.
La mia terra… da bambino amavo correre e giocare li nei prati. Allora tutto era pace ed armonia, non so quanti possano ancora permettersi di giocare indisturbati ora, ora che Guyald, il signore delle Tre Corone ha preso possesso di quei luoghi. Mi chiedo a volte cosa ne e’ stato della mia casata, cosa ne e’ stato dei posto che piu’ ho amato, e soprattutto sarebbe cambiato qualcosa se io fossi rimasto? Certo… il mio machete non avrebbe che ritardato di pochi minuti la completa disfatta ma questa e’ una cosa che non potro’ mai sapere con certezza. E poi che dico?! – Questo vino deve essere piu’ forte del solito – Machete… l’arma che ora impugno e’ tre volte piu’ grande del pugnale che ero in grado di maneggiare allora. La mia abilita’ e’ cresciuta ora ma solo grazie alla forza della disperazione, nel mezzo di battaglie impari che mi hanno visto quasi soccombere.
Dicono che e’ destino, qualcuno mi ha detto: “sei fortunato ragazzo”… io invece ho sempre creduto solo in una cosa, la mia costanza e la mia voglia di vivere mi hanno salvato e se ora sono tra coloro che possono raccontare una storia bhe e’ grazie a questo, le storie sul fato le lascio ad altri che forse non hanno il coraggio di scontrarsi con la vita… quella vera…