L’attacco dei giganti parte 1
Anno 395 mese dell’inverno giorno 19.
Era una bella giornata. Me ne stavo seduto allentrata della taverna dellunicorno e del leone ad ammirare un cristallo che avevo in tasca, e ad urlare la vendita di alcuni oggetti che tenevo in cassetta.
Gwendalyn continuava a lavorare imperterrita tra sorrisi e sospiri. Dal piano terra provenivano urla e schiamazzi, allordine del giorno allosteria di Larry. Ero tutto intento nel curare le ferite di un guerriero che mentre si riposava mostrava orgoglioso il sangue nero che copriva la lama della sua spada.
Ad un certo punto mi accorgo che entra nella locanda un certo Tharinol , un vecchio stregone che con passo lento si siede al bancone. Inizialmente nessuno dava molta importanza alle sue parole, ma dopo non molto tempo eravamo in tanti ad ascoltarlo. Questo vecchio ci disse che era molto tempo che non metteva piede su queste lande. Si intuiva facilmente il suo innato odio verso i giganti. Dopo non molto comincio a narrare di una terribile battaglia che avvenne nellanno 104. Ci parlò di come fosse la citta a quel tempo comandata come ora da un uomo saggio e potente di nome Poldir. Raccontò alcune delle sue imprese fatte assieme a Poldir di come affrontava il demone Ishmoist o la creatura informe che infesta il bosco
Volle assicurarsi anche dellattuale stato di salute di Klaus, il borgomastro di Ugarit , che saggio e potente almeno quanto Poldir fu soggetto di una strana sorpresa dei giganti. Questi accerchiarono Ugarit. Ma Klaus non si arrese e radunò a sé laiuto dei paesi vicini accorsero da Khondarya dal Castello dargento agli aiuti della capitale si unì anche questo vecchio. Purtroppo per loro anche i giganti avevano armi segrete Aspir il re dei giganti propose loro una tregua poiché sarebbe stato inutile un tale spargimento di sangue e spreco di vite disse che umani e giganti potevano convivere e che il loro era stato un terribile errore
A questo punto Klaus volle andare a patteggiare e decise di correre il rischio Tharinol tento di farlo desistere dalla decisione, poiché i giganti sono creature capaci di fare solo del male ma Klaus partì lo stesso e il vecchio decise di seguirlo assieme a tutto lesercito.
Questi giganti erano stati più subdoli del previsto e portarono con loro un drago alato di nome Saur che stermino uomini a centinaia , e Gotrak che macinò vite senza esitare.
A questo punto Tharinol fu costretto a radunare le sue forze e il suo coraggio prese il suo bastone e afferratolo saldamente lo ruppe lasciando che le forze magiche che si scatenarono dalla rottura spazzassero via ogni cosa, lui compreso, ma cosa più importante non lasciò traccia di quei giganti.
Si spiegava il motivo di questo racconto
era giunta notizia di una lettera indirizzata alle guardie lamie proveniente da Aspir in persona nella quale parla di un nuovo imminente attacco
Capimmo che la situazione era critica .
Per contrastarli Tharinol aveva bisogno dei suoi anelli.
Anelli che lo rendevano in grado di affrontare qualsiasi avversario, i soli che gli permettevano di contrastare i colpi facendo si che non scalfissero minimamente la sua corazza rendendo invece i suoi colpi praticamente mortali.