Reseconto della Missione del Colonello (parte I)

Reseconto della Missione del Colonello (parte I)

Uno giorno parituro agli altri mille, potea sembrare quello sedicesino dello Mese del Sole di questo anno pieno di tormento numero 449, ma cosi’ non fu, una minaccia oscura e perigliosa dovea dallo cielo arrivare…

Lo sole calato ancora non era quando Thantreth uno messagio strano assai mi invio’… diceva che gli orchi terrorizzati fuggevan dalla casa loro e che uno gruppo da lui capeggiato gia’ formato si era per meglio comprender la situazione.

La cosa non mi fu chiara… ma mi reccai subitamente nella Capitale per capire cosa stava succedendo. Nella centrale piazza uno gruppo un poco sgangherato si diceva pronto a seguire Sarmeiu in una non chiara missione. Forse lo lettore bene non sa chi codesto Sarmeiu sia… e non creda che si tratti di uno uomo importante come lo governatore Poldir o di uno uomo potente como il maestro Ernie… codesto Sarmeiu altro non e’ che un povero orco pescatore che mai nella vita sua un pesce ha preso ma solo, quando lo si vede felice, qualche bracciale arrugginito.

Non chiaro parea quindi il perche’ di tanta premura nel dar retta alle parole di costui che poco chiare et contorte pariano e lo povero Sarmeiu peggio favellava di due coboldi ubriachi… “una nave che vola” dicea di aver visto e poi “guerrieri misteriosi” et ancora “fuoco e fiamme son caduti dallo cielo sopra la casa nostra”… nulla si potea capire dalle parole sue… tranne che troppo liquore avea bevuto mentre lo pesce attendeva, ma lui proseguia lo suo racconto e l’occhio umido tenea e la fronte pure, come chi da paura e’ inseguito e chissa’ quale oscura ombra avea veduto nello ubriaco povero che uccise in capitale mentre parlava…

Il caro Yseran, compagno mio caro e amico, nervoso un poco gia’ mi parea per questo orco dallo malo odore e creo io, e lo lettore anche, che uno poco felice fu quando la sua arma placco’ la sofferenza dello pescatore… la compagnia non fu sicura che cosa giusta fecce ma uno orco in meno sempre meglio e’ che uno orco in piu’ e nessuno potea dire che male fece Yseran, cosi’ sempre uniti e sicuri verso l’antica zona degli orchi andammo a controllare.

La pria cosa che si potea vedere era una nave grande et grossa che mai su questo mondo sia era veduta mai et bisogno non c’era di essere uno esperto della arte della navigazione per capire che lo strano mezzo era rotto e nello mare o nello cielo che fosse non potea navigare.

Pensai di meglio controllare lo strano vascello per vedere se cosa di valore si potea trovare quando sentimmo delle voci… voce di orco non era e per lo timbro et per la sostanzia delle parole… e sicuro si dovea trattare di qualche pazzo che nulla sapea di questa terra.

Codesto strano uomo che guerriero io non potea definire, alla guida nostra parlava come se lo potente Thantreth gli dovea rispetto e timore… io creo che con poveri orchi costui era solito trattare et infatti nessuno dello gruppo mio paura ebbe per questo piccolo soldato e mille parole di scherno si levarono allo cielo… lo gruppo era grande et forte et sine indugio nella caverna entro’.

Pria di trovare questi soldati qualche orco mori’ tra un passaggio e l’altro cosi’ che tutti fummo piu’ felici e lo primo soldato che incontrammo piu’ nulla da dire ebbe dopo che la morte gli rovino’ addosso potente come una carica di Kuuk il barbaro e veloci come le lance dello compare Yseran et la mia.
Eguale sorte spetto’ ai soldati suoi amici.

di Royner de Gitanias, Il Trucchista

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