Resoconto della Missione del Colonello (parte II)

Lo capo di questa ciurma amico si fece Rism il boia, che credea di poter vantaggi ricevere dallo vile tradimento… ma la colonnello, cosi’ mi pare che fosse lo nomine di codesto capo, certo non potea sapere che abbisognava di seguaci piu’ potenti e che Rism nullo aiuto potea donare alla causa sua.
Lo racconto della battaglia di poco conto e’, e poco inchiostro volea usare per raccontare la guerra.
Tutta la ciurma poco tempo ebbe per scappare e lo ufficiale di codesto colonnello stessa sorte ebbe dei soldati suoi.

Lo gruppo era forte et compatto… c’era chi potea caricare e chi potea pugnalare e c’era anche chi di magia sa fare la forza sua e lo colonnello come i suoi seguaci subito mori’ et lo lettore mio potea credere che eguale cosa era se, non lo colonnello, ma lo generalo sulla nostra terra cadeva.

Et codesta strana gente che coi corpi nostri uno circo volea fare con i corpo loro solo uno cimitero si potea ammirare.

Felici dello nostro dovere aver compiuto alla capitale tornammo e la Taverna accolse lo gruppo mio.
Qualche d’uno bevea alla salute dello oste Larry e altri a quella della bella Valery che i racconti della guerra sentia da me e dalli compagni miei: “Valery tu nulla hai da temere per la vita tua” dicea uno, “Mille potenti guerrieri venuti dallo cielo ho ucciso io” inventava l’altro.

Tutto parea come quando lo duro lavoro finisce e un poco ci si puode reposare ma lo monaco che sempre al bancone seduto se puode veder ci disse: “Voi sapete chi io sono… lo nomine mio e’ Ron e da pria che voi nasceste io sentia parlare di codeste guerre e una sola cosa potea voi dire, stolto e’ lo guerriero che credea che le guerre eran vinte con la prima battaglia perche’ altre battaglie vincere abbisogna per la guerra terminare e se lo cielo una nave fa cadere forse altre mille potea celare… Attenti quindi et pronti state”.

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