(Resoconto Quest) Il tatuaggio di Isylwhn inizio

(Resoconto Quest) Il tatuaggio di Isylwhn inizio

Resoconto Quest Il Tatuaggio di Isylwhn parte prima:
(quest ideata da Hawkeye)

Yeawwwwhhhhhnnnnnnnnnnn crick crock cruck
Era il solito rito e rumore mattutino delle mie care vecchie ossa artritiche che appena svegliato e alzato dal quel letto di legno, visto che ormai il materasso era del tutto consunto dalle pulci, della taverna, solevano fare.
Per Bacco era anche vero che le mie avventure e disavventure furono un’infinità arrivando ad una veneranda età di 53 anni dove tutte le scorrerie passate sembravano nulla e dove il mio avvenire sembrava ormai essere ridotto agli ultimi bruciati momenti di una candela che non si vuole spegnere.
Così pensava Tibodo con aria un po’ triste e rassegnata ma sicuramente se si fosse guardato allo specchio avrebbe notato che quegli occhi così vivi non lasciavano dubbio alcuno….lui era destinato a più ben altre ed importanti avventure.
Quella mattina sentiva le sue ossa che stavano peggio del solito, il calcagno doleva aspramente e il suo gomito sinistro, risentendo di una vecchia frattura, aveva ricominciato a bloccarsi all’improvviso.
Così il templare, una volta arrivato in piazza, corse dall’alchiemico a comprare qualche nuova pozione in modo da lenire il suo dolore nel caso in cui non sarebbe riuscito a concentrarsi abbastanza per curarlo.
Il trambusto fu enorme, quando arrivarono le guardie videro una scena comica e raccapricciante allo stesso tempo, il guerriero chierico stava prendendo a morsi il povero venditore e gridandogli contro LADRO, il povero venditore a sua volta cercava di ripararsi come poteva, ma le mascelle possenti di quell’essere avevano già divorato il suo scranno, la sua scrivania, uno scaffale rovesciando in terra tutte le pozioni, e infine la porta del suo negozio.
Tibodo senti solo una forte botta alla testa e poi solo buio…si risvegliò fuori dal negozio del mago, il negozio era sprangato e chiuso e lui si ritrovò senza un soldo…
Stava pensando tra lui e lui come vendicarsi e come non farsi fregare più così tutti i suoi soldi, quando sentì provenire dall’alto uno strano ed anomalo trambusto…
Anzi ricordando bene qualche ora prima quando era entrato nel negozio aveva visto diversi capi gilda salire su nelle stanze di Mallysta ma li per li non vi aveva dato peso.
Però pensandoci non vidi mai Mallysta Sorigon Lotasl e Neujarm e il capo dei druidi, tutti assieme in riunione, quello che doveva essere accaduto sicuramente era grave.
Sembrava una riunione concitata e da li a poco mi trovai circondato da molti altri avventurieri che chi sentendo quel vociare, chi vedendo i capi passando per la capitale e quindi seguendoli, si era radunato li vicino a me.
Visto che eravamo li tutti per lo stesso motivo, formammo un gruppo nella quale io avrei guidato i loro passi.
Finita la riunione in cui si sentì solo la parola giuramento, tutti i capi gilda se ne andarono e da li a poco scese il capo della conclave a vedere cosa volevamo.
Mallysta sembrava irritata impaurita e responsabile ma noi ne non sapevamo il perché.
Kryo Vaskes elfo mago dall’indiscussa fama di eroe, iniziò da subito un colloquio sena esclusioni di colpi con il capo conclave, cercando in tutti i modi di farsi rivelare l’argomento di quella riunione.
Mallysta per contro ad ogni domanda, ribatteva dicendo che aveva giurato e che non poteva dire di cosa avessero parlato.
La cosa però mi parve strana da subito, visto che in seguito ad un messaggio mentale da parte di Mallysta in cui mi si diceva di non rivelare quello che già sapevo, capii sicuramente che doveva essere nato qualche nuovo problema con il piano astrale.
In quel momento allora seguii il consiglio di Mallysta e tacqui e così alla fine fu Kryo a dover cedere capendo che la donna non avrebbe sicuramente parlato e che li avremmo perso solo tempo.
Nell’illusione che anche i capi gilda non presenti alla riunione sapessero cosa di fosse rivelato in quella riunione, ci dirigemmo da Burth il maestro dei guerrieri.
