Dagli appunti di Oryama, breve resoconto decennale di Clessidra
Non aveva tardato la missiva del mio caro amico templare noto come Arkady, nella quale era stato inserito il nostro punto di raccolta per procedere verso l’ambita meta, dove avremmo finalmente preso parte ad un evento memorabile; il raduno decennale della nostra amata terra, Clessidra.
Arkady aveva pensato davvero a tutto, due stalloni neri erano infatti sellati e pronti a partire. Fu un viaggio breve ma intenso e non posso negare di aver desiderato di poter usare il portale psionico per accelerare i tempi, ma non ero a conoscenza del luogo esatto per l’incontro ed avrei potuto commettere un errore inammissibile finendo magari a diverse miglia di distanza dalla nostra meta.
Seguendo una pista poco battuta e tagliando per i boschi raggiungemmo per primi il luogo d’incontro, legammo i cavalli e ci mettemmo in attesa. Personalmente mi misi seduto a meditare per recuperare le forze ed ogni tanto a scrutare le menti degli invitati per cercare di capire dove si trovavano e quanto tempo avrebbero impiegato per arrivare, fatta eccezione per tre entità a me impossibili da sondare mi resi presto conto che il gruppo avrebbe impiegato del tempo e lo comunicai al prode Arkady, il quale era intento ad affilare armi di vario tipo e fattura prese nelle sue molteplici esplorazioni, di cui mi stava ancora parlando: “..ho anche scoperto una zona dove un enorme Golem d’acciaio…” ma come vi ripeto ero intento a meditare…!!
Controllammo le nostre clessidre ed era passato da poco mezzogiorno, quando mi arrivò un messaggio mentale da parte di Tromar che mi chiedeva dove fossimo e dopo averlo indirizzato a dovere lo vidi comparire quasi correndo assieme al suo fedele compagno d’avventure Kalpin. Era come se fossero inseguiti da un gruppo di Troll inferociti, ma poi Tromar mi disse che loro NMO erano abituati a ben altro ed erano soliti tenere un’andatura elevata. Ricevetti anche un messaggio mentale da parte di Shawert, stava arrivando attraverso alcune gallerie scavate nel sottosuolo da un gruppo di nani Xvart.
L’attesa stava diventando snervante, anche se Tromar, Kalpin ed Arkady continuarono a discutere riguardo le loro molteplici avventure, quando finalmente fui raggiunto da una fortissima presenza psichica che annullò ogni altro pensiero nella zona: in testa ad un nutrito gruppo di avventurieri si stava facendo strada una figura possente, completamente avvolta da un’aura di luce e fu solo allora che capii che…Joker era tra noi!
Al suo seguito altre due presenze di enorme potere che si presentarono a noi mortali con i nomi di Molideus e Drivird. Subito dopo vidi arrivare un piccolo gruppo di avventurieri che si presentarono come Deloriel, Ariakel ed Askalez. Eravamo ancora in attesa di Tirepus, che non tardò poi molto a raggiungerci ed infine arrivò anche Shawert. Il gruppo era al completo; ricorrendo ai suoi sovrumani poteri Joker ci riferì che Selim, Ormagon, Isnak e Nobyus non sarebbero arrivati e che potevamo tranquillamente dirigerci verso la Taverna dell’Unicorno e del Leone dove avremmo potuto ristorarci e cominciare a pianificare la giornata.
Fu così che c’incamminammo in direzione della Taverna ed una volta arrivati Gwendalyn ci offrì il ristoro che avrebbe offerto a dei Re. Durante il pranzo ci fece visita Aerk , un altro creatore, che s’intrattenne a parlare di una serie di sfide corrotte in arena, che lui assieme ad altri collaboratori avrebbe presto sanato, uscì anche un nome di un personaggio ormai tristemente noto per queste nefande azioni, un certo Moggi!
Visitammo poi una zona della Capitale, a detta di Joker molto caratteristica ed a lui cara: “ho passato la mia infanzia mortale in questi luoghi” andava dicendo con fare fiero.
Decidemmo poi che la foresta limitrofa al Villaggio degli Elfi sarebbe stata il luogo ideale per continuare a discorrere insieme. Fu così che arrivammo a discutere di argomentazioni divine e chiedemmo anche molti chiarimenti a Drivird e Molideus riguardo alcune problematiche relative ad oggetti malfunzionanti, spade incantate che non recavano danno e via dicendo. Deloriel e Shawert osservavano divertiti e prendevano appunti sulle loro pergamene incantate, Arkady era intento ad elencare al gruppo gli oggetti da lui posseduti, praticamente tutti quelli a noi noti! Kalpin e Tromar parlavano di passaggi segreti svelati, degli ultimi draghi sconfitti e delle loro straordinarie avventure; Askalez e Ariakel discutevano della sede SDK che necessitava un restauro. Tirepus ci disse che sarebbe tornato per cena, aveva da sbrigare alcune faccende personali, la moglie infatti aveva richiesto la sua presenza per visitare assieme la parte più antica e caratteristica della Città Nuova.
Joker c’intrattenne poi con un gioco di ruolo, vinto infine da Ariakel ed Askalez, i quali riuscirono a capire chi fosse il sacro inquisitore indicando me come tale, fui costretto infine a capitolare.
La serata si concluse al Bordello da Wizzy, dove legammo ancor più con le nostre divine presenze e dove capimmo quanto sia duro e poco gratificante il loro lavoro. La birra scorse a fiumi e degustammo delle focacce di vario tipo e dagli aromi prelibati. Drivird ci sorprese tutti con il suo divino appetito ordinando la cena per ben due volte: “Ho ancora fame!” esordì ed incrociando lo sguardo preoccupato dell’oste ci affrettammo ad allungargli una cospicua mancia da sotto al bancone. Il Banchetto degli Eroi fu servito fino a notte fonda.
Anche Tirepus fu molto felice della serata, consorte compresa. Eravamo tutti euforici ed appagati quando decidemmo di fare ritorno alle rispettive dimore. Ma prima di salutarci decidemmo di comune accordo che avremmo presto organizzato un altro sensazionale raduno!
Purtroppo chi non ha partecipato all’evento non può provare forti emozioni leggendo le parole su questa pergamena, ma vi assicuro che ce ne sono state e v’invito tutti a partecipare alla prossima festa per conoscere meglio il fantastico mondo noto a noi tutti con il nome di Clessidra.
Oryama Inquisitore Supremo e Maestro della Mente