Il Signore della Morte:Thangarth (terza parte)
Thangarth in preda ad una frustrazione senza precedenti urlo’ con quanto fiato aveva in gola, fino a far tremare le fondamenta della citta’ “DIMMELO JEWEL…DOVE SEI!?”
“THANGARTH!” urlo’ di rimando Drittz “NON OSARE IMMONDA CREATURA!…io, Drittz do’Urden, Uccisore di Demoni, Primo ranger della Dea Stella e Primo Cercatore dei Llyra, ti SFIDO!”…..
Dunque…era un Llyra…era uno di quei sacri cavalieri il vecchio che con tanto accanimento usava le sue ultime forze per proteggerci…avrei dovuto capirlo.
Fissai Thangarth e lui ghigno’ leccandosi i canini aguzzi, poi aggiunsi piena di ammirazione per Drittz “Inutile che la cerchi maledetto, Jewel non e’ qui!” Detrer si accosto’ a me e mentre tremava di rabbia aggiunse “E non la troverai mai Demonio Maledetto!”
Thangarth perse il suo sorriso orrido e beffardo e fattosi vicino ci sussurro'”Non costringetemi a darvi un’altra dimostrazione per far tacere le vostre luride labbra. CONSEGNATEMELA!”.
In quel preciso istante Drittz sputo’ ai piedi di Thangarth, chiaro segno del piu’ profondo disprezzo e io aggiunsi “Non m’interessa se moriro’ ma tu la piccola non l’avrai mai, mettitelo in quella testa marcia!”. Thangarth si avvicino’ a pochi centimetri dalla mia faccia e mi soffio’ le sue parole da serpente “‘Xandra,non sai nemmeno cosa vuol dire MORIRE”.
Drittz si mise fra noi e guardando Thangarth dritto negli occhi da serpente disse “Thangarth, ho lanciato una sfida… ripeto… hai paura di un povero vecchio elfo drow?” il demone ridacchio’ allontanandosi di un passo “non ora piccolo Ranger,non e’ ancora giunta la tua ora!”.
In quel preciso istante ci scosse dai nostri pensieri l’urlo di Jewel. “Xandra dove sei?Sono al buio ho paura!”. Thangarth non perse tempo ” Dimmi piccola Jewel dove sei e ti vengo a prendere” io urlai con quanto fiato avevo in gola “No piccola non dargli retta resta dove sei e Xandra viene a prenderti subito!” poi fissai Thangarth e gli sputai addosso con tutta la mia rabbia.
Il maledetto era stizzito dalla nostra insistenza ed esplose con voce possente…
“Bene,vedo che non vi e’ bastata quella notte e non avete ancora capito chi sono io!”
Detrer si fece avanti e facendosi coraggio rispose “Lo so chi sei,so che volendo mi puoi devastare..ma mai e poi mai permettero’ che le tue luride mani tocchino la piccola”.
Thangarth gli si avvicino’ fino a respirargli in faccia e ghignando gli sussurro'” Io posso molto di piu’ che dilaniarti le carni mortale!Io posso donarti alla Morte Eterna,se lei lo vuole” Detrer senza abbassare lo sguardo rispose “La dannazione eterna non mi spaventa!Meglio morire per degli ideali che vivere nell’onta della codardia per essere fuggiti”.
Drittz si frappose nuovamente tra noi e ripete’ la sua sfida a Thangarth al che il vampiro aggiunse “Povero Drittz, cosi’ vecchio ma cosi’ determinato, giungera’ presto anche la tua ora!Forse non vi e’ ancora entrato nella mente, ma lo ripetero’ stasera…TUTTE le Lande di Clessidra devono SPARIRE!” e in fine grido’ “TUTTE!!!!”
Presi Thangarth per il collo della sua giacca e gli urlai in faccia “GUARDAMI!”.
Lui fisso’ il suo sguardo gelido e odioso su di me e io continuai “Io moriro’ per Jewel,e non solo io quindi o cominci ad ammazzarci tutti o avrai da fare per secoli!”
Thangarth rimase fermo come immerso in uno strano pensiero poi prese la parola “Tutti morirete,a prescindere dai vostri ideali,io leggo nelle vostre menti,e quello che mi stupisce e’….che voi crediate che io sia MALVAGIO…poveri stolti…..” quelle parole mi presero alla sprovvista ma scossi via da me il dubbio, i miei compagni rispondevano concitati, superandosi uno con l’altro con gli scoppi di rabbia rivoli al malvagio Thangarth..si malvagio…cos’altro poteva essere colui che cercava di far del male ad una bambina?Cosi’ aggiunsi “Non m’interessa chi tu sia, m’interessa proteggere chi amo,…questa bimba ” indicando Jewel che era tornata portata dai miei valorosi amici e ora si nascondeva dietro di me “Thangarth, vedi, forse non hai capito una cosa, il Destino non esiste, ce lo creiamo noi, tu parli del Destino come una cosa immutabile mi spiace ma ti faremo vedere quanto sbagli!”