Ci accolse a braccia aperte, Kryo questa volta andò subito al dunque ma Burth sembrava proprio non saperne nulla, inutili fu la birra e i vari aperitivi che i miei compagni gli fecero bere o le proposte da parte di Sodriel psionica dalla dubbia fama, Burth non ci disse e non sembrava sapere
Nulla visto che effettivamente non aveva partecipato alla riunione composta solo da persone intenditrici di magia.
Così senza perdere ulteriore tempo con persone che non avevano partecipato a quella riunione ci dirigemmo da Lotasl il mio maestro.
Kryo però a questo punto decise di andare a riposare alla taverna visto che la giornata era stata lunga ed era stanco…qualcosa però mi diceva che la sua ricerca era appena iniziata.
Lotasl ci salutò cordialmente, leggeva un antico testo e sembrava sudato e pensieroso, non appena ci vide.
Così chiedemmo anche a lui di cosa avessero parlato nel concilio ma ci ripetè che non poteva infrangere il giuramento del concilio e che non ci avrebbe detto nulla.
Nella mia mente sentii un suo messaggio mentale nella quale mi diceva di non dire ciò che già sapevo…questo mi fece pensare molto ma visto che non credevo che fosse ancora il momento di dire ciò che sapevo, tacqui nuovamente.
Sconsolati più che mai decidemmo di tentare un’ultima carta, lo stregone Neujarm abitante nella città della magia.
Già in passato lo avevo incontrato, e cioè quando il traditore Apuloyelejo aveva tentato di iniziare una ricerca personale sul piano astrale e questo lo portò alla morte.
Difatti Neujarm riconobbe sia me che Avensel e ci salutò cordialmente.
Questa volta però evitammo di fare la solita domanda senza risposta di rito e così quel diabolico di Kaworu iniziò con un’affermazione.
Lotasl il capo dei templari ci ha raccontato tutto sul patto del consiglio.
Pensai quello non era vero dovevo fare qualcosa per difendere l’onore del mio maestro, dall’altra parte però forse ci avrei guadagnato di più visto che se il mio maestro fosse stato accusato di tradimento io avrei sicuramente preso il suo posto e per di più magari lo stesso Neujarm pensando che l’altro abbia tradito, ci rivelasse i segreti del concilio.
Rimasi in silenzio in attesa di vedere come si mettevano le cose con lo stregone.
Le cose non andarono del tutto come avevamo sperato, Neujarm si era convinto del tradimento di Lotasl ma non ci disse nulla di più se non che avrebbe ben presto lo avrebbe ucciso.
Kaworu provò a farlo parlare da prima con le minacce e poi con colpi speciali delle sue tecniche di monaco senza però riuscirci.
Infine dopo l’ennesimo messaggio mentale da parte di Neujarm decisi di rivelare ciò che sapevo sul piano astrale e sulla giusta frequenza, lo stregone da prima rimase stupito da quanto stavo dicendo e poi si arrabbiò tantissimo.
Neujarm incollerito con kaworu, lotasl, e me scomparve dalla città lasciandoci in malo modo.
Non potevo starmene con le mani in mano, dovevo correre dal mio maestro ed avvertirlo ed eventualmente difenderlo dalla minaccia di Neujarm.
Irrompemmo bruscamente nella dimora di Lotasl e dopo avergli raccontato che Neujarm aveva tradito e che voleva intraprendere la ricerca del piano astrale tutto da solo, dopo aver ucciso tutti i membri del consiglio iniziando da lui, rimase allibito e senza parole.
Per un momento non seppe cosa fare ma poi decise che gli avremmo fatto da scorta per andare in capitale a parlare con il capo conclave.
Usciti però dalla stanza del capo templare, udimmo la richiesta d’aiuto da parte di una guardia per guarire una mezz’elfa.
Essa si trovava nella via dei negozi della città nuova distesa in terra.
Lotasl imponendo le sue mani su quel corpo inerme guarì subito la mezz’elfa che si riebbe dallo svenimento.
Io attorno ad essa vidi chiaramente una forte aura magica ed inoltre dopo che si levò la sua fasciatura sul braccio destro, potemmo noi tutti vedere chiaramente un tatuaggio in una scrittura mai vista.
La mezz’elfa sembrava in preda ad un’amnesia totale, così lotasl decise di portarla con noi in capitale.
Dopo aversi scambiato una serie di occhiate Mallysta e Lotasl sembravano più sconvolti che mai ed inoltre cosa più importante il capo conclave non conosceva il linguaggio di quel tatuaggio.

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